priscillianesimo
Dottrina di tipo agnostico-manicheo, antitrinitaria, che fa capo a Priscilliano. Nato in Spagna il p. si estese anche in Gallia, ma qui l’episcopato reagì violentemente; quindi i priscillianisti, [...] potere civile. Dopo il colpo di Stato che diede il potere delle Gallie a Massimo, questi ordinò che i priscillianisti fossero sottoposti al giudizio di un concilio, che si svolse a Bordeaux. Priscilliano presentò allora ricorso al tribunale civile ...
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Vescovo di Treviri (m. 386). Prese parte al concilio di Valenza (374) e al concilio romano del 382, come primate di tutta la Gallia. Accolse Itacio perseguitato dai priscillianisti che denunziò a Graziano [...] e a Massimo (382). Festa, 5 maggio ...
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Vescovo di Mérida (m. prima del 392); avversario di Priscilliano, fu suo accusatore al sinodo di Saragozza (380) e quindi, col collega Itacio, presso l'imperatore Graziano, da cui ottenne un rescritto [...] contro i "manichei e pseudo-episcopi", in seguito al quale i vescovi priscillianisti furono cacciati dalle loro sedi; di nuovo troviamo I. come accusatore presso Massimo. Ma, dopo la condanna a morte di Priscilliano e compagni da parte di questo, la ...
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Nobile spagnolo. È il più significativo rappresentante di un movimento ascetico sorto in Spagna verso la fine del sec. IV e che diede luogo a un clamoroso processo conclusosi con la condanna a morte dei [...] del potere civile. Dopo il colpo di stato che diede il potere delle Gallie a Massimo, questi ordinò che i priscillianisti fossero sottoposti al giudizio di un concilio, che si svolse a Bordeaux. P. presentò allora ricorso al tribunale civile dell ...
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SIRICIO, Papa
Fu vescovo di Roma dal dicembre 384 al 26 novembre 399. Romano, successore di Damaso e invano ostacolato, alla sua elezione, dall'avversario di Damaso, Ursino, proseguì con fermezza la [...] romano del 6 gennaio 386, nel suo intervento presso l'usurpatore Massimo per protestare contro la condanna a morte dei priscillianisti spagnoli (la lettera di S. a Massimo peraltro non ci è giunta), nella condanna di Gioviniano (v.) e nelle pratiche ...
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Padre del monachesimo in Occidente (Savaria, Pannonia, 315 circa - Candes, Turenna, 397). Figlio di un ufficiale romano, fu arruolato a 15 anni nella guardia imperiale a cavallo; ad Amiens, intorno al [...] nel Medioevo, una delle figure più notevoli e significative della Gallia cristiana. Da ricordare la sua azione a favore dei priscillianisti spagnoli (374; e 383-84) dei quali cercò di evitare la condanna.
Focus
Le usanze popolari connesse, in Europa ...
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Dottore della Chiesa (560 circa - 636). Uno tra i più rilevanti esponenti della cultura medievale, fu un instancabile compilatore di opere enciclopediche in cui raccolse e tramandò tutto il sapere dell'epoca, [...] nazionale di Toledo (633), che provvide a unificare la liturgia spagnola e definì formule trinitarie e cristologiche contro i priscillianisti. Vicino a s. Isidoro vanno ancora ricordati i suoi due fratelli Leandro e Fulgenzio e la sorella monaca ...
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MASSIMO (Magnus Maximus)
Alberto Olivetti
Generale spagnolo al servizio dell'impero sotto Valentiniano I e Graziano; usurpò la dignità imperiale in Occidente dal 383 al 388. Nato da umilissima famiglia, [...] figlio di M., Flavio Vittore (384). Nel 387 la situazione cambiò bruscamente: M., - che già durante la vicenda dei priscillianisti spagnoli (v. priscilliano), finita con la condanna a morte di Priscilliano e di altri, si era atteggiato a difensore ...
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TRADUCIANISMO
Enrico Rosa
. È l'opinione o il sistema, chiamato anche generazionismo, che spiega l'origine dell'anima, non per la creazione immediata di Dio (v. Creazionismo), ma per la generazione [...] al suo contemporaneo Agostino, e non meno energicamente da Prudenzio. S. Leone Magno condanna tra gli errori dei priscillianisti anche questo, insieme con l'ipotesi platonica e origeniana della preesistenza delle anime. Né meno esplicito fu papa ...
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SARAGOZZA (sp. Zaragoza; A. T., 41-42)
Giuseppe CARACI
José F. RAFOLS
Pietro BOSCH GIMPERA
Nino CORTESE
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Capitale storica dell'Aragona e capoluogo dell'omonima provincia; sorge a 41°39′24″ N. e [...] stesso, del resto, aveva scritto prima del concilio "ne quid in absentes et inauditos decerneretur", ed è certo che i priscillianisti si astennero dal presentarsi al concilio.
La provincia di Saragozza.
La maggiore (17.424 kmq.) e la più popolata ...
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priscillianista
agg. e s. m. e f. (pl. m. -i). – Di Priscilliano, relativo a Priscilliano (v. la voce prec.): il movimento priscillianista. Come sost., seguace di Priscilliano o del priscillianesimo.
priscilliano
agg. – Scrittura p. (anche assol., la priscilliana), denominazione impropriam. data in epigrafia alla scrittura monumentale romana, del tipo quadrato, così detta perché compare spec. nelle catacombe di Priscilla, sulla via Salaria,...