Opera lirica in tre atti di G. Verdi, su libretto di F.M. Piave (1810-1876) tratto dal dramma Le Roi s'amuse (1832) di V. Hugo. Rappresentata per la prima volta al teatro La Fenice di Venezia nel 1851, deriva il titolo dal nome di uno dei personaggi, il deforme buffone ...
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Tenore italiano (Bologna 1923 - ivi 2008). Allievo di A. Melandri, debuttò nel 1947 in Rigoletto, imponendosi ben presto anche internazionalmente. Fu al fianco di M. Callas in La traviata (Teatro alla [...] Scala di Milano, 1956) e in Lucia di Lammermoor (Teatro San Carlo di Napoli, 1957). Il suo repertorio comprende l'opera romantica italiana e quella verista (Bellini, Donizetti, Verdi, sino a Puccini). ...
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Baritono italiano (Trieste 1928 - ivi 2005). Esordì a Milano, nel 1956, in Pagliacci; nel 1962, a Firenze, cantò in Rigoletto accanto ad A. Kraus e R. Scotto. Memorabile la sua interpretazione della Lucia [...] di Lammermoor, nel 1964, alla Scala. Nel 1992 venne coinvolto in un grave incidente automobilistico, che lo costrinse al ritiro dalle scene e a dedicarsi da quel momento solo all'insegnamento ...
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Soprano lirico leggero (Burnley, Australia, 1861 - Sydney 1931). Allieva a Parigi di Matilde Marchesi, esordì a Bruxelles (1887) nel Rigoletto. Si produsse, poi, in tutti i principali teatri del mondo. [...] Memorabili i suoi trionfi a Londra e a New York. Limitata come attrice, M. si imponeva per la qualità della voce, omogenea nei registri, tersissima e dal meccanismo impeccabile. n Da lei prendono nome ...
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Baritono (Calais 1813 - Milano 1889). Esordì nel 1834, affermandosi come interprete donizettiano e verdiano. Partecipò alle prime esecuzioni di Macbeth, Rigoletto, La Traviata. ...
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Musicista italiano (Sesto Fiorentino 1926 - Firenze 2013). Ha studiato al conservatorio di Firenze. Ha esordito al Comunale di Firenze in Rigoletto di Verdi nel 1953, iniziando un'intensa attività in Italia [...] e all'estero, soprattutto in campo teatrale. È stato direttore stabile delle orchestre del Maggio musicale fiorentino (1957-64) e del Teatro dell'Opera di Roma (1965-73). Nel 2002 è divenuto direttore ...
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GALLI (Galli Curci), Amelita
Alessandra Di Marco
Nacque a Milano il 18 nov. 1882 da Enrico, banchiere, e da Enrichetta Bellisoni, d'origine spagnola e appassionata di canto, dalla quale fu avviata allo [...] Aires nel 1910, fu poi a Montevideo e nello stesso anno, tornata in Italia, trionfò al Dal Verme di Milano nel Rigoletto. Nella stagione 1910-11 fu protagonista della Sonnambula di V. Bellini al S. Carlo di Napoli, poi, nella stagione successiva, si ...
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Tenore spagnolo (Las Palmas 1927 - Madrid 1999). Dedicatosi al canto in patria, dopo aver compiuto gli studî di ingegneria, si perfezionò in Italia con M. Llopart. Debuttò, nel 1956, in Rigoletto e Traviata. [...] Il suo repertorio, che si arricchì immediatamente di opere di Donizetti, Bellini e Rossini, testimonia alcune caratteristiche della sua vocalità: l'estrema facilità nel registro acuto, il fraseggio perfetto, ...
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CORSI
Alberto Iesuè
Famiglia di cantanti attivi in Italia e all'estero tra l'Ottocento e il Novecento.
Giovanni nacque a Verona nell'anno 1822 da Giuseppe e da Teresa Ferranti. Iniziò gli studi musicali [...] C. O. E. Nicolai (5 febbraio) e nella Favorita (Fernando) di Donizetti (3 marzo). Passò quindi al teatro Brunetti di Bologna cantando Rigoletto e Faust, di C. Gounod. All'inizio del 1867 fu al teatro alla Pergola di Firenze in Fra' Diavolo di Auber ...
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DI VEROLI, Elda
Roberto Staccioli
Nata a Frosinone il 7 luglio 1892 da Marco e Adelaide Efrati, iniziò a studiare il pianoforte con Maddalena Pacifico e, successivamente, si dedicò al canto sotto la [...] di Varsavia, il Liceo e l'Olimpia di Barcellona, il Reale di Madrid, il teatro Circo di Saragozza, il Coliseu di Lisbona (Rigoletto con Miguel Fleta), il San João di Oporto, l'Opéra di Parigi e il London Opera House (dove nel Barbiere di Rossini fu ...
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rigoletto
rigolétto s. m. [prob. affine a riga], ant. – Antica danza, che si ballava da più persone girando in tondo. Per estens., cerchio di persone in genere.
tenóre s. m. [lat. tĕnor -ōris «continuazione, corso ininterrotto; altezza della voce», der. di tenere «tenere»]. – 1. Modo di contenersi, comportamento: seguitando di questo t., dove andrà a finire?; la volubile varietà de la fortuna non dura...