(pol. Połabi; ceco Polabané; ted. Polaben) Tribù slave che, insediatesi tra l’Elba e l’Oder fra il 3° e il 4° sec. d.C., formarono uno dei cinque gruppi in cui si distinsero gli Slavi occidentali (Ceco-Slovacchi, [...] tribù scomparvero verso il 12° secolo. I P. tuttavia mantennero in vita una loro lingua e cultura sino al 18° secolo.
La lingua polabica fu usata anche come lingua scritta e ne restano documenti in libri di preghiere, liste di vocaboli e iscrizioni. ...
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Filologo serbo-lusaziano (Grosshänchen, Sassonia, 1854 - Bautzen 1932). Studiò filologia classica e slava a Lipsia e Jena, poi si dedicò allo studio della lingua e del folclore della Lusazia. Tra le sue [...] Historische und vergleichende Formenlehre der niederserbischen Sprache (1891), lo studio sui Polabi (Szczątki ięzyka połabskiego Wendów Lüneburgskich "I resti della lingua polaba dei Vendi di Lüneburg", 1903), e soprattutto il grande dizionario della ...
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(ceco Morava, ted. Mähren) Regione della Repubblica Ceca, corrispondente all’alto e medio bacino della Morava; confina a N con la Boemia, da cui è divisa dalle Alture di M.; a NE il rilievo è meno elevato, [...] .) e Avari (fino al 7° sec.), con Mojmír (830-46 ca.) divenne Stato indipendente e si estese su Boemi e Polabi, costituendo la Grande M.; Rotislao (846-70) vi introdusse il cristianesimo. Giunta a grande potenza con Svatopluk (870-94) e assoggettata ...
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Stato dell’Europa centro-orientale, che si affaccia per circa 500 km sul Mar Baltico. I confini terrestri corrono a S lungo la linea spartiacque delle catene montuose dei Sudeti e dei Beschidi, che separano [...] Masuriani ecc.), mentre nei secoli successivi nel territorio fra la Vistola e l’Elba si insediarono i Polani, i Pomerani, i Polabi (o slavi elbani); nella Slesia (dall’alta Vistola sino all’Oder) gli Slesiani.
La prima formazione statale si ebbe con ...
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MUKA, Arnošt
Studioso serbo-lusaziano (sorabo), nato il 10 marzo 1854 a Grosshanchen, morto il 10 ottobre 1932 a Bautzen. Dopo aver studiato filologia classica e slava a Lipsia e a Jena, iniziò la sua [...] particolare a questa attività pratica, taluni suoi lavori conservano tuttavia un valore duraturo, specialmente lo studio sui Polabi (Szca̢qtki jèzyka polabskiego Wendów lüneburskich), pubblicato nel 1903 in lingua polacca, la Lautund Formenlehre der ...
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OBODRITI
. Antica popolazione slava, conosciuta anche sotto la denominazione di Obotriti o di Abotriti e che viveva press'a poco nel territorio dell'odierno Meclemburgo e del Holstein (per gli Obodriti [...] degli Slavi che occuparono nel primo Medioevo l'odierno Bassopiano germanico. Più a lungo si mantennero in vita i Polabî, mentre tuttora hanno mantenuto la loro lingua i Sorabi (Serbi) di Lusazia.
Bibl.: L. Niederle, Manuel de l'antiquité ...
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La Repubblica Cecoslovacca si estendeva nel 1938 su un territorio di 140.493 kmq. e contava una popolazione di 14.730.000 ab. Tra le minoranze non slave le più notevoli erano rappresentate dai Tedeschi [...] alte valli dei Carpazî. Tra i cereali il frumento (14-15 milioni di q.) vuole i terreni migliori (ricche terre del Polabí, a est di Praga, dove s'alterna con la barbabietola; pianura di Bratislava; varie zone dell'altipiano di Boemia e delle colline ...
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SLAVI
Giovanni Maver
. I. Il nome. - Come per i nomi di altri popoli, o gruppi di popoli, così anche per il nome degli Slavi (russo Słavjane, polacco Słowianie, cèco Slované, serbocroato Slaveni e Sloveni, [...] i Veleti - e Carlomagno si valse allora dell'aiuto degli Obotriti e dei Sorabi - non è ancora giunto a compimento: resti di Polabi hanno conservato la loro lingua, o per lo meno il ricordo di essa, fino a tutto il secolo XVIII, e oggi ancora esistono ...
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SORABI
Wolfango GIUSTI
Giovanni MAVER
Harthur HABERLANDT
. I Sòrabi sono una popolazione slava che abita oggi śoltanto nelle regioni dell'Alta Sprea, all'incirca dai poggi a monte di Bautzen in Sassonia [...] contribuito a mantenere in vita questa "isola slava" in mezzo a terre da secoli oramai germanizzate (i Polabi del Luneburgo, altro resticciuolo dell'antica popolazione slava, si erano completamente germanizzati già nei primi anni del secolo ...
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GIUSTI, Wolfango (Wolf)
Emanuela Sgambati
Nacque a Firenze, il 2 ott. 1901, da Ugo e Margarete Loose. Compì gli studi a Firenze ove si laureò in lettere, nel 1922, con una tesi di storia sotto la guida [...] una volta, dell'ampiezza di orizzonti e della feconda curiosità dello studioso, che toccò, fugacemente, anche la civiltà polaba (I Polabi del Luneburgo, in L'Europa orientale, V [1925], pp. 679-692).
Particolare attenzione il G. riservò ai legami ...
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polabico
polàbico agg. (pl. m. -ci). – Relativo ai Polabi (pol. Połabi 〈pouàb’i〉, cèco Polabané 〈pòlabanee〉, ted. Polaben 〈polàabën〉, dallo slavo po Labě «presso l’Elba»), nome generico di varie tribù slave insediatesi tra l’Elba e l’Oder...
slavo
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. Slavus, adattam. della denominazione originale *slovĕn-, di etimo incerto]. – Degli Slavi, delle popolazioni e dei paesi slavi: civiltà, cultura, letteratura s.; le antiche genti s.; il fascino...