Shĕma‛ Preghieraebraica che prende nome dalla prima parola («ascolta») del primo dei 3 passi biblici che la compongono (Deuteronomio 6, 4-9; 11, 13-21; Numeri 15, 37-41). Viene recitata quotidianamente [...] nella preghiera del mattino e della sera, preceduta e seguita da benedizioni, e al momento di coricarsi. L’inizio è la massima espressione della fede ebraica nell’unità divina. ...
Leggi Tutto
Shĕmōneh ‛esrēh Preghieraebraica di lode, richiesta e ringraziamento a Dio («diciotto [benedizioni]»). Ha assunto la sua forma definitiva sulla fine del 1° sec. d.C. Deve essere recitata 3 volte al giorno [...] in silenzio e in piedi (di qui l’altro nome ‛Amīdāh, «lo stare in piedi»), e viene quindi ripetuta ad alta voce dall’officiante nella preghiera pubblica. ...
Leggi Tutto
JEHUDÀ da Roma (Giuda Romano, Leone de sere Daniele, Leone messer Daniel, Leone Romano, Leuccio de Moises, Leuccio de ser Daniel, Lionello, Yehudah Gur-Aryeh, Yehudah ben Mošeh ben Dani'el ben Mošeh ben [...] della santificazione del nome di Dio (Be'ur 'al ha-Qaddiš we-ha-Qedušah), commento filosofico alla preghieraebraica del Qaddiš, che riprende forse il modello dei commenti teologici cristiani al Padre nostro; un commento ai primi quattro libri ...
Leggi Tutto
MOMIGLIANO, Felice
Alessandra Tarquini
– Nacque a Mondovì (Cuneo), il 27 maggio 1866 da Salomone, commerciante, e Diamantina Levi.
Membro di una nota famiglia ebraica, che dopo la conquista dell’emancipazione [...] introdurre nella liturgia un’universalistica benevolenza morale ed eliminare le componenti più chiaramente etnocentriche della preghieraebraica. Camerini, invece, affermò la validità del filone combattivo dell’ebraismo e invocò l’importanza degli ...
Leggi Tutto
sĕlīḥāh Preghiera penitenziale ebraica che, secondo il Talmūd, Dio stesso avrebbe insegnato a Mosè quando, sul Sinai, gli manifestò la sua misericordia (Esodo 34, 6-7). Il suo nucleo essenziale è costituito [...] da versetti biblici recitati nei giorni di digiuno e nel periodo penitenziale (prima del Capodanno e tra questo e il kippūr). I paiṭānīm (compositori di piyyūṭīm) ampliarono lo schema della s., inserendovi ...
Leggi Tutto
sinagoga Nel giudaismo postesilico, luogo di riunione per la preghiera e la lettura sacra. Con riferimento a epoche più recenti, adunanza religiosa di appartenenti alla religione ebraica e il tempio stesso [...] a Gerusalemme; distrutto il Tempio (70 d.C.), il culto sinagogale diventa il centro della vita religiosa e comunitaria ebraica. Della larghissima diffusione delle s. nei paesi fra il Golfo Persico e l’estremità occidentale del Mediterraneo si ha ...
Leggi Tutto
Il fondatore del cristianesimo e della Chiesa; secondo la fede cristiana, il Redentore del genere umano e, conforme alle definizioni dei primi quattro concilî ecumenici, il Figlio di Dio, Verbo incarnato, [...] poi ripetuto in memoria di lui. Seguono l'agonia durante la preghiera nell'orto degli Ulivi, l'arresto, il processo e la condanna Rembrandt cercò di dare a G. i segni della gente ebraica, da lui studiati sugli israeliti di Amsterdam. All'opposto, ...
Leggi Tutto
Il complesso di progetti e sforzi per l’unità dei cristiani (più spesso movimento ecumenico). Già dal Medioevo, in seguito alle divisioni manifestatesi in seno al cristianesimo, ci furono tentativi d’unione, [...] ciò che divide. Da parte ebraica è stato costituito il Comitato ebraico per i colloqui interreligiosi, formato buddhismo.
Di grande significato è stata infine la giornata mondiale di preghiera per la pace promossa da Giovanni Paolo II e tenutasi ad ...
Leggi Tutto
Fondatore della religione islamica (La Mecca 570 circa - Medina 632). È considerato dai musulmani il sigillo dei profeti, cioè colui che ha concluso il ciclo della rivelazione iniziata da Adamo. M., figura [...] questi anni (624) che M. sostituì la direzione della preghiera (qibla) dall'originaria Gerusalemme alla Ka῾ba. Le tappe eliminato, con esilî e aspre battaglie, le dissidenti tribù ebraiche, e che quindi restava cittadella della nuova fede e capitale ...
Leggi Tutto
Antropologo e storico delle religioni italiano (Napoli 1926 - Roma 1997). Ha studiato le religioni con rigoroso metodo scientifico, senza condizionamenti ideologici, cercando di analizzarne i diversi aspetti [...] genitori, un'educazione ebraica e cattolica, e iniziò da adolescente lo studio della lingua ebraica nella sinagoga di Napoli ) e L'Islam (1989). Tra le altre opere: La preghiera dell'uomo (1957); Vangeli apocrifi (1977); Antropologia religiosa (1984 ...
Leggi Tutto
sinagoga
sinagòga s. f. [dal lat. tardo synagoga, gr. συναγωγή, propr. «adunanza» (comp. di σύν «con, insieme» e ἄγω «condurre»), passato presso gli Ebrei (analogam. al termine ἐκκλησία presso i cristiani: v. chiesa) dal sign. di «comunità»...
selihah
sĕlīḥāh 〈seliiḥàah〉 s. f., ebr. (propr. «perdono»). – Preghiera penitenziale ebraica che, secondo il Talmūd (v. talmudico), Dio stesso avrebbe insegnato a Mosè quando, sul Sinai, gli manifestò la sua misericordia (Esodo 34, 6-7): il...