Personaggio letterario del romanzo Notre-Dame de Paris (1831) dello scrittore francese V.-M. Hugo (1802-1885); è un nano gobbo, campanaro della cattedrale parigina, una sorta di mostro in cui si mescolano odio e amore. Legato da un affetto quasi morboso al proprio padre adottivo, Claude Frollo, non esita a ucciderlo quando questi causa la morte di Esmeralda, la giovane zingara che egli teneramente ...
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Poeta italiano (Modica 1901 - Napoli 1968). Premio Nobel per la letteratura (1959). Formatosi nel gusto della poesia ermetica fra Ungaretti e Montale, più vicino a quello per l'essenzialità quasi epigrammatica dell'espressione, per l'altezza del tono, più affine a questo per le soluzioni paesistiche del suo analogismo, Q. è venuto temperando tali influssi originari in un linguaggio poeticamente sempre ...
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Personaggio letterario del romanzo Notre-Dame de Paris (1831) dello scrittore francese V.-M. Hugo (1802-1885); è una giovane zingara, protetta da Quasimodo, della quale si invaghische il prete Claude Frollo, [...] che ne causerà la tragica fine ...
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PIETRO da Saluzzo
Bernardo Oderzo Gabrieli
PIETRO da Saluzzo (Pietro Pocapaglia). – Non si conosce la data esatta della nascita di Pietro, avvenuta a Saluzzo, in seno alla famiglia di pittori Pocapaglia, [...] San Francesco in Cuneo. Torna a vivere il cuore della città, a cura di P. Bovo, Savigliano 2011, pp. 24-28; F. Quasimodo, Tra Gotico e Rinascimento: l’arte a Fossano, in Storia di Fossano e del suo territorio, III, Nel ducato sabaudo (1418-1536), a ...
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Personaggio letterario del romanzo Notre-Dame de Paris (1831) dello scrittore francese V.-M. Hugo (1802-1885); è un prete, padre adottivo di Quasimodo, che da lui verrà ucciso per aver causato la morte [...] di Esmeralda, della quale si era invaghito ...
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Romanzo (1831) dello scrittore francese V.-M. Hugo (1802-1885).
Trama: la storia ha luogo alla fine del Medioevo; ha come protagonisti il giovane Quasimodo, che solo e infelice nella propria deformità [...] fisica, è gobbo, guercio, sordo ma agile e forte, vive nelle tenebre della cattedrale gotica; il prete Frollo, preso dalla passione per la bella adolescente Esmeralda, zingara senza patria; la plebaglia ...
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PUGLIATTI, Salvatore
Marco Sabbioneti
PUGLIATTI, Salvatore. – Nacque a Messina il 16 marzo 1903 da Giuseppe, impiegato presso l’Università di Messina, e da Paola Anastasi.
Rimase ben presto orfano di [...] La Pira e l’editore Antonino Giuffrè, amici che gli restarono accanto per tutta la vita. Fra il 1929 e il 1930 Quasimodo, impiegato presso il genio civile di Reggio Calabria, di tanto in tanto si recava a Messina per incontrare l’antico compagno di ...
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Poetessa italiana (Milano 1931 - ivi 2009). Annoverata tra le maggiori voci poetiche del Novecento, esordì con due liriche pubblicate da G. Spagnoletti nell'Antologia della poesia italiana 1909-1949 (1950); [...] nello stesso periodo frequentò G. Manganelli e S. Quasimodo. Al 1953 risale il suo primo volume di versi, La presenza di Orfeo, in cui già si manifesta l'intreccio di temi erotici e mistici caratteristico della sua produzione. Dopo Tu sei Pietro ( ...
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NATOLI, Glauco
Lionello Sozzi
NATOLI, Glauco. – Nacque a Teramo il 15 febbraio 1908 da Adolfo e da Amelia Oriolo.
Visse la prima giovinezza a Messina, entrando precocemente in contatto con il circolo [...] cura di E. Capannelli - E. Insabato, Firenze 1986, pp. 420 s.; S. Palumbo, Strategie e schermaglie sul quasimodismo nel carteggio con G. N., in Quasimodo e gli altri, Atti del convegno internazionale, Lovanio… 2001, a cura di F. Musarra - B. Van den ...
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Poeta e scrittore italiano (Fermo 1930 – Oslo 2011). Autodidatta, nel 1957 è migrato a Oslo dove per quarant’anni ha lavorato da operaio alla catena di montaggio di una fabbrica metallurgica. Apprezzato [...] tra gli altri da F. Fortini, P. Volponi e S. Quasimodo, partendo dalla sua storia personale, trattando di temi quali la marginalità, il lavoro in fabbrica, l’orizzonte politico del dopoguerra, è riuscito a descrivere la storia umana generale, ...
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quasimodo
quaṡimòdo. – Nell’espressione domenica q., o di q., con cui viene talora designata la prima domenica dopo Pasqua, cioè la domenica in albis, dalle parole con le quali comincia l’introito della messa in latino di quel giorno: Quasi...
sparuto
agg. [forma ant. del part. pass. di sparire]. – 1. Che si mostra smunto, deperito ed emaciato, soprattutto nel volto, di solito come conseguenza di uno stato di sofferenza o di tensione psico-fisica: che visetto s.!; un bambino s.,...