Narratore ungherese (Košice 1900 - San Diego 1989). Studiò a Budapest e in Germania. Dal 1948 ha lasciato l'Ungheria e ha soggiornato in Italia e negli Stati Uniti. Borghese di origine, educazione e cultura, M. è, nei suoi numerosi romanzi, un acuto e severo analizzatore degli stati d'animo dei personaggi appartenenti al suo ceto. Tra le sue opere: A mészáros (1924; trad. it. Il macellaio, 2019); Bébi, ...
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Scrittore ungherese (Budapest 1950 - ivi 2016). Tra i maggiori rappresentanti della letteratura magiara contemporanea, ha sempre prediletto uno stile colto e ricco di raffinate sottigliezze linguistiche, [...] caelestis (2001; trad. it. 2003), che gli è valso il premio ungherese per la letteratura e il premio SándorMárai, ha raggiunto un notevole successo internazionale. Sulla scorta di questo romanzo, nel 2005 E. ha pubblicato Javitott Kiadás melléklet ...
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Politica e canoni letterari nell’Europa centro-orientale
Marcello Garzaniti
Cambiamenti politici, produzione libraria e critica letteraria
I Paesi dell’Europa centro-orientale (fra cui annoveriamo quelli [...] -1995, Duecento anni insieme, 1795-1995, Moskva 2001-02). Difficilmente si potrà negare il ruolo nella letteratura ungherese di SándorMárai (1900-1989), che rappresenta una delle sue voci più alte. In Romania si è recuperata la produzione di Mircea ...
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Stato interno dell’Europa orientale, confinante con la Slovacchia a N, l’Ucraina a NE, la Romania a E, la Serbia e la Croazia a S, la Slovenia e l’Austria a O.
Il territorio ungherese si presenta per [...] vittoria dei neologisti. Oltre i due Kisfaludy (Károly e Sándor), la personalità più significativa e più originale nell’ultimo regime stesso, come, per es., quelle di M. Babits, S. Márai, Á. Nemes Nagy, S. Weöres, M. Mészöly. Nel sistema letterario ...
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