RAGIONSUFFICIENTE
Guido Calogero
. Il principiodiragionsufficiente è uno dei supremi principî logici, per quanto la sua formulazione esplicita non risalga che al Leibniz, che lo aggiunse ai due [...] . E s'intende anche, infine, come il pensatore che nell'età moderna ha più insistito sul valore del principiodiragionsufficiente sia stato proprio il più assoluto ed esclusivo teorico del volontarismo, e cioè lo Schopenhauer, per cui l'intero ...
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La prima fase di un’azione, di un fatto o, anche, la parte in cui una cosa comincia, oppure ciò che costituisce l’origine, la causa di un fatto o di una serie di fatti, o il costituente fondamentale di [...] base di un ragionamento, di una convinzione.
Diritto
P. generali di diritto Nel diritto internazionale, i “principi generali di W. von Leibniz aggiunge a questi p. quello di ‘ragionsufficiente’ (➔ ragione). In seguito, criticata sempre più l’idea ...
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Filosofo e scienziato (Lipsia 1646 - Hannover 1716). Dopo aver studiato filosofia a Lipsia, matematica a Jena e diritto a Altdorf, entrato in rapporto con i Rosacroce conobbe Johann Christian barone di [...] teoremi matematici) il cui opposto è falso; il principiodiragionsufficiente, per cui "di ogni verità si può rendere ragione" e che ci introduce nell'ambito delle verità di fatto delle quali da un punto di vista umano non si può dichiarare falso l ...
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(dal gr. ἀστρονομία) - Le origini dell'astronomia presso i popoli primitivi si confondono con quelle della civiltà e della religione. Non è da pensare tuttavia che la psiche collettiva degli aggregati [...] , il centro dell'universo, rimanendo ivi perché non ha motivo di spostarsi da questa anziché da quella parte. Quest'applicazione felice del principiodiragionsufficiente è giudicata dallo Schiaparelli non inferiore, per merito e difficoltà, alle ...
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RELATIVITÀ, Teoria della
Guido CASTELNUOVO
Lucio GIALANELLA
È, in senso largo, ogni teoria fondata sulla ipotesi che qualsiasi esperienza od osservazione (meccanica, fisica, astronomica, ecc.) sia [...] 'esperienza. Ma qui non si limita la sua applicazione del principiodiragionsufficiente. Infatti tra i motivi della sua teoria si deve annoverare l'esigenza di dar ragionedi un fatto che nella meccanica classica appare come una coincidenza casuale ...
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LOGICA
Guido Calogero
. Il termine di "logica" λογικὴ τέχνη, ἀρετή "arte abilità logica": oppure τὸ λογικόν, sottinteso μέρος τῆς ϕιλοσοϕίας "la sezione logica della filosofia") entrò nell'uso specialmente [...] , ma non troppo come logico, se credette di completare la serie degli assiomi aggiungendo ai principî medievali d'identità-non contraddizione e del terzo escluso quel principiodiragionsufficiente, che nella logica in realtà non entrava affatto ...
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JACOBI, Friedrich Heinrich
Pantaleo Carabellese
Filosofo, fratello del poeta Johann Georg, nato a Düsseldorf il 25 gennaio 1743, morto a Monaco il 10 marzo 1819. Dal padre commerciante, fu anch'egli [...] Critica, ammette, seguendo Wolff, che tutto sia dimostrabile sul principiodiragionsufficiente, J. sente, con Kant, il dogmatismo inconsapevole di tale affermazione. Ma Kant cerca di superare ed eliminare il dogmatismo chiudendo la conoscenza in sé ...
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È uno dei più importanti principî della meccanica, enunciato per la prima volta dal Newton che asserì appunto actioni contrariam semper et aequalem esse reactionem, sive corporum duorum actiones in se [...] delle forze opposte che si fanno equilibrio; e in questo senso può ricondursi a quelle applicazioni del principiodiragionsufficiente, che Leibniz ravvisa già nei postulati introdotti da Archimede per lo studio della bilancia.
Ma Newton adopera ...
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Filosofo e teologo tedesco, nato a Lenau (Sassonia) il 10 gennaio 1715, morto il 18 ottobre 1775. Dopo essere stato scolaro di A. Rüdiger nell'università di Lipsia, vi divenne professore di filosofia e [...] e a Wolff ebbe motivi felici, specie a proposito della formulazione del principiodiragionsufficiente e di quello etico, sì da meritare l'attenzione e la menzione di Kant.
Bibl.: H. Döring, Die gelehrten Theologen Deutschlands, I, Neustadt 1831, pp ...
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Filosofo e giurista tedesco, nato il 23 giugno 1714 a Güstrow nel Mecklenburgo, morto il 17 luglio 1791. Insegnò filosofia e diritto nelle università di Jena e di Francoforte sull'Oder. Oltre ad alcune [...] opere di materia giuridica e finanziaria, compose varî scritti filosofici, nei quali si valse del metodo dimostrativo-matematico del Wolff, e della validità incondizionata del principiodiragionsufficiente.
Scritti principali: Elementa metaphysices ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
sufficiente
sufficiènte (o sufficènte; ant. sofficiènte) agg. [dal lat. sufficiens -entis, part. pres. di sufficĕre «bastare», comp. di sub- e facĕre «fare»; il sign. 2 ricalca il fr. suffisant]. – 1. a. Che basta, che è adeguato, anche se...