Termine della pubblicistica politica in uso dalla metà del 19° sec. per indicare il tentativo di combinare liberalismo e socialismo. Tale esigenza fu avvertita, in ambito socialista, da C. Rosselli (Socialisme [...] , 1930) e, in ambito liberale, da G. Calogero, che nel 1940 fu, con A. Capitini, tra gli autori del Manifesto del l. che affermava l’inscindibilità reciproca delle esigenze della libertà politica e della giustizia sociale. Il l. fu uno dei filoni ...
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socialismo Nel senso storicamente più vasto, ogni dottrina, teoria o ideologia che postuli una riorganizzazione della società su basi collettivistiche e secondo principi di uguaglianza sostanziale, contrapponendosi [...] professori e di studiosi, che, fino all’inizio del 20° sec., svolsero in Germania una polemica dottrinaria contro il liberalismo e le dure conseguenze etico-sociali di esso, ponendo tra i doveri propri dello Stato moderno l’attuazione di una politica ...
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Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, [...] . È comunque evidente in questo garantismo attivo la tendenza a far proprie certe istanze di giustizia del socialismo, tanto che Hobhouse parla di socialismoliberale. Da parte sua B. Croce tiene distinti i due piani, quello della libertà politica e ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] ° gennaio 1948. Nei suoi contenuti essa è il frutto dell’incontro fra i principi generali del liberalismo democratico e le istanze sociali avanzate dalle forze popolari della sinistra e dalla Democrazia cristiana.
Le elezioni politiche del 18 aprile ...
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. Le origini. - Si costituì durante la seconda Guerra mondiale, nel luglio 1942, per la confluenza di due organizzazioni politiche antifasciste, Giustizia e Libertà e il liberalsocialismo, più altri gruppi [...] come movimento politico autonomo ed originale, la cui ideologia s'ispirava alla dottrina esposta dal Rosselli nel suo Socialismoliberale (1930). Invece tra i nuclei italiani non si ebbe sempre uno svolgimento analogo, anzi vi si formarono ambienti ...
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Nacque a Bologna il 14 settembre 1907, di padre ebreo e madre cattolica. Donna di profonda cultura fu spinta all'azione politica da un impulso tutto morale: al fascismo, infatti, rimproverava l'avvilimento [...] Roma, dal 1940, fu tra i fondatori e i propagandisti più attivi nel movimento (poi, Partito) cristiano sociale, propugnante un socialismoliberale ispirato al Vangelo. Dopo l'8 settembre 1943, svolse a Firenze azione politica e partigiana. Arrestata ...
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OPPENHEIMER, Franz
Economista e sociologo, nato a Berlino il 30 marzo 1864. Esercitata per un decennio la professione di medico (1886-1895), si dedicò quindi esclusivamente allo studio dell'economia [...] Duhring, con H. George e con Th. von der Golz, egli si può considerare rappresentante del cosiddetto "socialismoliberale".
L'opera principale è System der Sociologie (voll. 4, Jena 1922-1929). Ricordiamo inoltre: Die Siedlungsgenossenschaft (Berlino ...
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Uomo politico (Roma 1899 - Bagnoles de l'Orne 1937); antifascista, allievo di G. Salvemini; prof. (fino al 1926) all'univ. Bocconi di Milano e all'Istituto superiore di commercio di Genova, dopo il delitto [...] per aver aiutato l'evasione di F. Turati, fu confinato a Lipari, dove scrisse Socialismoliberale (pubbl. in Francia nel 1930), revisione teorica del marxismo in funzione di un socialismo democratico. Evaso da Lipari con F. S. Nitti e E. Lussu (1929 ...
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di Irene Giannì
Teofilato, Cesare Alfredo
Pedagogo, storico e attivista politico italiano (Francavilla [...] vivere dignitosamente. Agli inizi degli anni Trenta, poi, viene pubblicata a Parigi, in clandestinità, l’opera di C. Rosselli Socialismoliberale, che risulterà di importanza fondamentale per molti intellettuali meridionali. Infatti, il passaggio al ...
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Economista austriaco (Vienna 1868 - Francoforte sul Meno 1958), prof. all'univ. di Berlino dal 1926, sostenitore di un socialismoliberale e fautore dell'abolizione della proprietà privata della terra. [...] Opere principali: Herrschaft des Wortes (1901); Wirtschaft und Technik (1923); Wirtschaft als Leben (1925); Wirtschaft und Wissenschaft (2 voll., 1931); Ewige Wirtschaft (2 voll., 1943) ...
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liberale
agg. [dal lat. liberalis «proprio di uomo libero», quindi «nobile, generoso»; il sign. politico è della fine del ’700]. – 1. a. Largo nello spendere e nel donare, generoso, magnanimo: è sempre stato d’animo l.; l. verso i poveri;...
socialismo
s. m. [der. di sociale, sul modello dell’ingl. socialism e del fr. socialisme]. – 1. a. In senso generale, concezione della società che propugna la soppressione di ogni privilegio e mira a instaurare la piena uguaglianza dei suoi...