(russo Socialisty-revoljucionery) Partito politico russo fondato nel dicembre 1901 per iniziativa, fra gli altri, di V.M. Černov, con un programma incentrato sulla socializzazione delle terre. Promotore nei primi anni del 20° sec. di clamorosi atti terroristici, dopo la rivoluzione del febbraio 1917 ebbe notevole influenza nei principali soviet. In seguito alla Rivoluzione d’ottobre il partito si spaccò: ...
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URSS Sigla dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (russo SSSR, Sojuz Sovetskich Socialističeskich Respublik), Stato federale esteso in territori di solito attribuiti in parte all’Europa orientale [...] la pressione degli Alleati, nel giugno 1917, il governo provvisorio (nel quale in maggio erano entrati menscevichi e socialistirivoluzionari e che dal luglio fu presieduto da A.F. Kerenskij) lanciò una controffensiva sul fronte occidentale che portò ...
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(russo Moskva) Città capitale della Russia (12.409.738 ab. nel 2017), e dell’oblast´ omonima, all’incrocio dei fiumi Moscova e Oka. Forma un’unità amministrativa autonoma, il cui limite è segnalato dall’autostrada [...] la sua proclamazione a capitale (14 marzo 1918), M. risentì assai delle conseguenze delle lotte civili. Le insurrezioni dei socialistirivoluzionari e degli anarchici causarono gravi danni alla città. Dopo la guerra civile la ripresa di M. nel campo ...
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Uomo politico italiano (Cremona 1857 - Roma 1920). Tra i fondatori del PSI, ne divenne in seguito uno dei capi della frazione riformista. Espulso (1912) dal partito per il suo sostegno all'impresa libica, [...] Pelloux dopo il 1898. Dal 1902-03 uno dei capi della frazione riformista, contro l'intransigenza dei socialistirivoluzionarî sostenne l'inserimento delle organizzazioni proletarie nel tessuto nazionale e propugnò l'appoggio e la partecipazione ai ...
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Prete russo ortodosso (Beliaki, Poltava, 1870 - Ozerki, Pietroburgo, 1906); nel 1904 organizzò a Pietroburgo diverse associazioni operaie genericamente populiste. Il 9 genn. 1905 i suoi seguaci furono [...] segnò l'inizio della rivoluzione russa del 1905. G. si rifugiò all'estero. Tornato in Russia nell'autunno 1905 riprese contatto con la polizia segreta (con cui aveva avuto rapporti fin dal 1902); scoperto, fu ucciso dai socialistirivoluzionarî. ...
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Termine usato per designare tendenze o movimenti politici sviluppatisi in differenti aree e contesti nel corso del 20° secolo. Tali movimenti presentano alcuni tratti comuni, almeno in parte riconducibili [...] il paese verso una modernizzazione di tipo non capitalista. Alcuni elementi del p. rivoluzionario vennero ripresi, all’inizio del secolo successivo, dai socialisti-rivoluzionari. P. latino-americano Si manifestò a partire dal secondo decennio del 20 ...
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settimana Periodo cronologico di sette giorni, suddivisione in origine del mese lunare, che nei paesi cristiani e anche presso molti altri popoli ha inizio con il lunedì e termina con la domenica successiva [...] la vita a tre dimostranti. Nelle Marche e in Romagna la protesta, guidata da anarchici, repubblicani e socialistirivoluzionari, assunse carattere insurrezionale. Il movimento, non appoggiato dalla Confederazione generale del lavoro, fu represso dal ...
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Uomo politico russo (Meščovsk, oblast´ di Kaluga, 1846 - Pietroburgo 1904). Di origine balto-tedesca, entrato nella burocrazia russa si distinse nelle indagini per l'assassinio di Alessandro II. Capo della [...] Province baltiche e in Polonia. Ministro di stato in Finlandia (1899), poi ministro dell'Interno (1902), si tenne chiuso e ostile alle aspirazioni di rinnovamento della società russa. Fu ucciso in un attentato organizzato da socialistirivoluzionarî. ...
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Uomo politico tedesco (Windesheim, Baviera, 1897 - Monaco di Baviera 1974); iscrittosi (1925) al partito nazista, fu, come il fratello Gregor, di tendenze radicali, militando nell'ala sinistra del partito [...] . Uscì (1930) dal partito per costituire la Kampfgemeinschaft revolutionärer National-sozialisten ("Comunità dei nazional-socialistirivoluzionarî"), comunemente detta Schwarze Front ("Fronte nero"). Dopo l'avvento di Hitler al potere, emigrò ...
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Scrittore sovietico (1896-1940), noto soprattutto per il romanzo Mjatež ("La ribellione", 1923) che tratta della rivolta (1918) dei socialistirivoluzionarî nella zona del Volga e per Povest´ o stradanijach [...] 1929), che fu oggetto di aspre polemiche per il carattere della sua rievocazione dell'epoca di Aleksandr Herzen che poté sembrare calunniosa per la tradizione rivoluzionaria russa. Pubblicò anche il romanzo Ljubov´k žizni ("Amore della vita", 1935). ...
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rivoluzionario
rivoluzionàrio agg. [der. di rivoluzione]. – 1. a. Di rivoluzione, che costituisce o tende ad attuare una rivoluzione politica e sociale: lotte, guerre r.; movimenti, moti, atti r.; governo r., sorto in seguito a rivoluzione;...
rivoluzionarismo
s. m. [der. di rivoluzionario]. – Tendenza e azione intesa a trasformare con una rivoluzione uno stato, le sue strutture politiche, economiche e sociali: il r. russo del primo Novecento. Con intonazione polemica, spreg. o...