Generale e uomo politico romano (n. 235 - m. 183 a. C.); figlio di P. Cornelio Scipione (v.) console nel 218 a. C., nello stesso anno partecipò alla battaglia del Ticino, dove, secondo una tradizione, [...] trattative di pace con Antioco perché l'opposizione in Roma sottrasse agli Scipioni la provincia d'Asia. L'affermazione del prestigio degli Scipioni, e in particolare dell'Africano, indusse gli avversarî capeggiati da Catone a muovere contro di essi ...
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Figlia di ScipioneAfricano Maggiore, sposò Tiberio Sempronio Gracco, console nel 177 a. C., e ne ebbe dodici figli, dei quali sopravvissero tre, Tiberio, Gaio e Sempronia. Alla morte del marito (153 circa), [...] rifiutò di passare a nuove nozze, dedicandosi interamente all'educazione dei figli, che fece istruire dai migliori maestri greci. Notissimo l'aneddoto relativo alla matrona campana che mostra i suoi gioielli, ...
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Primo figlio di ScipioneAfricano (v.), augure nel 180 a. C., padre adottivo di Scipione Emiliano (v.). Di debole costituzione, si dedicò agli studî letterarî e fu autore di una Historia Graeca (tale probabilmente [...] nella lingua, non nel contenuto), lodata da Cicerone ...
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Figlio (sec. 3º-2º a. C.) di ScipioneAfricano, cadde prigioniero nella guerra contro Antioco nel 192 a. C., ma fu liberato due anni dopo; fu pretore nel 174. ...
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La più giovane delle due figlie di ScipioneAfricano maggiore. Dopo la morte del padre (184) fu dai famigliari data in sposa a T. Sempronio Gracco, console nel 177, parecchio più anziano di lei (Polyb., [...] XXXI, 27, 1; Plut., Ti. Gr., 4, 3: il racconto in Liv., XXXVIII, 57 è invece falso). Il padre morendo aveva dotato lei e la sorella con 50 talenti (Polyb., ib.; erroneo Sen., Cons. ad Helv., 12, 6; Nat. ...
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Generale e uomo politico romano (n. 185 o 184 - m. 129 a. C.); figlio di L. Emilio Paolo, fu poi adottato da P. Cornelio Scipione, figlio dell'Africano. Nel 168 partecipò, al comando del padre, alla battaglia [...] da parte di Asdrubale. Caduta Cartagine, egli procedette all'organizzazione della nuova provincia d'Africa e, celebrato il trionfo, assunse il soprannome di Africano. Nel 142 fu censore; nel 134 fu rieletto console col compito di porre fine ...
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Generale e uomo politico romano (m. dopo il 184 a. C.); figlio di P. Cornelio Scipione, console nel 218, e fratello (incerto se maggiore o minore) dell'Africano; fu inviato in qualità di legato militare [...] nel territorio dei Bastetani. Nel 205, sempre col fratello, fu in Africa e in Sicilia, di cui ebbe il governo come pretore nel 193. furono celebrati giochi solenni. Di lui, coinvolto nei processi degli Scipioni, non si hanno più notizie dopo il 184. ...
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Scipione l'Africano
Jean A. Gili
(Italia 1936-37, 1937, bianco e nero, 115m); regia: Carmine Gallone; produzione: Consorzio Scipione l'Africano/ENIC; sceneggiatura: Carmine Gallone, Camillo Mariani [...] venne utilizzato in numerose scene di massa, per esempio le immagini del Foro all'inizio del film o l'imbarco di Scipione per l'Africa. Il film venne terminato nel luglio 1937; il 4 agosto fu presentato a Benito Mussolini ("Il Duce ‒ si legge in un ...
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SCIPIONE l'Africano (Publius Cornelius Scipio Africanus Maior)
M. Borda*
Nato nel 236 a. C. dal console P. Cornelio Scipione e da Pomponia.
Tribuno militare nel 216, edile curule nel 213, ebbe il comando [...] due figli, Publio e Lucio, e due figlie, Cornelia, moglie di Scipione Nasica, e Cornelia, madre dei Gracchi.
Statue e monumenti di S che il popolo gli voleva innalzare dopo il suo ritorno dall'Africa (Liv., xxxviii, 56). È poco probabile, perciò, che ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] guerra, l’aristocrazia romana aveva espresso una classe dirigente militare, in particolare nella figura di Publio Cornelio ScipioneAfricano, all’altezza dei compiti che Roma doveva affrontare.
Durante la seconda guerra punica, Cartagine si era ...
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ingrato
agg. [dal lat. ingratus, comp. di in-2 e gratus «gradito; riconoscente»]. – 1. Non gradito, e quindi sgradevole: un odore, un sapore i.; ha una voce i., un tono di voce i.; con litote: ne serbo un ricordo non i.; anche di cose che...
osso
òsso s. m. [lat. ŏs ŏssis] (pl. -i; in senso proprio e con valore collettivo, le òssa). – 1. a. Ciascuno degli elementi, duri, resistenti, di colore biancastro, formati di un particolare tessuto connettivo differenziato (tessuto osseo),...