semiotica Scienza generale dei segni, della loro produzione, trasmissione e interpretazione, o dei modi in cui si comunica e si significa qualcosa, o si produce un oggetto comunque simbolico.
Scienze [...] con quelle di Saussure e Hjelmslev, J.N. Tynianov, I. Mukařovsky, e R. Jakobson, A. Martinet ed E. Benveniste, compresi quei semiotici slavi, come J.M. Lotman e B.A. Uspenskij, che sono stati i primi a teorizzare l’analisi dei ‘sistemi modellizzanti ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La semiotica, o semiologia – dal greco sēmêion, “segno” – viene tradizionalmente definita [...] Corti e Cesare Segre.
Rivolgere l’attenzione al testo, prima che ai codici a esso sottesi, significa anche allargare lo sguardo semiotico a ciò che sta intorno al testo stesso: nessun testo viene prodotto o letto in isolamento, ma rimanda a una fitta ...
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Semiotica dei nuovi media
Giovanna Cosenza
La disciplina
L’espressione semiotica dei nuovi media si riferisce a una disciplina di recente costituzione in Italia: risalgono, infatti, alla fine del 2001 [...] di conoscenze e credenze condivise nella cultura, nella società e nel momento storico in cui un testo vive. In questo senso, l’analisi semiotica è sempre, fra l’altro, un’indagine sistematica di ciò che già si sa (su un testo, attorno a un testo) in ...
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Semiologia
Gian Paolo Caprettini
(App. IV, iii, p. 301; v. semiotica, III, ii, p. 697)
Semiologia del testo letterario
La s. (o semiotica) negli ultimi decenni è stata spesso al centro di interrogativi [...] russi Ju.M. Lotman, B.A. Uspenskij, V.V. Ivanov, N.V. Toporov, che hanno elaborato le Tesi per un'analisi semiotica delle culture (1973), in apertura delle quali si può leggere la seguente asserzione: "Nello studio della cultura un punto d'avvio è il ...
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Filosofia e semiotica
di Stefano Gensini
La nozione di comunicazione (dal lat. tardo e medievale communicatio, l'atto di mettere in comune con altri, di trasmettere a) ha un'ampia nel dibattito filosofico-linguistico [...] dimensione pragmatica, coinvolgente due o più soggetti (umani, animali non umani, in certi casi anche automi), in un processo semiotico regolato da codici. Da tale punto di vista la c. va distinta (Prieto 1966) dalla semplice 'significazione', ovvero ...
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semiosi
Nella semiotica di Peirce, il processo interno all’universo semiotico, di continua riformulabilità dei significati dei segni: un segno sta per un ‘oggetto’ solo perché la sua funzione di rappresentanza [...] può essere espressa da un altro segno, detto interpretante, che la riformula possibilmente in modo più esplicito; la s. è allora la riorganizzazione continua del nesso segno-‘oggetto’, il quale consiste ...
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Lingua
Luis J. Prieto
di Luis J. Prieto
Lingua
sommario: 1. Introduzione. 2. Lingua e parole. 3. Lingua e codice non linguistico. □ Bibliografia.
1. Introduzione
Il primo problema che si presenta quando [...] puo affermare nulla salvo quel che si ritrova in questa conoscenza stessa, salvo cioè quel che, nell'oggetto, è pertinente per la struttura semiotica sulla quale essa si fonda: così di ‛un u che sia a', per esempio, non può affermarsi se non che è un ...
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Biosemiotica
biosemiòtica s. f. – Campo di ricerca basato sullo studio della semiotica della vita, che unisce semiotica e biologia. Sorta negli anni Sessanta del secolo scorso, successivamente alla scoperta [...] », 2, pp. 221-245, 2009). Una messa a punto degli sviluppi della disciplina si è avuta con il numero speciale della rivista «Semiotica» (127, 1/4, 1999), ove sono discussi i molti indirizzi in cui si sono sviluppate le ricerche a partire dall’idea di ...
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Termine introdotto dal filosofo C. Morris (pragmatics) per indicare quella parte della semiotica che studia i segni in relazione ai loro utenti, e quindi al contesto e al comportamento segnico e linguistico [...] di significazione. Complementare alla semantica e alla sintattica, le altre due branche in cui Morris aveva suddiviso la semiotica, la p. nasce all’interno di un approccio comportamentistico al problema del significato, ma successivamente si sviluppa ...
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Chirurgo (n. Boston 1858 - m. 1910). Ha contribuito agli studî della semiotica addominale. Da lui prende nome il punto di M., cioè il punto in cui si pratica di solito la paracentesi addominale. ...
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semiotica
semiòtica (meno com. semeiòtica) s. f. [dall’ingl. semiotic (o semiotics), che ha lo stesso etimo dell’ital. semeiotica]. – 1. In filosofia, dottrina dei segni e della conoscenza simbolica in generale, strettamente legata alla gnoseologia....
semiotico
semiòtico agg. [der. di semiosi, secondo il gr. σημειωτικός] (pl. m. -ci). – Della semiosi, relativo alla semiosi: processo s.; anche, relativo alla semiotica: gli studî semiotici.