Poeta latino di Verona (m. in Asia 16 a. C.), amico di Virgilio, Tibullo e Ovidio. Secondo Tibullo fu poeta elegiaco d'amore, ma soprattutto poeta didascalico. I titoli dei suoi poemididascalici, Ornithogonia, [...] Theriaca e Alexipharmaca, per noi perduti, ma ammirati dagli antichi tanto che Quintiliano eguaglia l'autore a Lucrezio, rivelano che fu imitatore di Nicandro ...
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Poeta e prosatore nederlandese (Zwolle 1753 - ivi 1824), tipico rappresentante nei Paesi Bassi del sentimentalismo settecentesco. Di carattere malinconico e sensibile, F. è influenzato dalla "poesia notturna" [...] desiderio della morte e della speranza in una vita felice nell'al di là si rivela più posatamente nei suoi poemididascalici: Het Graf ("La tomba", 1792) e De Ouderdom ("La vecchiaia", 1802). Sugli esempî tedeschi F. scrisse alcune romanze; pubblicò ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] campagna, e la squallida e monotona Coltivazione di Luigi Alamanni, così generica, da aver ben poco di poetico. Con i poemididascalici di Luigi Tansillo (La Balia e Il Podere) in terzine e con quelli del friulano Erasmo di Valvason e di Bernardino ...
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GRECIA (A. T., 82-83)
Giotto DAINELLI
Mario SALFI
Fabrizio CORTESI
Giacomo DELITALA
Arthur HABERLANDT
Giotto DAINELLI
Pino FORTINI
Giotto DAINELLI
Luigi CHATRIAN
Margherita GUARDUCCI
Doro LEVI
Luigi [...] II), traduceva in versi le favole esopiche; altri, sul modello ellenistico di Arato, di Nicandro, ecc., componevano poemididascalici, come Dionisio il Periegeta, che trattò la Circumnavigazione della Terra, e come Oppiano, oriundo della Cilicia (sec ...
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PARINI, Giuseppe
Giulio Natali
Nacque a Bosisio, villaggio della Brianza, tra i colli che cingono il "vago Èupili", o lago di Pusiano, il 23 maggio 1729, "di casa popolare". Suo padre, Francesco Maria [...] Bertoni da Finale, nello Scalco (in Poemetti italiani, Torino 1797, XII); Andrea Rubbi, nei Conviti (in Raccolta di poemididascalici, Venezia 1797, VIII); e, meno spregevole di tutti, Lorenzo Pignotti in alcune novelle e nel poemetto eroicomico La ...
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Antichità. - La poesia didattica appartiene al medesimo ceppo dell'epica; una distinzione teoretica, come fra due generi essenzialmente diversi, non è stata fatta dagli antichi, né si poteva fare, quando [...] (p. es., G. Mestica, Istituzioni di letteratura, 2ª ed., Firenze 1882, II, pp. 640-82). Pel secolo in cui più abbondano i poemididascalici, v. E. Bertana, In Arcadia, Napoli 1909 (cfr. G. Natali, Il Settecento, Milano 1929, pp. 233-38 e 684-91). Per ...
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TANSILLO, Luigi
Camillo GUERRIERI-CROCETTI
Letterato, nato a Venosa nel 1510, morto a Teano il 1° dicembre 1568. Fu al servizio del viceré di Napoli D. Pedro di Toledo, e, col figlio di questo D. García, [...] , piacevolissima e pacata, in cui si smorza ogni intenzione satirica. La stessa piacevole disinvoltura si scorge nei suoi poemididascalici in terzine: nella Balia (1552), in cui esorta le madri ad allattare le proprie creature, con motivi desunti ...
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Nato a Brescia il 2 giugno 1782 e morto nella stessa città il 2 giugno 1836, fu prima attuario criminale e poi, dal 1809, professore di eloquenza e di storia nel patrio liceo. Dal 1829 ebbe anche l'ufficio [...] quale scrisse i Commentari e nelle cui sedute lesse alcuni dei suoi componimenti. Ebbe fama soprattutto per i suoi poemididascalici, gli ultimi di qualche pregio - si può dire - che conti la nostra letteratura: La coltivazione degli olivi (1805), Il ...
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. Efestione chiama ἑνδεκασύλλαβος il metro saffico di undici sillabe (v. saffici, metri); ma il nome hendecasyllabus fu usato specialmente dai Latini, i quali con esso indicarono, oltre il salfico, anche [...] struttura strofica e dal vincolo della rima: è il verso dell'epica trissiniana, delle traduzioni del Caro e poi del Monti, dei poemididascalici del '700, ecc.; ed è anche il verso della tragedia. Se ne ha qualche esempio già nel sec. XIV; ma la sua ...
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Nativo di Efeso (1275-1345), discepolo di Giorgio Pachimere a Costantinopoli, dove visse in estrema miseria, dalla quale non valse a sollevarsi con le continue richieste di soccorsi e con l'adulazione [...] di artifici retorici e per le frequenti ripetizioni: tuttavia i suoi giambi sono sovente agili e scorrevoli.
Ediz.: I poemididascalici presso Lehrs-Dübner, Poetae bucolici et didactici, Parigi 1846; M. Ph. Carmina, ed. a cura di E. Miller, voll ...
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poema
poèma s. m. [dal lat. pŏēma -ătis «composizione poetica», che è dal gr. ποίημα -ατος, der. di ποιέω «fare, produrre»] (pl. -i, ant. poèmati). – 1. Opera poetica, di carattere narrativo o didascalico, di notevole estensione e di vasto...
lirico
lìrico agg. [dal lat. lyrĭcus, gr. λυρικός, der. di λύρα «lira2»] (pl. m. -ci). – 1. a. Presso gli antichi Greci, poesia l. (o melica), la poesia destinata a essere cantata o recitata con l’accompagnamento della lira; si distingue tradizionalmente...