In economia, aiuto dato dallo Stato ad alcuni rami della produzione per mezzo sia di dazi che ostacolano o impediscono la concorrenza di prodotti stranieri sul mercato nazionale, sia di altri strumenti [...] protezionistica commerciale ha come obiettivo l’aumento dell’esportazione e la diminuita dipendenza dalla produzione estera; la protezione dei settori industriali nascenti per impedirne il soffocamento da parte di economie estere più progredite; l ...
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In senso ampio, sistema imperniato sulla libertà del mercato, in cui lo Stato si limita a garantire con norme giuridiche la libertà economica e a provvedere soltanto ai bisogni della collettività che non [...] the wealth of nations di Smith (1776) la politica di tutti gli Stati era condotta secondo il più rigido protezionismo. Soltanto dopo che il diffuso sviluppo della grande industria specializzata, l’aumento rapidissimo della popolazione, l’esigenza di ...
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Economista (Reutlingen, Württemberg, 1789 - Kufstein 1846), professore nell'università di Tubinga (1819); emigrato nel 1825, per ragioni politiche, negli Stati Uniti, vi studiò soprattutto i problemi legati [...] 'economia classica un nuovo sistema di economia nazionale, sia offrendo una valida giustificazione al risorgere del protezionismo nei paesi capaci di sviluppo industriale. Notevoli sono anche: Die politisch-ökonomische Nationaleinheit der Deutschen ...
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Economista, uomo d'affari e scrittore (Le Mans 1722 - Parigi 1800). Fautore della teoria della bilancia di commercio, sostenitore di un protezionismo moderato, collaborò ai voll. III-V dell'Encyclopédie [...] di Diderot e D'Alembert con 14 contributi sulla finanza e sull'economia. Nel 1794 divenne membro dell'Accademia di Francia. Tra le sue molte opere, oltre alla traduzione di una commedia di Goldoni, Il ...
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Cobden, Richard
Industriale e politico inglese (Heyshott 1804 - Londra 1865). Fu il massimo esponente della Manchester School, corrente di pensiero contro il protezionismo statale (➔ Manchester, scuola [...] di). Nato in una famiglia modesta, nel 1828 avviò una fiorente attività di vendita all’ingrosso di tessuti stampati e nel 1831 acquistò uno stabilimento tessile nel Lancashire. Libero da preoccupazioni ...
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Uomo politico (Hanover County, Virginia, 1777 - Washington 1852); dal 1811 deputato, fu capo della minoranza nazionalista intransigente e, eletto presidente della camera, contribuì a creare quella situazione [...] da J. Q. Adams, favoriti dalle condizioni di pace. Ritornando al Congresso, propugnò il cosiddetto "sistema americano": protezionismo come base di un sistema americano autonomo indipendente dall'Europa; difesa dell'Unione contro le tendenze ...
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Storico e uomo politico (Molfetta 1873 - Sorrento 1957). Iscritto al PSI, approfondì le sue riflessioni sul nesso tra socialismo e questione meridionale, criticando la tendenza al protezionismo operaio [...] , approfondì le sue riflessioni sul nesso tra socialismo e questione meridionale criticando successivamente la tendenza al protezionismo operaio settentrionale (Tendenze vecchie e necessità nuove del movimento operaio italiano, 1922); la sua ampia ...
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Uomo politico e giornalista statunitense (Salem, Illinois, 1860 - Dayton, Tennessee, 1925). Più volte (1896, 1900, 1908) candidato democratico alla presidenza, fautore della libera coniazione dell'argento [...] e contro il protezionismo doganale, fu (1913-15) segretario di stato con W. Wilson, alla cui elezione (1912) aveva contribuito. Pacifista convinto - già s'era opposto alla guerra con la Spagna e all'occupazione permanente delle Filippine - si oppose ...
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Economista e sociologo (Sandwich, Illinois, 1852 - Browns Mills, New Jersey, 1922) prof. nell'univ. di Pennsylvania (1888-1917); risentì l'influenza della scuola storica e di quella austriaca, sostenne [...] il protezionismo e altre forme di intervento dello stato e, con la sua "economia dell'abbondanza", precorse orientamenti più recenti. Opere principali: Premises of political economy (1885); Economic basis of protection (1890); Theory of dynamic ...
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Unità, L’ Settimanale politico fondato a Firenze nel 1911 da G. Salvemini, che ne fu il direttore. Sulle sue pagine Salvemini condusse la campagna contro la guerra di Libia e polemizzò contro il protezionismo [...] e l’interventismo statale in campo economico. In politica estera prese posizione a favore dell’entrata dell’Italia nella Prima guerra mondiale. Attorno alla rivista si raccolsero illustri collaboratori, ...
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protezionismo
s. m. [der. di protezione; nel sign. 2, dal fr. protectionnisme]. – 1. Genericam., la tendenza a esercitare, o il fatto di esercitare, la propria protezione sopra qualcuno, per lo più a danno di altri; quindi, con connotazione...
protezione
protezióne s. f. [dal lat. protectio -onis, der. di protegĕre «proteggere», part. pass. protectus]. – 1. L’azione del proteggere, del riparare cose e persone allo scopo di difenderle da ciò che potrebbe recare loro danno: cercare...