Filosofo (Danzica 1788 - Francoforte sul Meno 1860). Studiò nelle univ. di Gottinga, Berlino e Jena; a Berlino ascoltò (1811) le lezioni di Fichte, ma non ne rimase entusiasta. Ripiegò, perciò, sullo studio di Kant e di Platone, i due pensatori che avrebbero esercitato la maggiore influenza sulla formazione del suo sistema filosofico. Nel 1813 si addottorò, a Jena, col saggio Über die vierfache Wurzel ...
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Schopenhauer, Arthur
Schopenhauer
1788
Nasce a Danzica
1811
Frequenta le lezioni di Fichte a Berlino e concepisce una forte avversione per i filosofi dell’idealismo
1813
Si laurea a Jena con la tesi [...] La quadruplice radice del principio di ragion sufficiente
1819
Pubblica Il mondo come volontà e rappresentazione, che finisce al macero
1820
Ottiene la libera docenza a Berlino, ma i suoi corsi hanno ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Arthur Schopenhauer si forma nella Germania del dibattito post-kantiano e idealista, [...] confluite nelle sue opere e i ritagli di giornale utili a confermare la propria lettura del mondo, tutto ciò fu da Schopenhauer raccolto in una ventina di volumi rilegati e un paio di scatole.
I volumi, con le pagine numerate e provvisti di ...
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Scrittrice tedesca (Danzica 1766 - Jena 1838), madre di Arthur; intraprese molti viaggi in Europa. Si stabilì da ultimo a Weimar formando intorno a sé un circolo frequentato anche da Goethe. Scrisse alcuni romanzi (Gabriele, 1819-20; Sidonia, 1827) e libri di viaggio ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dal pessimismo di Schopenhauer e dei maggiori esponenti della sua scuola – Eduard von [...] quale “tutto ciò che è reale è razionale e tutto ciò che è razionale è reale”, nella formula, che non appartiene a Schopenhauer ma ne compendia efficacemente la posizione, secondo cui tutto ciò che è reale (la volontà di vivere) è irrazionale e tutto ...
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Filosofo (Tondern 1830 - Lauenburg, Pomerania, 1881). Fu discepolo dello Schopenhauer, le cui dottrine rielaborò in senso più radicalmente pessimista. Opere principali: Das Tragische als Weltgesetz (1877); [...] Der Widerspruch im Wissen und Wesen der Welt (2 voll., 1880-81) ...
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Scrittore ceco (Domažlice 1878 - Praga 1928). Influenzato da Nietzsche e Schopenhauer e in rapporto con i poeti simbolisti, è autore di una vasta produzione, sempre di alto valore stilistico, di saggi [...] filosofici (Traktáty a diktáty "Trattati e dettati", 1922; Vteřina a věčnost "L'attimo e l'eternità", 1927) e di opere letterarie, tra le quali ricordiamo il romanzo Utrpení knížete Sternenhocha ("I dolori ...
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Filosofo tedesco (Bojanowo, Posnania, 1813 - Berlino 1879). Scolaro e seguace di Schopenhauer, ne diffuse il pensiero nei Briefe über die Schopenhauersche Philosophie (1854); espose poi nei Neue Briefe [...] (1876) le sue divergenze dalle dottrine del maestro, del quale curò anche la prima ed. completa delle opere (6 voll., 1873-74) ...
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MAINLÄNDER, Philipp (pseudonimo di Philipp Batz)
Guido Calogero
Pensatore tedesco, seguace dello Schopenhauer. Nato a Offenbach s. M. il 5 ottobre 1841, spregiò, come il maestro, la carriera accademica, [...] della negazione della volontà di vita non solo l'ascesi sessuale, ma anche il suicidio, in cui lo Schopenhauer vedeva invece una contraddittoria manifestazione di quella volontà. Egli concepiva inoltre la volonta cosmica come diretta verso il ...
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Bahnsen, Julius August
Filosofo tedesco (Tondern 1830- Lauenburg, Pomerania, 1881). Fu discepolo di Schopenhauer, le cui dottrine rielaborò in senso radicalmente pessimista. Opere principali: Das Tragische [...] als Weltgesetz (1877); Der Widerspruch im Wissen und Wesen der Welt (2 voll., 1880-81) ...
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schopenhaueriano
〈šopenauer-〉 agg. – Relativo al filosofo ted. Arthur Schopenhauer 〈šóo-pënhauër〉 (1788-1860), al suo pensiero, alla sua concezione del dolore come intrinseco alla vita universale, che si espressero principalmente nella sua...
libro-confessione
loc. s.le m. Libro che contiene aspetti o notizie inedite sulla vita privata dell’autore. ◆ [tit.] Libri-confessione/ Le lettere di Pier Luigi Celli ai dipendenti / I sogni infranti del manager tradito [testo] «Naufragium...