Generale e uomo politico romano (n. 235 - m. 183 a. C.); figlio di P. Cornelio Scipione (v.) console nel 218 a. C., nello stesso anno partecipò alla battaglia del Ticino, dove, secondo una tradizione, [...] , indusse gli avversarî capeggiati da Catone a muovere contro di essi un'azione politica che va sotto il nome di processi degli Scipioni, prendendo a pretesto i 500 talenti che S. aveva avuto da Antioco come bottino di guerra, di cui riteneva di non ...
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SCIPIONE Calvo, Gneo Cornelio (Cn. Cornelius L. f. Scipio Calvus)
Alfredo Passerini
Console nel 222, combattendo gl'Insubri, prese Acerrae, e, con M. Claudio Marcello, Mediolanum. Nel 218, come legato [...] del fratello Publio, console nel 218, nelle Spagne, s'impadronì della zona costiera a N. dell'Ebro in pochi mesi, battendo i sempre col fratello; e nel 211, sorpreso dai nemici in Urso, cadde dopo una disperata difesa.
v. scipione, publio cornelio. ...
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Generale e uomo politico romano (n. 185 o 184 - m. 129 a. C.); figlio di L. Emilio Paolo, fu poi adottato da P. Cornelio Scipione, figlio dell'Africano. Nel 168 partecipò, al comando del padre, alla battaglia [...] di Pidna; nel 151 seguì il console L. Licinio Lucullo in Spagna contro i Celtiberi e nel 149 partecipò come tribuno all'assedio di Cartagine, dove subito guadagnò tal prestigio che Massinissa re di Numidia ...
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SCIPIONE Nasica, Publio Cornelio detto Corculum (P. Cornelius P. f. Cn. n. Scipio Nasica)
Alfredo PASSERINI
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Console romano nel 162 e 155. Fu edile curule nel 169; nel 168 legato [...] trasgredito una legge rituale. Nacque tra le due famiglie così il dissidio, che divenne poi inimicizia aperta (v. scipione nasica, publio, console nel 138). Censore nel 159, combatté con severe misure l'indisciplinata ambizione; mentre l'impianto del ...
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Figlio (n. 238 circa - m. 149 o 148 a. C.) del re Gaia, fu inviato dal padre nella Spagna, in aiuto ai Cartaginesi, coi quali nel 211 sconfiggeva PublioScipione, ma fu nel 207 fra gli sconfitti di Ilipa, [...] per opera del figlio di quello (il futuro Africano). Tornato in Africa nel 206 per rivendicarvi il regno paterno, che gli era stato usurpato, dopo aspra lotta lo perdette a opera di Siface. Ma si mise ...
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Generale cartaginese (m. 203 a. C.), il più giovane dei tre figli di Amilcare Barca. Prese parte, agli ordini del fratello Annibale, all'invasione dell'Italia, e diresse l'agguato dei Cartaginesi nella [...] di Giscone, le sorti dei Romani volsero al peggio: Publio e Gneo Scipione caddero in combattimento. Ma i Cartaginesi non seppero sfruttare il successo, così che quando sopraggiunse PublioScipione, il futuro Africano, Asdrubale Barca fu battuto. M ...
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Le tre guerre combattute fra Roma e Cartagine, che segnarono l’egemonia di Roma nel Mediterraneo (v. fig.).
Prima guerra (264-241 a.C.)
Roma e Cartagine ebbero inizialmente rapporti amichevoli: il primo [...] federazione italica. La rapida marcia di Annibale attraverso i Pirenei, la Gallia, le Alpi, disorientò i Romani; Publio Cornelio Scipione fu battuto al Ticino e quindi, insieme con Tiberio Sempronio, alla Trebbia (218). L’anno seguente Annibale ...
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La più famosa e potente tra le colonie fenicie dell'Africa settentrionale.
Cartagine punica.
Storia. - Le origini e le prime lotte coi Greci. - La colonia fondata dai Tirî sul golfo che si apre nella costa [...] , disporre di forze sufficienti per la guerra di Spagna, vi ripresero l'offensiva sotto la guida del giovane PublioScipione, poi detto Africano, occuparono di sorpresa la capitale nemica Cartagena (210) e vinsero in battaglia (v. becula, battaglia ...
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Comune della provincia di Udine, con 8687 abitanti, di cui 1211 nel capoluogo. È congiunta alla laguna di Grado e al mare dal fiume Natissa, che scorre poco lontano; e, se le sue campagne sono feconde [...] difficoltà da parte degli Istri che la ritardarono di due anni. Solo nel 181 infatti poterono i due consolari PublioScipione Nasica e Gaio Flaminio insieme con Lucio Manlio Acidino di rango pretorio dedurre la nuova colonia composta di 3000 fanti ...
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Nome di varî personaggi cartaginesi, fra i quali sono da ricordare:
1. - Figlio di Annone, fu inviato, insieme con Amilcare e Bostore, contro Regolo che aveva invaso l'Africa, nel 255 a. C., ma fu, insieme [...] . Così le forze romane furono quasi per intero distrutte, salvo le riserve di là dall'Ebro e il presidio lasciato da PublioScipione nel suo campo, che poté felicemente ripiegare nel territorio romano oltre quel fiume. Qui per il loro valore e per la ...
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