SARDEGNA (A. T., 29 bis)
Roberto ALMAGIA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gioacchino SERA
Antonio TARAMELLI
Arnaldo MOMIGLIANO
Raffaele CIASCA
Gino BOTTIGLIONI
Raffa GARZIA
Gavino GABRIEL
Enrico [...] finte anacrusi, spesso inafferrabili perché irrepetibili e perciò di dubbia classificazione.
Scalamodale. - Derivandola dalla nenia materna citata, essa è la scala pentatonica di natura gaelica, priva di sensibile:
(l'esame della formula melopeica ...
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È una delle due inseparabili manifestazioni della tonalità, cioè dell'ordine dei rapporti fra suoni di varia altezza. Quando i suoni si combinano simultaneamente, ha luogo l'armonia; invece quando si combinano [...] 300) si usarono correntemente la 3a e la 6a. Fino non si sa da quando, s'incominciò ad alterare certi suoni delle scalemodali, per produrre la sensibile alterata (come p. es., sol diesis in la minore) nei modi a base minore, e una sensibile imposta ...
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Nome dato nei paesi latini, dalla riforma di Guido d’Arezzo (11° sec.) in poi, alla quarta nota della scalamodale tipica, partente dal do (➔ notazione). ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra il IV e l’VIII secolo la Chiesa occidentale amplia il repertorio di canti liturgici con nuovi generi [...] ecclesiastica bizantina (ottoeco) e la teoria ellenica tardoantica. L’ottoeco latino riprende dalla teoria greca il principio della scalamodale, come serie di otto suoni racchiusi nell’ambito di un intervallo di ottava, nonché i nomi attribuiti ai ...
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Processo legato alla genesi di una modificazione (traccia mnestica) di un substrato, organico o non, attraverso il quale un determinato effetto persiste e diviene suscettibile di rimanifestarsi nel corso [...] sostanza grigia) ai livelli più elevati della scala zoologica e numerosi risultati che dimostrano come M. ROM e PROM
Una delle caratteristiche peculiari delle m. è la modalità con la quale le informazioni possono essere scritte (memorizzate) su di ...
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Scienza che studia i processi psichici, coscienti e inconsci, cognitivi (percezione, attenzione, memoria, linguaggio, pensiero ecc.) e dinamici (emozioni, motivazioni, personalità ecc.). Il termine sembra [...] modo di reagire all’istituzione del setting può segnalare specifiche modalità di funzionamento psichico, o, meglio, specifiche qualità della casi che si collocano in posizione intermedia in una scala di valori rilevanti per una data cultura. I casi ...
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Aggregato di minerali che, in masse più o meno elevate, entrano a far parte della crosta terrestre. Le r. sono per lo più eterogenee o composte, in quanto formate da diverse specie mineralogiche, benché [...] modo, la tessitura limitatamente alla scala microscopica, e la struttura relativamente alla scala mesoscopica o come termine più le r. intrusive utilizza un criterio mineralogico quantitativo (modale) e per le r. vulcaniche un criterio basato ...
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La forma particolare di essere o di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e simili.
Diritto
Il m. è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un [...] separatamente, così che l’operatore, eseguita un’analisi modale, dispone di tante somme parziali quante sono le intervalli che definisce i rapporti gerarchici tra i vari gradi della scala (➔) corrispondente. Poiché molte sono le maniere in cui essi ...
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Musica
Alvise Vidolin
Serena Facci
Vincenzo Perna
Giovanni Giurati
Serena Facci
Giovanni Giuriati
(XXIV, p. 124; App. II, ii, p. 372; III, ii, p. 186; IV, ii, p. 541; V, iii, p. 597)
L'evoluzione [...] a seconda dei paesi e delle scuole.
Sia in Oriente che in Occidente la pratica si basa su un sistema teorico modale. La scala base, ǧadwal, di tre ottave suddivise in quarti di tono, dà origine a un notevole numero di segmenti tetracordali o ...
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Trasporto
Rocco Giordano
Lucio Bianco
Giampietro Brusaglino
Sabino Roccotelli
Luciano de Socio
(XXXIV, p. 213; App II, ii, p. 1015; III, ii, p. 976; IV, iii, p. 676; V, v, p. 557)
Il t. inteso come [...] organico di strutture e di servizi integrati e finalizzati allo scambio di merci tra le diverse modalità di trasporto, comunque comprendente uno scalo ferroviario idoneo a formare o ricevere treni completi e in collegamento con porti, aeroporti e ...
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modale2
modale2 agg. [der. di modo]. – Di modo, relativo al modo. In partic.: 1. In grammatica, avverbî m., quelli che esprimono il modo, la maniera di compiere un’azione, più comunem. detti avverbî di modo o di maniera (v. modo, n. 2 a)....
su
prep. e avv. [lat. sūsum: v. suso] (radd. sint.). – È, in generale, sinon. di sopra, rispetto a cui è più pop. e più breve, e quindi più usato; ma accanto ai sign. e agli usi che le due parole hanno comuni, ce ne sono altri in cui la sostituzione...