Figlio di Antonio (v.) nato a Napoli l'11 gennaio 1886, morto il 19 settembre 1918 a Valona ove prestava servizio come capitano medico. Nel 1914 conseguì la libera docenza in anatomia comparata e nell'anno [...] 'università di Napoli. Nel 1918 fu nominato socio corrispondente dell'Accademia di scienze fisiche e matematiche di Napoli. Dal padre aveva ereditato la passione per le scienzezoologiche e l'attitudine alla ricerca; ma vi portò una mentalità affatto ...
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DE NOTARIS, Giuseppe
Fabio Garbari
Nacque a Milano il 18 apr. 1805, da Antonio e Teresa Tarello, in una nobile famiglia oriunda della Valle Intrasca.
Compiuti i primi studi a Milano, frequentò l'università [...] botanica di Bruxelles nel 1862, della Società italiana delle scienze detta dei XL e dell'Accademia delle scienze fisiche e matematiche di Napoli nel 1863, dell'Accademia delle scienzezoologiche e botaniche di Vienna, della Società botanica di ...
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ZOOLOGIA (dal gr. ζῷον "animale" e λόγος "scienza"; in tedesco anche Tierkunde)
Giuseppe Montalenti
È quel ramo delle scienze biologiche (v. biologia) che ha come oggetto di studio la vita nel mondo [...] contributo dall'evoluzionismo e ricevettero nuovi lumi da tale teoria. Si costituì così un particolare indirizzo delle scienzezoologiche, che si vale di tutti gli elementi suddetti, e che può essere designato col nome di filogenia (Stammesgeschichte ...
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MIGRATORIE, CORRENTI
Alberto Bonaguidi
Natale Emilio Baldaccini
(XXIII, p. 249; App. I, p. 848; II, II, p. 312; III, II, p. 110)
Teorie e tendenze delle migrazioni umane. − Le migrazioni rappresentano [...] cicli di spostamento tra aree definite occupate in successione.
La difficoltà di definizione univoca anche all'interno delle scienzezoologiche è senz'altro dovuta al fatto che il comportamento migratorio è un fenomeno multiforme, con modalità di ...
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LAMARCK, Jean-Baptiste-Pierre-Antoine de Monet de
Giuseppe Montalenti
Naturalista, nato a Bazentin presso Albert (Piccardia) il 1° agosto 1744, morto a Parigi il 18 dicembre 1829. Destinato alla carriera [...] ch'ebbe la dottrina del L. fu dovuta alla recisa opposizione del Cuvier, che con indiscutibile autorità imperava nelle scienzezoologiche, e che poté facilmente dimostrare quanto vaghi, incerti, e spesso assurdi e fantastici fossero gli esempî scelti ...
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Erudito e naturalista svizzero (Zurigo 1516 - ivi 1565). Mente enciclopedica, coltivò numerose scienze, dalla teologia alla filologia, dalla botanica e zoologia alla medicina. Ben presto famoso per la [...] le malattie, le abitudini, l'utilità, il tipo di alimentazione e altre curiosità. Per la prima volta nella storia della zoologia fece uso di incisioni, alcune delle quali eccellenti, che raccolse anche a parte (Icones animalium, 1553-60), secondo una ...
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Scienza che studia i processi psichici, coscienti e inconsci, cognitivi (percezione, attenzione, memoria, linguaggio, pensiero ecc.) e dinamici (emozioni, motivazioni, personalità ecc.). Il termine sembra [...] . comparata in senso stretto si intende la p. animale o zoologica; in un’accezione più vasta, il termine comprende anche la fondamento fenomenologico di ciò che, dal punto di vista della scienza naturale, si riferisce a una mente inconscia; è la ...
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famiglia
Antropologia
Istituzione fondamentale in ogni società umana, attraverso la quale la società stessa si riproduce e perpetua, sia sul piano biologico, sia su quello culturale. Le funzioni proprie [...] la storia dei quali segue passo passo quella delle scienze umane e dell’antropologia in particolare. Una volta tramontata separazione di fatto.
Biologia
Ogni gruppo delle classificazioni zoologiche e botaniche di rango superiore al genere e inferiore ...
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Naturalista (Arques, Dieppe, 1777 - Parigi 1850), prof. di zoologia e anatomia a Parigi e membro dell'Accademia delle Scienze; autore di molte ricerche zoologiche, anatomiche, paleontologiche; spiegava [...] l'estinzione delle specie con cause naturali anziché con l'ipotesi dei cataclismi, come il Cuvier; scrisse alcuni notevoli trattati di zoologia e una Histoire des sciences de l'organisation et de leurs progrès comme base de la philosophie (1845). ...
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NERVOSO, SISTEMA
Ettore Fadiga
Ernesto Capanna
Gianfranco Ricci
(XXIV, p. 609; App. II, 11, p. 400; III, 11, p. 239)
Sommario. - Fisiologia generale del neurone: Flusso e trasporto assonico (o neuroplasmico), [...] un rilevante aumento di conoscenze nel campo delle "scienze neurobiologiche". L'impiego stesso di questa espressione di conio di membrana, hanno profondamente trasformato le vedute degli zoologi riguardo all'origine dei neuroni e della conduzione ...
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zoologia
żoologìa s. f. [comp. di zoo- e -logia]. – Ramo delle scienze biologiche che studia la vita del mondo animale, in tutte le sue manifestazioni; si divide in varie sezioni (sistematica zoologica, che studia le relazioni filogenetiche...
zoologo
żoòlogo s. m. (f. -a) [comp. di zoo- e -logo] (pl. m. -gi). – Studioso di zoologia. Come titolo professionale, z. forestale, laureato in Scienze forestali esperto nello studio della fauna presente sul territorio nazionale che, per...