Ufficiali della Guardia imperiale russa che il 14 (il 26 secondo il calendario gregoriano) dicembre 1825, giorno fissato per l’incoronazione di Nicola I, si rivoltarono contro il regime zarista. In senso [...] ai lavori forzati o all’esilio. Frutto dei fermenti trasmessi dalla Rivoluzione francese e delle aspirazioni alla libertà sorte in conseguenza delle campagne contro Napoleone, la rivoltadeidecabristi spianò la via al movimento di riforme sociali ...
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Drammaturgo russo (Mosca 1795 - Teheran 1829). Coltissimo, conoscitore di numerose lingue occidentali e orientali, diplomatico apprezzato, letterato dalle tendenze liberali (fu arrestato nel 1825 dopo [...] la rivoltadeidecabristi), deve la sua fama alla commedia Gore ot uma (1824, conosciuta in Italia col titolo "Che disgrazia l'ingegno!"), che, pur risentendo fortemente l'influenza del teatro classico francese (Molière, Voltaire), è un'opera ...
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Poeta russo (Batov, Pietroburgo, 1795 - Pietroburgo 1826). Per la sua attiva partecipazione alla rivoltadeidecabristi fu condannato a morte e impiccato, con quattro compagni. Anche la sua opera poetica [...] s'ispira agli ardenti ideali di libertà e di patriottismo: così le Dumy ("Meditazioni") di contenuto storico e il poemetto byroneggiante Vojnarovskij (1825) ...
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Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] metà dell’Ottocento. L’unica eccezione fu il moto deidecabristi del 1825, represso nel sangue dallo zar Nicola I (1825-55) appena insediatosi al potere. Per il resto, in occasione sia della rivolta polacca del 1830-31 sia delle rivoluzioni del 1848 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giulio Sodano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le vicende dell’immenso impero zarista nel corso del XIX secolo appaiono come un alternarsi [...] , che avrebbe dovuto succedere allo zio Alessandro, morto senza lasciare eredi, egli si trova di fronte alla rivoltadeidecabristi: un gruppo di ufficiali della nobiltà liberale, appartenenti a una società segreta che propone anche per la Russia ...
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Uomo politico russo (Mosca 1786 - Pietroburgo 1861), nipote di Grigorij. Per il suo contributo alla repressione (1825) della rivoltadeidecabristi, si guadagnò il favore di Nicola I, che gli conferì il [...] titolo di conte. Capo della delegazione russa che concluse il trattato di Adrianopoli (1829), partecipò alla repressione dell'insurrezione polacca del 1830-31 e concluse con la Turchia il trattato di Hünkâr ...
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Uomo politico russo (Simbirsk 1789 - Vert-Bois, Parigi, 1871); dopo il 1815 divenne uno dei dirigenti di varie società segrete russe; e per questo fu condannato in contumacia all'esilio in Siberia dopo [...] la rivoltadeidecabristi. Seguace di un assolutismo illuminato, subì l'influenza di Ch.-L. de Montesquieu, A. Smith, J. Bentham, J.-Ch. Sismondi, B. Constant, si dichiarò a favore del libero scambio, propugnò la trasformazione dello stato russo in ...
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Generale e uomo politico russo (n. Reval 1783 - m. sulla nave Hercules 1844). Dopo essersi distinto nelle campagne contro Napoleone, represse duramente (1825) la rivoltadeidecabristi, e da allora assommò [...] nelle sue mani tutti gli organi di vigilanza sulla vita interna russa, aprendo la strada a un soffocante sistema di controllo e di guida di tutta l'attività intellettuale del paese ...
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Pubblicista (Pietroburgo 1787 - ivi 1867); di idee liberaleggianti, dopo la repressione della rivoltadeidecabristi passò alla reazione. Fondò, con F. V. Bulgarin, la rivista reazionaria Syn otečestva [...] ("Il figlio della patria"); scrisse saggi critici e romanzi, tra cui particolare notorietà ebbe Černaja ženščina ("La donna nera", 1834), d'ispirazione romantica ...
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Rivoluzionario russo (Mosca 1793 - Pietroburgo 1826), uno degli artefici dell'insurrezione deidecabristi. Combatté contro Napoleone (1812-14), rientrando in patria dall'Occidente con idee chiaramente [...] essere l'organizzazione dello stato russo dopo la rivoluzione: una repubblica con rigida divisione dei poteri, e ripartizione delle terre fra l'obščina e i singoli contadini. Fallita la rivolta del 14 dic. 1825, fu arrestato, processato e impiccato. ...
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decabrista
s. m. [dal russo dekabrist, der. di dekabr′ «dicembre»] (pl. -i). – Sono stati così chiamati gli ufficiali della Guardia imperiale russa che nel dicembre del 1825 presero parte alla rivolta contro il regime zarista, e in senso lato...