PRUDENZIO (Aurelius Prudentius Clemens)
C. Bertelli
Poeta latino cristiano, nato nella Spagna Tarragonese (forse a Saragozza, secondo una recente ipotesi a Calahorra) nel 348. Morto dopo il 405. Alcune [...] dell'osservazione immediata nella parafrasi allegorica, che ritroviamo in alcuni dei momenti più intensi della poesia di Prudenzio. Si veda la basilica illuminata nel Cathemerinon, v, 141 ss., importante per apprezzare il valore della luce ...
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Poeta latino cristiano (n. Calahorra o Saragozza 348). P. è stato definito «il maggiore esponente dell'umanesimo cristiano del IV secolo»; e la sua è una poesia colta, ricca di riferimenti classici e di straordinaria ampiezza metrica; e tuttavia capace di toni popolari e di toccare una commovente, cristiana semplicità. P. non vuole sostituire l'antica cultura pagana, ma abbracciarla nella nuova coscienza ...
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PRUDENZIO di Troyes
Gerardo Bruni
Scrittore medievale, fiorito nel sec. IX. Di nobile famiglia spagnola, il suo nome di battesimo fu Galindo. Ancora adolescente, andò a stabilirsi in Francia, dove compì [...] la sua educazione. Per più anni fu precettore, dopo il suo connazionale Teodolfo, alla corte francese, che abbandonò nell'845-46. Nell'847 successe ad Adalberto sulla cattedra episcopale di Troyes, dove ...
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Scrittore medievale (m. Troyes 861), di nobile famiglia spagnola, vissuto in Francia; verso l'846 divenne vescovo di Troyes. Da Carlo il Calvo P. fu incaricato di provvedere alla riforma monastica in Francia, insieme a Lupo Servato; ebbe parte di rilievo nel Concilio di Soissons (853). Prese parte alla controversia sulla predestinazione con l'Epistola ad Hincmarum et Pardulum episcopos e il trattato ...
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Martire (10 dic. 304); recatasi a Mérida dodicenne, secondo la Passio leggendaria e Prudenzio (Peristephanon, 3), vi fu bruciata viva (si mostra ancora in Mérida "il forno di s. E."). Il suo culto si diffuse [...] largamente in Occidente: a Béziers e a Ravenna le furono dedicate delle chiese. Festa, 10 dicembre. Dal sec. 7º si venera (festa, 12 febbr.) a Barcellona una martire omonima, che si tende generalmente ...
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Paolino, Meropio Ponzio
Giorgio Brugnoli
Il più importante poeta della letteratura latina cristiana (Bordeaux 353-Nola 431) dopo Prudenzio. Fu scolaro e amico di Ausonio e dal 409 vescovo di Nola. Le [...] sue opere (Carmina ed Epistulae) non risultano note a Dante. L'identificazione in P. dell'avvocato de' tempi cristiani di Pd X 119, sostenuta dal Filomusi Guelfi principalmente sull'assai discutibile osservazione ...
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Console romano del 527 d. C., che, con Securo Memore Felice, fece una revisione del testo delle poesie di Orazio e di Prudenzio fra il 528 e il 534 (recensione mavorziana, o anche in lat. recensio mavortiana). ...
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VIZÎ
Antonia NAVA
. Iconografia. - Come per la prima iconografia medievale delle Virtù, per quella dei Vizî la fonte principale fu la Psychomachia di Prudenzio. I vizî sono abbattuti dalle virtù; e [...] , in cui l'uomo è coinvolto, si compiace di calcare nei vizî gli aspetti più demoniaci. La lotta è secondo i termini di Prudenzio nel manoscritto di Herrade de Landsberg, del sec. XII, a Borgo S. Donnino, ad Aulnay. Altrove i vizî sono semplicemente ...
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Martire, secondo gli Atti non autentici, sotto Diocleziano. Il suo culto si diffuse presto in Oriente e in Occidente; celebrata da poeti e scrittori (Prudenzio, Paolino da Nola, Venanzio, Ennodio) le furono [...] anche dedicate molte chiese: in Calcedonia, a Costantinopoli, a Roma, a Ravenna (ben cinque). Festa, 16 settembre ...
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Protomartire spagnolo (forse originario di Huesca), diacono del vescovo Valerio di Saragozza, fu giustiziato a Valencia durante la persecuzione di Diocleziano (probabilmente nel 304). Celebrato da Prudenzio [...] (Peristephanon, V) e in molti sermoni di s. Agostino, è uno dei più famosi santi spagnoli. Festa, 22 gennaio ...
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prudenza
prudènza s. f. [dal lat. prudentia, der. di prudens -entis «prudente»]. – 1. L’atteggiamento cauto ed equilibrato di chi, intuendo la presenza di un pericolo o prevedendo le conseguenze dei suoi atti, si comporta in modo da non correre...
succubo
sùccubo (o sùccube) agg. e s. m. (f. -a e, rispettivam., -e) [dal lat. succŭba s. m. e f., comp. di sub- e tema di cubare «giacere», quindi propr. «chi si sottomette ad altra persona in un rapporto venereo», riferito come femm. (in...