Scherillo, Michele
Nicolò Mineo
Critico (Soccorso, Napoli, 1860 - Milano 1930). Si formò a Napoli con lo Zumbini, il Kerbaker, il D'Ovidio; nel 1893 ottenne la cattedra di letteratura italiana nell'Accademia [...] , di cui fu anche preside. Presidente dell'Istituto lombardo di scienze e lettere, nel 1923 fu nominato senatore.
Positivisticamente rifuggendo dalla discussione di problemi generali di natura estetica o metodologica, orientò i suoi interessi verso l ...
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ZORLI, Alberto
Massimo Paradiso
ZORLI, Alberto. – Nacque a Bagnacavallo il 4 ottobre 1854 da Bernardino e da Camilla Melandri Contessi. Appartenente a famiglia di antica nobiltà, ebbe titolo di conte. [...] esordi, proprio nelle pagine del Giornale aveva pubblicato tre articoli in cui la scienza delle finanze era positivisticamente e ibridamente definita come scienza di sintesi costituita dal diritto tributario, dal diritto amministrativo finanziario e ...
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Terracini, Benvenuto
Nicolò Mineo
Glottologo e critico (Torino 1886 - ivi 1968), dal 1924 professore nelle università di Genova, Cagliari, Padova, poi (1929-1938) in quella di Milano. Di famiglia ebraica, [...] decisivo indirizzo della cultura filosofico-letteraria e linguistica del secolo, reagendo agli orientamenti naturalistici e positivisticamente materialistici della glottologia di fine secolo, ha elaborato posizioni teoriche, tutt'oggi attuali, che ...
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Torraca, Francesco
Nicolò Mineo
Storico e critico della letteratura italiana (Pietrapertosa 1853 - Napoli 1938). A Napoli compì gli studi universitari ed ebbe maestri il Settembrini e il De Sanctis, [...] 'analisi del personaggio (Aghinolfo da Romena, Guido del Duca, e, per un certo verso, Manfredi) oppure, più positivisticamente, affrontando certi famosi ‛ enigmi ' danteschi (come quello della figura di Matelda) o problemi d'interpretazione testuale ...
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CONTI, Giovanni
Bruno Di Porto
Nato il 17 nov. 1882 a Montegranaro (Ascoli Piceno) da David, piccolo imprenditore calzaturiero, e dall'insegnante Livia Germozzi, studiò al liceo-ginnasio statale di [...] poi nel volumetto Il pensiero politico-sociale di C. Cattaneo, Roma 1946), in sintesi con l'eredità mazziniana, positivisticamente privata della componente religiosa: col titolo I problemi dell'epoca curò un'antologia di Mazzini (Roma 1920; 2 ed ...
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BONER, Edoardo Giacomo
Luciano Zagari
Nacque a Messina il 29 febbr. 1864 (così risulta da un registro di atti di stato civile conservato nel locale Archivio di Stato, da Federico, cittadino svizzero, [...] meccanica recezione dei metodi tedeschi di ricerca e a un provinciale interesse per i rapporti e gli "influssi" (positivisticamente intesi) fra le due letterature e le due lingue. Il bizzarro incrocio fra un attardato romanticismo (in qualche misura ...
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Giuseppe Bedeschi
Filosofo tedesco (Francoforte sul Meno 1903 - Visp, Vallese, 1969). Fu uno dei principali esponenti della scuola di Francoforte. Nel suo pensiero - caratterizzato dalla critica all'Illuminismo [...] all'illuminismo e alla scienza: tanto l'uno che l'altra si basano sul principio della razionalità analitica, accettano positivisticamente il reale così com'è e mirano soltanto a inserirlo o a riprodurlo all'interno di operazioni tecnico-pratiche, le ...
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Sovranità
Maurizio Fioravanti
La sovranità tra Medioevo ed età moderna
Tra i caratteri che contrassegnano gli ultimi quattro secoli, quelli che comunemente, anche se sempre più problematicamente, sono [...] - rimane ben forte la presenza di tutta una serie di limiti all'esercizio dei poteri sovrani che non sono spiegabili positivisticamente, ma rinviano piuttosto al fatto che la République è ancora intesa come un complesso di corpi e di famiglie che il ...
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MILANESI, Gaetano
Maria Giovanna Sarti
– Nacque a Siena il 9 sett. 1813 da Anton Maria, ricco mercante di panni, e da Francesca Fantacci (Lisini, p. 182). Dopo una laurea in giurisprudenza conseguita [...] locale, aggiornato e affidabile, basato sul prezioso materiale documentario raccolto negli anni, nel quale il M. tratta positivisticamente dell’arte senese nel suo complesso, dalle arti maggiori a quelle cosiddette minori.
Negli anni Cinquanta il M ...
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Degenerazione
Giulio Barsanti
Giorgio Bignami
Il termine degenerazione, letteralmente "modificazione del genere", "deviazione dal genere", può significare alterazione, trasformazione, o passaggio da [...] e dei criminologi, la degenerazione viene assunta come l'altra faccia della medaglia su cui è incisa (e viene positivisticamente celebrata) l'evoluzione, a indicarne il fenomeno opposto. Ne è eloquente testimonianza, fra le altre, l'animata ...
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positivistico
poṡitivìstico agg. (pl. m. -ci). – Relativo al positivismo, ai positivisti: concezione, teoria p.; orientamento, atteggiamento p.; corrente positivistica. ◆ Avv. poṡitivisticaménte, non com., secondo i principî e i metodi del...
mito
s. m. [dal gr. μῦϑος «parola, discorso, racconto, favola, leggenda»]. – 1. Narrazione fantastica tramandata oralmente o in forma scritta, con valore spesso religioso e comunque simbolico, di gesta compiute da figure divine o da antenati...