Alle origini delle moderne letterature europee, ampio scritto in lingua volgare, dapprima in versi poi anche in prosa, che narra avventure eroiche in margine alla storia o di pura invenzione; così nel [...] e di grande valore, né che l’impulso innovativo si esaurisse con essi. Qui si può ricordare solo di sfuggita i grandi romanzi degli inglesi V. Woolf (To the ligh;thouse, 1927) e D.H. Lawrence (Lady Chatterley’s lover, 1928), nonché le memorie di ...
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In linguistica e in filologia, lo stesso che neolatino (➔ neolatine, lingue); filologia r., quella che ha per oggetto di studio, soprattutto comparativo, i testi letterari, antichi ma anche moderni, redatti [...] nelle lingue romanze, e la cultura che essi esprimono. ...
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romanzo
Maurizio Dardano
Ha un'unica occorrenza, nel celebre passo in cui a proposito di Arnaldo Daniello si dice: Versi d'amore e prose di romanzi / soverchiò tutti (Pg XXVI 118). Per il significato [...] : cfr. le denominazioni dei dialetti retoromanzi della Svizzera rumantsch, romontsch, il francese antico romanz, il provenzale antico romans, lo spagnolo antico romanz, romance (tramite il francese o il provenzale). Dal francese derivò l'italiano ...
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gòtico, romanzo Tipo di romanzo (detto anche romanzo nero) in voga in Inghilterra (gothic novel) tra la fine del 18° sec. e l’inizio del 19°, caratterizzato da atmosfere terrificanti e ambientato per [...] lo più in scenari medievali, quali castelli diroccati e frequentati dai fantasmi, cimiteri, monasteri tenebrosi, dove hanno luogo fenomeni in;quietanti, fantastici o macabri. Classici del genere: The ...
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Romanzo poliziesco molto diffuso (così chiamato in Italia a partire dagli anni Trenta perché di solito il libro aveva una copertina gialla), che tiene desto l'interesse del lettore con la narrazione di [...] misteriosi delitti o vicende impreviste e di un'inchiesta (→ poliziesco) ...
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Poliziesco, genere
Mario Sesti
Per la sua complessità, per la vasta articolazione, per la fortuna stessa delle opere a esso ascrivibili, e in ragione della sua evoluzione che ha implicato contaminazioni [...] e decisamente involuto (come in Sleuth, 1972, Gli insospettabili, di Joseph L. Mankiewicz). La situazione archetipica del romanzo giallo ‒ un delitto in una residenza isolata ricca di personaggi che sono tutti potenziali colpevoli (come accade, per ...
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romanzo familiare
In psicoanalisi, complesso di fantasie consce e inconsce che talvolta si sviluppano in età pre adolescenziale, fino a alla costruzione di articolate storie sui propri natali, immaginando [...] di genere maschile e femminile, orienta i desideri amorosi verso figure nuove, fuori dalla trappola del complesso edipico.
Il romanzo familiare nel mito e nella letteratura
Le tematiche del r. f. sono un ingrediente ubiquitario e assai comune anche ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il romanzo del Novecento sperimenta diversi assetti e apporta profonde modifiche alla [...] come Quer pasticciaccio brutto de via Merulana (1946-1947 su rivista, in volume nel 1957), si rifà al modello del romanzo giallo, ma ne decentra in maniera abnorme la narrazione che prolifera lateralmente rispetto al suo filo principale e non giunge ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le caratteristiche che il genere romanzo aveva assunto nel corso del XII secolo vengono parzialmente riprese [...] ;
e tu sols deus la desliurar,
car tu es cavalliers e clercs,
per zo t’a obs ades encercs”.
Il genere romanzo, fissato nel XII secolo nella sua caleidoscopica forma, acquista via via, nei secoli XIII e XIV, delle accezioni diverse che lo condurranno ...
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Grande romanzo arabo di cavalleria, reso noto in Europa da parziali traduzioni francesi ed inglesi, ma soprattutto dal Lamartine (Antar, Parigi 1864, e già dal 1835 nel suo Voyage en Orient), in Italia [...] cui luogo d'origine ci sono ignoti. L'unica notizia sicura è che già alla metà del sec. XII d. C. il romanzo godeva di grande popolarità nell'Oriente arabo (Siria e Mesopotamia); popolarità che, almeno in Egitto ed in Siria, si mantenne fino a tutto ...
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romanzo1
romanżo1 agg. [dal fr. ant. romanz, che risale alla locuz. lat. *romanĭce loqui «parlare latino»]. – In linguistica e in filologia, sinon. di neolatino: le lingue r.; filologia r., che ha per oggetto di studio, soprattutto comparativo,...
romanzo2
romanżo2 s. m. [dal fr. ant. romanz, uso sostantivato dell’agg. precedente]. – 1. a. Nel periodo delle origini delle letterature moderne, ampio scritto in lingua volgare, in prosa e in versi, diretto a dilettare il lettore col racconto...