Militare (Duingt, Savoia, 1786 - Torino 1850). Generale, fu energico viceré di Sardegna dal 1843 al maggio 1848; nell'ott. 1848 il ministro Pinelli gli affidò il difficile comando di Genova e lo creò senatore. [...] Accusato di reazionarismo dal Gioberti, andò a Torino per scolparsi, e, dopo la disfatta di Novara, divenne presidente del Consiglio e ministro degli Esteri, ma il 7 maggio 1849 lasciò il posto a Massimo d'Azeglio. ...
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Ecclesiastico (Genova 1758 - Roma 1842). Di famiglia marchionale, prese, molto giovane, gli ordini sacri, fu governatore di San Severino Marche (1793-97), protonotario apostolico al conclave di Venezia [...] di Roma (1814), cardinale (1817) e, quale legato a latere a Ravenna (1824-26), impersonò nelle forme più rigorose il reazionarismo pontificio: la sua opera culminò nel processo anticarbonaro del 1825, che si concluse con 513 condanne, di cui 7 alla ...
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Figlio (Milano 1779 - Modena 1846) di Ferdinando d'Austria e di Maria Beatrice d'Este, erede del duca Ercole III, fu restaurato nei suoi stati dal congresso di Vienna (1815). Pur dotato di un certo spirito [...] del 1831, rimesso sul trono dalle armi austriache, fece giustiziare Menotti. Sotto di lui Modena divenne il centro del reazionarismo italiano con la fondazione della Voce della Verità e l'ospitalità data al principe di Canosa. Col trattato di Firenze ...
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Francesco I di Borbone
Re delle Due Sicilie (Napoli 1777-ivi 1830). Figlio di Ferdinando I e di Maria Carolina d’Austria, quando Napoli fu occupata dai francesi si rifugiò con la famiglia in Sicilia [...] , lasciò che continuasse a governare il Paese il ministro L. de’ Medici e nel 1827 ottenne il ritiro delle truppe austriache dal regno. Represse con ferocia la rivolta del Cilento (1828) e si chiuse sempre più in un reazionarismo bigotto e tirannico. ...
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Figlio (Napoli 1777 - ivi 1830) di Ferdinando I e di Maria Carolina d'Austria, principe ereditario e duca di Calabria dal 1778, sposò in prime nozze Maria Clementina d'Austria (1797) e in seconde (1802) [...] dirigente L. de' Medici, e nel marzo 1827 ottenne il ritiro delle truppe austriache che occupavano il regno. Assoldò un corpo di Svizzeri (1825) e domò la rivolta del Cilento (1828), chiudendosi sempre più in un reazionarismo bigotto e tirannico. ...
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BORBONE, Leopoldo di, conte di Siracusa
Ruggero Moscati
Terzogenito di Francesco, duca di Calabria poi Francesco I delle Due Sicilie, nacque il 22 maggio 1813 a Palermo, ove rimase fino al 1820. Visse [...] di libertà" - come lo definisce il Croce - il B. capeggiò ancor prima del 1848 una "fronda" ostile al reazionarismo borbonico. Disinvolto, bello spirito, spregiudicato, fastoso, protettore di artisti e artista egli stesso di qualche valore, dopo il ...
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Figlio (Torino 1798 - Oporto 1849) di Carlo Emanuele principe di Carignano e di Maria Cristina di Sassonia-Curlandia, ebbe genitori di tendenze apertamente liberali e, educato a Parigi e a Ginevra, fu [...] ma, disfatto a Novara, dovette abdicare (23 marzo 1849). Nacque allora la "leggenda" carloalbertina, che, lasciando nell'ombra l'aperto reazionarismo della prima parte della vita del re e le ambiguità antiche e recenti, fece di C. A. un paladino del ...
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BERNETTI, Tommaso
Giuseppe Pignatelli
Nato a Fermo il 29 dic. 1779 dal conte Salvatore e da Giuditta Brancadoro, dopo aver compiuto nella città natale gli studi di giurisprudenza si recò nel 1800 a [...] l'ordine pubblico durante il conclave del 1823. Con l'avvento di Leone XII il B. accentuò, in senso rigoristico, il suo reazionarismo, con la pubblicazione di alcuni editti (1° genn. 1824 sui teatri, 28 febbraio sui cimiteri e 31 marzo sulle bettole ...
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CANTIMORI, Delio
Piero Craveri
Nacque a Russi (Ravenna), il 30 ag. 1904 da Carlo e da Silvia Sintini.
Il padre, insegnante e preside di liceo, autore di scritti su problemi scolastici e su Mazzini, [...] al C. "sintesi dialettica", nel sistema sociale, "delle esigenze rappresentate dall'estremo rivoluzionarismo come dall'estremo reazionarismo" (Fascismo,rivoluzione e non reazione europea, in Vita Nova, VII [1931], p. 763). Riflessione, questa, che ...
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I partiti di Destra sono i partiti conservatori e reazionarî: la loro è la storia, viva sempre nel seno di ogni età della vita umana, della tendenza a conservare gli ordinamenti del passato, che, dinnanzi [...] nuova Italia un monumento di sapienza politica: la legge delle guarentigie, che né l'estremismo delle Sinistre né il reazionarismo di qualche nucleo di Destra riuscirono a far tornare in discussione. Qui, più che nella costituzione dello stato, che ...
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reazionarismo
s. m. [der. di reazionario], non com. – L’atteggiamento di chi è reazionario: una tendenza conservatrice che può degenerare in reazionarismo.
reazionario
reazionàrio agg. e s. m. (f. -a) [der. di reazione, sul modello del fr. réactionnaire, che a sua volta è stato modellato su révolutionnaire]. – Nel linguaggio politico (con senso per lo più polemico), che è incline alla reazione,...