sciuscià Denominazione, derivata dall’ingl. shoeshine («lucidascarpe»), dei ragazzi che, negli anni immediatamente successivi alla Seconda guerra mondiale, durante l’occupazione alleata si prestavano a [...] fare i lustrascarpe (annunciandosi con il grido s.), dedicandosi spesso anche a piccoli traffici illeciti con i soldati. La parola fu diffusa dal film omonimo di V. De Sica (1946) ...
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Sciuscià
Mino Argentieri
(Italia 1946, bianco e nero, 93m); regia: Vittorio De Sica; produzione: Paolo William Tamburella per Alfa Cinematografica; sceneggiatura: Sergio Amidei, Adolfo Franci, Cesare [...] aprile 1946, poi in Il cinema di Antonio Pietrangeli, a cura di P. Detassis, T. Masoni, P. Vecchi, Venezia 1987.
U. Barbaro, Sciuscià, in "l'Unità", 29 aprile 1946, poi in Servitù e grandezza del cinema, Roma 1962.
R. Calzini, Un atto d'accusa alla ...
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Scrittore e sceneggiatore italiano (Luzzara 1902 - Roma 1989). Sceneggiatore di molti film di successo di V. De Sica (Sciuscià,1946; Ladri di biciclette, 1948), che ne fecero un punto di riferimento del [...] nuvole (1942) di A. Blasetti. Dal 1943 (I bambini ci guardano) iniziò un lungo sodalizio artistico con V. De Sica (Sciuscià; Ladri di biciclette, libero adattamento del libro di L. Bartolini; Miracolo a Milano, 1951; Umberto D., 1952; Il tetto, 1956 ...
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Attore cinematografico e teatrale italiano (Roma 1931 - ivi 2015). È stato scoperto nel 1946 da V. De Sica (che lo ha voluto come protagonista in Sciuscià) e da allora ha lavorato per i grandi nomi del [...] cinema italiano, da F. Fellini a M. Antonioni, L. Visconti (che lo ha diretto anche a teatro in Morte di un commesso viaggiatore, 1954) e R. Rossellini (tra gli altri). Dopo pellicole quali I vitelloni ...
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Attore e regista cinematografico italiano (Sora 1901 - Parigi 1974). Fu uno degli autori di maggiore rilievo della stagione neorealista del cinema italiano. Vinse l'Oscar per il migliore film straniero con [...] distacco da tali precedenti, non più che dignitosi, e una decisa adesione alle nuove istanze del cinema italiano fu Sciuscià (1946): gli aspetti amari e drammatici della società del dopoguerra vengono affrontati con vigore, mentre lo stile denota la ...
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Giornalista italiana (n. Torino 1968). Laureata in Filosofia, giornalista professionista dal 2000, ha iniziato la sua carriera lavorando per una televisione locale, Teletime. Ha collaborato per tre anni [...] , e ha poi condotto Studio Aperto dal 1999 al 2000. La collaborazione con Santoro è continuata con Il raggio verde e Sciuscià. Successiva la sua collaborazione con M. Costanzo, in programmi quali Maurizio Costanzo Show e Buon pomeriggio. Per La7 ha ...
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Giornalista italiano (n. Napoli 1955). Diciannovenne, ha esordito nel giornalismo scrivendo per Il Manifesto, per poi entrare in Rai come inviato da Napoli (1980). A cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta [...] con M. Santoro: Samarcanda, Il rosso e il nero, Tempo reale, Moby Dick, Moby’s (Premio Saint Vincent nel 1998), Circus, Sciuscià e Annozero. In disaccordo con le linee direttive, nel 2011 ha lasciato la Rai e ha seguito Santoro, M. Travaglio e Vauro ...
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Giornalista italiano (n. Roma 1957). Laureatosi in Discipline dello spettacolo, è stato aiuto regista per il cinema e la televisione (1980-87) prima di approdare a Raitre; qui è iniziato un lungo sodalizio [...] I. a dedicarsi al giornalismo d’inchiesta per trasmissioni quali Samarcanda (1987-92), Tempo reale (1994-96), Moby Dick (1996-99) e Sciuscià (2000-02). Autore e regista di diversi programmi d’informazione (tra questi W l’Italia, 2006-07), nel 2008 ha ...
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Locarno International Film Festival
Carlo Chatrian
Manifestazione cinematografica a carattere internazionale, nata a Locarno (Svizzera) nel 1946. Considerato tra i principali festival europei, il L. [...] di critici cinematografici i grandi film italiani dell'epoca (Roma città aperta, 1945, e Paisà, 1946, di Roberto Rossellini; Sciuscià, 1946, di Vittorio De Sica; Germania, anno zero, 1948, di Rossellini; Gioventù perduta, 1948, di Pietro Germi; Ladri ...
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Formigli, Corrado. – Giornalista e conduttore televisivo italiano (n. Napoli 1968). Ha iniziato la sua carriera giornalistica a vent’anni nella redazione fiorentina di Paese Sera. All’inizio degli anni [...] , e nel 1998 il premio Penne Pulite. Nel 2000 è tornato a lavorare in Rai nei programmi Circus, Raggio Verde e Sciuscià. Nel 2003 è passato a Sky TG24 dove ha condotto il talk show politico Controcorrente. Dal settembre 2008 ha lavorato come autore ...
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sciuscia
sciuscià s. m. [adattam. pop. dell’ingl. shoe-shine 〈šùu šàin〉 «lucidare (to shine) le scarpe (shoe, pl. shoes)»]. – Denominazione dei ragazzi che, negli anni immediatamente successivi alla seconda guerra mondiale, durante l’occupazione...
antiazienda
(anti-aziende), agg. Contrario alle aziende; sfavorevole all’immagine e agli interessi dell’azienda per la quale si lavora. ◆ Una convivenza di [Gerhard] Schroeder con i Verdi - sempre più impopolari per l’estremismo antinucleare,...