Il 'non expedit'
Saretta Marotta
Dopo la perdita delle Romagne
Si è spesso sostenuto che il non expedit non sia stato inizialmente sollevato dalla Curia romana, ma dalla prassi spontanea dei cattolici [...] su Niccolò Tommaseo, Roma 1944, p. 122.
5 «E pel papa e pel re. La Savoia resti al re di Sardegna e le Romagne a Pio IX. Chi sostiene questa politica abbia i voti degli elettori, chi nutre altre idee venga rigettato come nemico della monarchia e del ...
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Patriota, giurista e storico (Bologna 1825 - ivi 1891); ebbe parte importante nell'annessione delle Romagne al regno di Sardegna e nel governo dell'Emilia, fu ministro senza portafoglio (8 dic. 1859-26 [...] (della quale fu anche rettore, 1871-1874). Tra i fondatori della Deputazione di storia patria per le province di Romagna, ne fu segretario dal 1881, succedendo al Carducci. Tra le sue opere, soprattutto notevoli lo studio Di Galeazzo Marescotti ...
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Uomo politico italiano (Cesena 1829 - Marradi 1914); partecipò al movimento repubblicano a Roma (1849) e nelle Romagne; esule dal 1855 in Piemonte, fu deputato nel 1865-70, segretario generale al ministero [...] delle Finanze dal 1868 al 1869. Senatore dal 1872, fu ministro dell'Agricoltura e commercio con Minghetti (1873-76), dei Lavori pubblici con Crispi (1887-91), del Tesoro con Saracco (1901); prof. dal 1880 ...
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Patriota (Ravenna 1829 - ivi 1877), figlio di Giulio R. e di Luisa Murat, figlia di Gioacchino; fu sostenitore dell'annessione delle Romagne al regno di Vittorio Emanuele II. Deputato (1860-67; 1870-77), [...] fu prefetto di Palermo ...
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DALLOLIO (Dall'Ofio), Alberto
Alessandro Albertazzi
Nacque a Bologna il 28 genn. 1852, da Cesare - liberale minghettiano: sindaco di Pianoro (Bologna), deputato all'Assemblea costituente delle Romagne [...] Rass. stor. delRisorgimento, XXII (1935), pp. 293 s.; A. D., in Atti e mem. d. Dep. di st. patria per l'Emilia-Romagna, I (1936), pp. 237-46; in L'Archiginnasio, XXX (1935), pp. 391 s.; in Atti parlamentari, Senato delRegno, legisl. XXIX, la sessione ...
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Uomo politico (Bologna 1774 - ivi 1853); prefetto napoleonico dal 1810, alla caduta del Regno Italico andò a Vienna con C. Bianchetti per sollecitare l'aggregazione delle Romagne al Lombardo-Veneto anziché [...] allo Stato pontificio; partecipò poi all'avventura di G. Murat, che lo nominò prefetto di Bologna (4 aprile 1815). Sotto la restaurazione, si volse, al pari di tanti funzionarî napoleonici, verso un programma ...
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Feldmaresciallo austriaco, d'origine belga (Bruxelles 1789 - Padova 1850). Combatté in Italia durante la campagna del 1812-15, nel 1820 in occasione dell'insurrezione napoletana, nel 1830 nelle Romagne. [...] Feldmaresciallo nel 1840. Con la sua tattica offensiva ebbe parte decisiva nella vittoria austriaca nella battaglia di Novara (1849) ...
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BUDINI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Figlio di Antonio, nacque a Castelbolognese (provincia di Ravenna) nel 1804. Giovanissimo, aderì alla setta degli Illuminati, una delle numerose filiazioni della [...] Parigi un passaporto vincolato, si mise in viaggio per costituirsi: giunto a Firenze, apprese di essere stato assolto. Rientrò allora in Romagna e, iniziata già la guerra contro l'Austria, organizzo un corpo franco che fu il primo a passare il Po, il ...
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Capitano di ventura (n. Irslingen o Verslingen - m. 1354); costituì (1340 circa) in Italia una delle prime compagnie mercenarie. Fu al servizio di Pisa contro Firenze (1342-43), guerreggiò nelle Romagne [...] e nel Regno di Napoli (1347). Nel 1350, con una compagnia di 500 cavalieri, si pose al servizio dei Manfredi di Faenza e degli Ordelaffi di Forlì; l'anno dopo, passò al soldo di Mastino della Scala. Feroce ...
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Chirurgo (Milano 1809 - Bologna 1880); professore di clinica chirurgica all'univ. di Bologna (1855) e fino al 1877 primario dell'Ospedale Maggiore in quella città. Patriota, fu deputato all'Assemblea delle [...] Romagne (1859). Nel 1879 fu nominato senatore. Lasciò quanto possedeva per la fondazione dell'istituto ortopedico che porta il suo nome. I metodi da lui introdotti nella cura chirurgica di varie malattie hanno avuto grande importanza per l'ulteriore ...
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pretino1
pretino1 agg. [der. di prete]. – Pretesco, da prete, tipico dei preti: avere modi p.; anche, diretto da preti, da elementi del clero: le città delle Romagne, sotto il mal governo p. (C. Cattaneo); o sostenitore dei preti, di orientamento...
sperperare
v. tr. [etimo incerto; una derivazione da perpero, col pref. s- (nel sign. 3), quasi a dire «dilapidare i perperi, e quindi buttare il denaro», è la più probabile, ma solo nell’ipotesi che il sign. originario del verbo sia quello...