Gli Scozzesi firmatari del National Covenant del 1581, professione di fede presbiteriana elaborata da J. Craig. L’appellativo si riferisce però più spesso ai seguaci del covenant del 1637, che fu una rielaborazione [...] del precedente in risposta all’imposizione della liturgia inglese sulla Scozia da parte di Carlo I e dell’arcivescovo Laud. Questo covenant si ribellarono. La tolleranza religiosa, portata dalla rivoluzione del 1688-89, determinò un’attenuazione della ...
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Nell’uso scientifico, per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo moto.
Nell’uso figurato, mutamento radicale di un ordine statuale e sociale, nei [...] fu quella che portò i Paesi Bassi a ottenere l’indipendenza dalla Spagna (1566-81). A essa seguirono le due rivoluzioniinglesi del 17° sec. (1628-60 e 1688-89) che segnarono la fine dell’assolutismo monarchico in Inghilterra. Di grande significato ...
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Per I. si intende sia l’età della storia d’Europa compresa tra la conclusione delle guerre di religione del 17° sec. o la rivoluzioneinglese del 1688 da un lato e la Rivoluzione francese del 1789 dall’altro, [...] di eterodossi, dissenzienti e increduli. All’indomani della rivoluzione del 1688, si richiamarono a J. Locke i vivace movimento di opinione a favore di un trapianto delle libertà inglesi, che non avrebbe cessato di diffondersi in Europa in tutto ...
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Pensatore e letterato (Firenze 3 maggio 1469 - ivi 21 giugno 1527). Figlio di Bernardo, dottore in legge (1430 o 1431-1500), e di Bartolomea de' Nelli. Grazie ai Ricordi del padre relativi agli anni 1474-87, [...] di M. sono perciò legati alla storia dei grandi stati europei: dalla formazione dello stato nazionale francese (J. Bodin), alla rivoluzioneinglese (J. Harrington), alla rinascita tedesca dell'Ottocento (J. G. Fichte, G. W. F. Hegel). L'Italia del ...
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Stato dell’Europa meridionale, il cui territorio, affacciato per circa 850 km sull’Oceano Atlantico, occupa il margine occidentale della Penisola Iberica. Al territorio metropolitano vanno uniti gli arcipelaghi [...] ed ebbe inizio la guerra di liberazione, vinta dagli Inglesi. La dinastia, impersonata da Giovanni VI (1816-26), continuò tuttavia a risiedere in Brasile. Scoppiata nel 1820 a Porto una rivoluzione liberale, il re fu costretto a tornare in P. e ...
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Scrittore politico inglese (Dublino 1729 circa - Beaconsfield 1797); dal 1758 direttore di The Annual Register, rivista di politica e lettere, fu dal 1765 al 1791 la mente direttiva del partito whig (Thoughts [...] sovrani, sta - nel quadro di B. - il mito dell'Inghilterra dalle rivoluzioni pacifiche. L'opera, che inaugurava la storiografia sulla Rivoluzione, fu considerata iniziatrice dello storicismo moderno, di uno storicismo, però, caratterizzato nettamente ...
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(ingl. Dublin; irl. Baile Átha Cliath) Città capitale dell’Irlanda (1.201.426 ab. nel 2018), capoluogo della contea omonima (922 km2 con 1.187.176 ab. nel 2006, densità 1287 ab./km2). È situata sulle coste [...] lunedì di Pasqua del 1209 nell’eccidio della classe dominante inglese. Dopo aver aderito all’impostore Lambert Simmel, che vi il suo attaccamento agli Stuart ospitando Giacomo II dopo la rivoluzione del 1688, ma in seguito alla battaglia del Boyne ( ...
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POLITICA
Felice Battaglia
. La parola "politica" viene intesa secondo diverse accezioni. In primo luogo come arte di governo (ted. Staatskunst), quindi come scienza del governo (ted. Staatswissenschaft). [...] quand'è più utopistico, vive l'esperienza aristocratica, contro le degenerazioni del δῆμος ateniese; Locke suggella la rivoluzioneinglese del 1688). Può ben dirsi che la stessa scienza politica esercita una coazione sugli uomini politici, i quali ...
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Incoronato il 12 maggio 1937 in Westminster re di Gran Bretagna, dell'Irlanda Settentrionale, dei Dominî d'oltre mare, e imperatore delle Indie, Giorgio VI rinunziava, dieci anni dopo, al titolo imperiale [...] instauravano nell'Impero la temperie opportuna all'avvento della rivoluzione industriale in un'area vasta ormai come il mondo l'aiuto d'un corpo di ufficiali o ex-ufficiali inglesi al comando della legione araba, nel contempo deprecando e osteggiando ...
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rivoluzione
rivoluzióne s. f. [dal lat. tardo revolutio -onis «rivolgimento, ritorno», der. di revolvĕre: v. rivolgere]. – 1. Nell’uso scient., per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo...
Englog
s. m. inv. L’inglese modificato e semplificato dal contatto con la lingua tagalog, molto diffusa nella Repubblica delle Filippine. ◆ Chi apprende a parlare in inglese non assorbe passivamente la lingua, ma la trasforma. Nuove forme...