In linguistica, mezzo morfologico molto usato, che può consistere nella ripetizione della parola (it. piano piano), o in quella della radice più o meno mutilata (lat. mur-mur-are) o della prima consonante [...] dittongo ridotto a vocale semplice (com’è la regola, se non si trova in posizione isolata o finale di frase), non vuole il raddoppiamento. Quindi si pronuncia: va via ‹va vvìa› o va’ via ‹va vìa›; fa vedere ‹fa vvedére› o fa’ vedere ‹fa vedére›; f ...
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SEMITI
Giorgio Levi Della Vida
. I. Estensione territorriale. - Col nome di Semiti è designato un vasto e compatto gruppo etnico e linguistico dell'Asia anteriore le cui sedi presentavano nell'antichità [...] l'origine pronominale. Grande è lo sviluppo delle cosiddette "forme verbali", nelle quali, mediante raddoppiamentoconsonantico, prolungamento vocalico, aggiunta di prefissi, si esprimono le funzioni di riflessivo, reciproco, causativo, incoativo ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] chiarisce i dubbi principali dei parlanti-scriventi, come la divisione sillabica, l’accentazione, il raddoppiamentoconsonantico e altri «accidenti» quali assimilazione, dissimilazione, attrazione, metatesi, aferesi, prostesi, epentesi ed epitesi ...
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Ludovico Ariosto (Reggio Emilia 1474 - Ferrara 1533) trascorse quasi tutta la vita a Ferrara. Frequentò la società letteraria della corte estense, che stimolò i suoi primi esperimenti letterari in latino [...] , devere in dovere, altrotanto in altretanto, parangone in paragone, vuota in vota, dil in del; l’avvertenza sul raddoppiamentoconsonantico, cioè di «una consonante per due, due per una». Le correzioni ariostesche erano maturate anche nel clima dei ...
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Un inveterato luogo comune vuole l’italiano come la più adatta tra le lingue al canto, soprattutto per una ragione fonetica e una sintattica: la ricchezza di suoni vocalici, specie in fine di parola, e [...] «U che le vanità». D’altro canto, l’energia articolatoria impiegata in alcuni passaggi musicali può comportare un indebito raddoppiamentoconsonantico e l’inserimento di un’aspirazione davanti a una sillaba iniziante per vocale o a suoni vocalici più ...
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Il raddoppiamento sintattico è un fenomeno di ➔ sandhi esterno (o di ➔ fonetica sintattica), di natura assimilatoria (almeno in origine: cfr. § 3; ➔ assimilazione), che si verifica nell’➔italiano standard [...] roppo, da [gː]rande, è [fː]resco.
Se invece la seconda parola inizia con un nesso consonantico costituito da s + C, il raddoppiamento sintattico non si produce, il che conferma l’eterosillabicità della sibilante implicata in italiano; ad es., arrivò ...
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Con il termine raddoppiamento espressivo (o geminazione espressiva) ci si riferisce prevalentemente all’esistenza in latino (quello classico e, ancor più, quello tardo) di forme che contengono una consonante [...] regionale, tranne che nei registri particolarmente elevati o controllati.
Un altro fenomeno di allungamento consonantico sistematico è il raddoppiamento di /r/ a inizio di parola in varietà siciliane e calabresi meridionali (➔ siciliani, calabresi ...
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GRECIA (A. T., 82-83)
Giotto DAINELLI
Mario SALFI
Fabrizio CORTESI
Giacomo DELITALA
Arthur HABERLANDT
Giotto DAINELLI
Pino FORTINI
Giotto DAINELLI
Luigi CHATRIAN
Margherita GUARDUCCI
Doro LEVI
Luigi [...] zd). Il suono s tra vocali si dileguò. Il sistema consonantico indoeuropeo risultò assai semplificato dacché le aspirate sonore (bh, ecc.) C.), aggiunta al disotto della più grave. Il raddoppiamento di due gradi variabili la porta all'endecacordo e ...
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. È il nome (Κελτοί o Κελται) che le fonti greche (primo in ordine di tempo il frammento d'Ecateo di Mileto che parla dei Celti situati intorno a Marsiglia, colonia greca) dànno ai popoli, i quali nella [...] ma in germanico (sia pure falsati dalla mutazione consonantica) e in italico (sia pure limitati alle as = ex; e, in cimrico, con la spirantizzazione invece che con il raddoppiamento: penn "testa", ma y phenn "la testa di lei", con y, risultato ...
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SAMOA (A. T., 162-163)
Giuseppe GENTILLI
Iliehard DANGEL
Richard DANGEL
Carlo TAGLIAVINI
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Arcipelago dell'Oceania, appartenente alla Polinesia, compreso tra 168° e 173° O. e 13°31′ e 14°30′ S., [...] polinesia: Lingue). Ha un sistema consonantico assai semplice e povero; i gruppi consonantici sono sconosciuti e ogni voce esce , p. es.: sa-'ili, frequ. sa-'ili-ili "cercare"; col raddoppiamento i simultanei, p. es.: a-lofa "amare", a-lo-lofa "amare ...
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grado1
grado1 s. m. [lat. gradus -us «passo, scalino», dallo stesso tema di gradi «camminare, avanzare»]. – 1. a. ant. Gradino, scalino: Scala drizzò di cento gradi e cento (T. Tasso). Più raram., passo: deh ferma un poco il g. (Boccaccio)....
fonosintassi
s. f. [comp. di fono- e sintassi]. – In linguistica, espressione abbreviata per fonetica sintattica, con cui si indicano complessivamente i fenomeni fonetici che sono in rapporto con l’incontro delle parole nella frase, cioè nella...