Pietista (Francoforte sul Meno 1723 - ivi 1774). Sul modello dei salterî pietisti, compose dei canti religiosi intonati a notevole sincerità e confessioni spirituali (raccolti nelle postume Reliquien, [...] 1849). Negli ultimi anni ebbe caro il giovane Goethe, che trovò in lei un'iniziatrice alla mistica e alla filosofia naturale e che ne tratteggiò amorevolmente l'immagine nei Bekenntnisse einer schönen ...
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ORDINES ROMANI
Nicola Turchi
. Raccolta di rubriche cerimoniali (non di preghiere, le quali invece sono contenute nei sacramentarî, antifonarî, salterî) che descrivono e documentano lo sviluppo della [...] liturgia papale in Roma dai sec. VI al XV. Gli Ordines sono in numero di 15, non tutti omogenei né inalterati nel contenuto, ma preziosi ad ogni modo perché sono la più autorevole documentazione della ...
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Bibliofilo (Wimbledon 1758 - Althorp 1834). Lasciò la vita pubblica per dedicarsi alla passione di bibliofilo. La sua pregevolissima collezione di incunaboli, tra i cui le due Bibbie di Gutenberg e i due [...] salterî di Magonza, acquistata da E. A. Rylands, forma il nucleo della J. Rylands library di Manchester. ...
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Poetessa norvegese (Bergen 1634 - ivi 1716), molto celebrata ai suoi tempi per i salmi di Siaelens Sang-offer ("Canti votivi dell'anima", 1678), ispirati al più stucchevole gusto barocco tedesco, alcuni [...] dei quali furono poi accolti nei Salterî norvegesi. ...
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DEGNI, Demetrio
Salvatore Adorno
Nacque a Barletta nel 1648. Nel 1671 si trasferì a Modena dove, dopo un breve periodo d'inattività, installò una tipografia nella quale stampò parecchi libri e soprattutto [...] alla tipografia aprì una bottega in cui vendeva, oltre ai propri giornali, anche libri di scuola e libri devozionali (salteri, abachi, grammatiche).
Della sua attività tipografica abbiamo notizie certe a partire dal 1677. In quell'anno uscì per i ...
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Strumento popolare russo, diffuso dal 9° secolo. Nelle forme più antiche, ha da 7 a 13 corde, tese su un telaio di solito trapezoidale, alcune delle quali, scelte a seconda della melodia da eseguirsi, [...] altre sono compresse dalle dita della sinistra affinché non producano suono. In forme più recenti (fine 17° sec.), derivate da salteri bizantini del 12° sec., lo strumento, tenuto obliquo sulle ginocchia, ha 24 corde da pizzicarsi con tutte le dita ...
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Composizione poetica ebraica; in particolare quelle raccolte nella Bibbia nel Libro dei S. e poi entrate, con la traduzione latina, nella liturgia cristiana.
Il libro dei Salmi
Il libro (detto in ebraico [...] con iniziali anche a piena pagina e scene illustranti, tra l’altro, la vita di David. Del 12° sec. sono il salterio di S. Benedetto al Polirone (Mantova, Biblioteca comunale), con grandi miniature bibliche e altre marginali d’intento didattico, e il ...
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KLETTENBERG, Susanna Katharina von
Leonello Vincenti
Pietista tedesca, nata il 19 dicembre 1723 a Francoforte s. M: e ivi morta il 13 dicembre 1774. Delicata di costituzione e vivace di fantasia, si [...] , tanto che da ultimo anche i contrasti confessionali le erano indifferenti.
Compose dei canti, sul modello di quelli dei salterî pietisti, ma con notevole sincerità di sentire. Sentì intensamente l'amicizia, e fornì a Friedr. Karl v. Moser alcuni ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Germana Schiassi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il clavicembalo raggiunge nel XVIII secolo il culmine della perfezione costruttiva, [...] metà del XV secolo le prime raffigurazioni di clavicembali, ancora molto simili ai salteri dai quali derivano. I primi esemplari di clavicembalo sono infatti più o meno dei salteri cui è stata applicata una tastiera, ma nessuno di questi strumenti è ...
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Nell’uso bibliografico e tipografico, la lettera (talvolta anche un gruppo di lettere) con cui comincia un libro o un capitolo, in quanto sia contraddistinta con caratteri diversi, con fregi o miniature.
Le [...] , e includono nell’occhio delle lettere intere scene dipinte. La tipografia le eredita. Già J. Fust e P. Schoeffer le usarono nei Salteri del 1457 e 1459. E. Ratdolt le usa per primo in Italia. Con il 16° sec. si affermano nella stampa le cosiddette ...
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salterio
saltèrio (ant. saltèro) s. m. [dal lat. psalterium, gr. ψαλτήριον, der. di ψάλλω «cantare accompagnandosi sulla cetra»; i sign. fig. 4 e 5 si spiegano con un avvicinamento tra la forma a pieghe del velo e rispettivam. dell’omaso e...
gusla
(o guzla) s. f. [dal serbocr. gusla (più spesso al pl., gusle), antico slavo gusl, russo gusli (pl.)]. – 1. Strumento musicale tipico dei popoli slavi meridionali: ha cassa armonica curva e direttamente connessa col manico, mentre la...