. La fortuna italiana dell'immagine è dovuta a G.A. Borgese, il quale in un articolo intitolato Poesiacrepuscolare (cfr. La vita e il libro, s. 2a, Torino 1911, p. 149 segg.) dopo aver affermato che la [...] " studiava tre poeti, M. Moretti, F. M. Martini, C. Chiaves, la cui voce, secondo il critico, era "una voce crepuscolare, la voce di una gloriosa poesia che si spegne". Ma l'immagine si prestava mirabilmente (e a ciò si deve la sua fortuna) anche a ...
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Poeta italiano (Verona 1840 - Castelrotto 1910), figlio di Cesare che, prima di uccidersi, lo raccomandò con una calda lettera ad Aleardo Aleardi. Mentre si laureava in legge a Pisa (1862), scriveva il [...] sua è una via diversa ma parallela a quella contemporanea degli Scapigliati e del Carducci, e preannuncia la poesiacrepuscolare e intimista. Scrisse vivaci Impressioni critiche e ricordi autobiografici (pubbl. post., 1914) e tradusse tra l'altro l ...
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Scrittore italiano (Isola della Scala 1886 - Torino 1913). Portò sul teatro motivi cari alla poesiacrepuscolare, acquistando rinomanza soprattutto con la commedia Addio giovinezza! (1911), scritta in [...] collaborazione con N. Oxilia ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] tempi, numerosi e fieri oppositori, e del resto il concettismo nella poesia non si estende oltre i primi tre o quattro decenni del Seicento, G. Gozzano è il solo poeta ascrivibile all’area crepuscolare per il quale il distacco critico da D’Annunzio ...
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Poeta italiano (Torino 1883 - ivi 1916). Ritenuto il massimo esponente del crepuscolarismo, nelle sue opere riserva lo stesso commosso distacco e lo stesso sguardo ironico alla vacua fede letteraria, per [...] al dannunzianesimo imperante, in nome di un ideale di solo apparente moderazione borghese che sarebbe approdato alla poesia "crepuscolare". G. ne trasse l'impulso a liberarsi a sua volta dal dannunzianesimo, rinnegando enfaticamente l'infatuazione ...
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Poeta italiano (Torino 1882 - ivi 1919), figlio di Desiderato. Condusse un'intensa vita di relazione e fu amico di G. Gozzano, di A. Guglielminetti e di altri esponenti della cultura torinese dei primi [...] anni del Novecento; nel suo volume di versi Sogno e ironia (1910; n. ed., 1956) tornano, con grazia, cadenze e motivi tipici della poesiacrepuscolare: letterato versatile, tentò anche il teatro (Martina, Fare e disfare, Il predecessore). ...
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Poeta italiano (Roma 1886 - ivi 1907). I suoi versi (raccolti da C. stesso nei volumi Dolcezze, 1904; L'amaro calice, 1905; Le aureole, 1905; Piccolo libro inutile, con A. Tarchiani, 1906; Elegia, 1906; [...] . ed. 1914, 1922 e 1959; e infine, con le poesie sparse, da S. Jacomuzzi in Poesie edite e inedite, 1968), di un elegismo sommesso, venato d'ironia, se risentono di quel gusto che poi fu detto crepuscolare, e nel quale echi di D'Annunzio e di Pascoli ...
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JANDOLO, Augusto
Arnaldo Bocelli
Poeta romanesco, nato il 25 maggio 1873 a Roma, dove vive. Fu per un anno (1898) attore nella compagnia drammatica di Eleonora Duse; quindi si diede al commercio antiquario, [...] cui appunto Trilussa è l'ultimo cospicuo rappresentante, tende piuttosto, per influsso della contemporanea poesia in lingua, specie di quella intimista e crepuscolare, e anche per influsso del Di Giacomo, ai modi affettuosi, musicali, sensuali di un ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I crepuscolari italiani (su tutti Gozzano e Palazzeschi) avviano un processo di [...] lo sdegno, nei lettori. Di fronte all’immagine autocelebrativa promossa da Gabriele d’Annunzio, in Italia la poesiacrepuscolare adotta toni e motivi scherzosi e insieme dimessi per dissacrare la concezione magica o sacerdotale dell’artista, per ...
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RICCIARDI, Riccardo
Elisa Marazzi
RICCIARDI, Riccardo. – Nacque a Napoli il 22 dicembre 1879 da Michele e da Anna Maria Martini.
Dopo gli studi classici si iscrisse a medicina e poi all’Istituto orientale [...] influenza del filosofo, che in questa impresa trovò uno strumento editoriale particolarmente duttile (p. 26).
Oltre alla poesiacrepuscolare, la casa editrice in quegli anni diede spazio alle opere d’avanguardia, che assicurarono a Ricciardi il ...
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crepuscolare
agg. [der. di crepuscolo]. – 1. a. Del crepuscolo, che è proprio del crepuscolo: luce, bagliore c.; cielo c.; l’ora c.; ti levasti su quasi ribelle Alla perplessità c. (Gozzano). b. Che si svolge o si manifesta al crepuscolo,...
onirico
onìrico agg. [der. di oniro-] (pl. m. -ci). – Che riguarda il sogno o i sogni, o che avviene, che si manifesta nel sogno: attività o.; la fase o. del sonno; interpretazioni o.; visioni, immagini, scene o.; allucinazioni o.; o, per...