nazional-protezionista
s. m. e f. e agg. Chi o che si arrocca sulla protezione degli interessi e dei confini nazionali.
• Un progetto sistematico e coerente di rilancio del binomio «comunità e apertura» [...] arma di guerra commerciale è un’idea tale che uomini con la testa sulle spalle non possono se non lasciare ai nazional-protezionisti franco-italiani. (Paolo Berizzi, Repubblica, 11 aprile 2013, p. 41, R2).
- Composto dai s. m. e f. e agg. nazionale e ...
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neoprotezionista
(neo-protezionista), s. m. e f. e agg. Chi o che ripropone scelte di politica economica che difendono gli interessi nazionali dalla concorrenza straniera.
• Circola in questi giorni [...] per mercati aperti nei quali le grandi imprese finiscono per farla da padrone, i secondi puntano verso vecchie forme di protezionismo che tutela imprese di tipo nazionale. I primi danno di retrogradi agli altri, i secondi di traditori ai primi. In ...
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Statista inglese (Kingston, Canada, 1858 - Londra 1923). Deputato conservatore dal 1900, fu favorevole alla politica protezionista di J. Chamberlain; all'opposizione attaccò la politica di D. Lloyd George. [...] Leader conservatore (1911) ai Comuni, si oppose al programma liberale di concessione all'Irlanda della Home Rule. Allo scoppio della prima guerra mondiale, con i conservatori appoggiò il ministero di H. ...
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Uomo politico statunitense (Niles, Ohio, 1843 - Buffalo, New Nork, 1901), rappresentante repubblicano al Congresso (1876-90); convinto protezionista, presentò una legge (McK. bill, 1890) che colpiva le [...] importazioni straniere, specialmente francesi e tedesche. Come governatore dell'Ohio (1892-96), realizzò utili riforme. Rieletto al Congresso (1893), nel 1896 fu nominato presidente degli USA, venticinquesimo ...
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protezionismo
Tito Menzani
Politica economica che prevede aiuti pubblici ad alcuni segmenti produttivi, attraverso dazi che ostacolino o impediscano la concorrenza di prodotti stranieri sul mercato [...] dei settori industriali nascenti, al fine di impedirne il soffocamento da parte di economie estere più progredite.
Il protezionismo tra il 17° e il 19° secolo
L’origine del p. è fatta risalire al mercantilismo (➔) dei secc. 17° e 18°, una dottrina ...
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Statista (Filadelfia 1792 - ivi 1864), figlio di Alexander James. Senatore (1831), fu ministro degli USA a Pietroburgo dal 1837 al 1839. Tornato in patria, fu eletto (1844-49) vicepresidente degli Stati [...] Uniti. Nel 1846, presidente del senato, pur essendo protezionista, votò contro le tariffe protettive. Ambasciatore a Londra (1856-61), vi condusse i negoziati che portarono alla Convenzione D.-Clarendon (firmata nel 1856), che poneva le basi per una ...
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Luzzatti, Luigi
Politico ed economista (Venezia 1841 - Roma 1927). Professore universitario, deputato (1871-1921), senatore (dal 1921), fu anche ministro del Tesoro, dell’Agricoltura e presidente del [...] Consiglio (1910-11). Promotore delle banche popolari e della legislazione sociale, fu favorevole alla svolta protezionista del 1887 e, dalla Prima guerra mondiale in poi, alla cooperazione internazionale in campo monetario. ...
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Uomo di stato australiano (Glasgow 1819 - Ewell, Surrey, 1893); rappresentante di commercio a Melbourne, fu eletto (1854) all'assemblea legislativa di Victoria; ministro del Commercio e delle Dogane (1857-58), [...] del Tesoro (1859-60), infine primo ministro di Victoria (1863), la sua politica protezionista, sostenuta dall'assemblea, fu respinta dal Consiglio (1864); la lotta tra le due camere fu protratta fino al 1868, quando M. si dimise dopo l'intervento del ...
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Uomo di stato (Knowsley, Lancashire, 1799 - ivi 1869). Deputato whig dal 1820, fautore del Reform bill, nel 1833-34 fu ministro delle Colonie e fece approvare l'abolizione della schiavitù. Passato poi [...] da R. Peel quando questi appoggiò la legge sulla libertà di commercio (1846), e divenne il leader del gruppo parlamentare protezionista affiancato da lord G. Bentinck e B. Disraeli. Primo ministro nel 1852, fu costretto alle dimissioni (16 dicembre ...
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Uomo politico portoghese (Lisbona 1699 - Pombal 1782), uno dei maggiori che ricordi la storia del Portogallo. Primo ministro (1756-77), promosse riforme politiche ed economiche volte a rafforzare il prestigio [...] monarchia e l'economia del paese: limitò le prerogative dei nobili, ordinò l'espulsione dei gesuiti (1759), instaurò un regime protezionista. Alla morte di Giuseppe I (1714-1777) fu costretto a dimettersi.
Vita e attività
Seguì gli studi a Coimbra ...
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protezionista
s. m. e f. e agg. [dal fr. protectionniste] (pl. m. -i). – Chi, o che, è fautore del protezionismo in economia: le teorie, i principî dei p.; le polemiche tra protezionisti e liberisti; uno stato p.; anche, come agg., fondato...
protezione
protezióne s. f. [dal lat. protectio -onis, der. di protegĕre «proteggere», part. pass. protectus]. – 1. L’azione del proteggere, del riparare cose e persone allo scopo di difenderle da ciò che potrebbe recare loro danno: cercare...