Filosofo (Amsterdam 1632 - L'Aia 1677), di famiglia ebraica emigrata dal Portogallo. Per le sue opinioni apertamente professate e sostenute, contrarie all'ortodossia religiosa, fu scomunicato dalla comunità [...] documentare un vero e proprio svolgimento del pensiero di S.; si può parlare di una crescita, di una maturazione del pensiero spinoziano dal giovanile Breve trattato su Dio, l'uomo e la sua beatitudine (1660, noto solo da una trad. olandese) all ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Stefano Simonetta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Spinoza elabora un sistema panteistico fondato sul concetto dell’assoluta necessità. [...] i propri temi e il proprio sistema, sia le difficoltà che il suo pensiero incontra per affermarsi liberamente.
La prima opera a cui Spinoza attende è un Breve trattato su Dio, l’uomo e la sua felicità che però non vedrà mai la luce, sino a che ...
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Plesset Milton Spinoza
Plesset 〈plìsit〉 Milton Spinoza (n. Pittsburg 1908) Prof. di meccanica applicata nel politecnico della California, a Pasadena (1947). ◆ [MCF] Equazione di Rayleigh-P.: v. cavitazione [...] sonora: I 540 c ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
È in Germania alla fine del Settecento che la filosofia di Spinoza riemerge pubblicamente [...] fede in quel Dio personale che l’Ethica espressamente negava. Ateo non era infatti chi negasse l’esistenza di Dio, ma chi, come Spinoza, non ne riconoscesse la trascendenza e l’agire nel mondo in base a un piano razionale. Ma d’altra parte la grande ...
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Spinoza, Benedetto (lat. Benedictus [ebr. Baruch] de Spinoza)
B. Spinoza
1632
Nasce ad Amsterdam
1656
Viene espulso dalla comunità ebraica di Amsterdam
1660
Si stabilisce vicino a Leida e lavora ai [...] suoi primi scritti
1663
Pubblica I principi di filosofia di Cartesio
1670
La pubblicazione anonima del Trattato teologico-politico suscita violenti attacchi
1676
All’Aia riceve la visita di Leibniz
1677
Muore ...
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Spinoza nella storiografia filosofica e nell’attualismo di Gentile
Francesco Cerrato
Soltanto nel 19° sec. la filosofia di Baruch Spinoza viene definitivamente inclusa nel canone filosofico europeo. [...] L’Etica: della correzione dell’intelletto, 1913), scrivendo senza mezzi termini che «il signor Rosazza non si intende troppo né di Spinoza né di latino» («La Critica», 1913, 11, p. 139). Due anni dopo, sarà il saggio di Celestino Pulcini L’“Etica” di ...
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Etica (Ethica)
Etica
(Ethica) Opera di B. Spinoza, pubblicata post. nel 1677. È divisa in cinque parti: Dio; natura e origine della mente; origine e natura degli affetti; schiavitù umana, ossia le [...] cui ricavare dimostrazioni, corollari e scolii. Secondo Spinoza, che muove dal contesto problematico della metafisica sia la distinzione fra necessità e libertà, considerata da Spinoza unicamente come possibilità di autodeterminazione, sia le pretese ...
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Hegel designò con questo termine il sistema di Spinoza, per distinguerlo dall'ateismo. Se per l'ateismo non c'è Dio per l'acosmismo non c'è il mondo, o, meglio, il mondo s'identifica assolutamente con [...] Dio. "Nel sistema di Spinoza è piuttosto il mondo che vien determinato come semplice fenomeno, al quale non spetti realtà effettiva; cosicché questo sistema sarebbe piuttosto da considerare come acosmismo" (Hegel, Enciclopedia, § 50). ...
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spinozismo
Termine con il quale si intende non soltanto il corpo delle dottrine esposte negli scritti di Spinoza, ma anche, in senso meno preciso, la possibilità di ricondurre ad alcune di esse taluni [...] alle elaborazioni filosofiche di autori che non sono in realtà direttamente coinvolti nell’adesione o nella prosecuzione della riflessione di Spinoza, soprattutto fra la fine del 17° e la prima metà del sec. 18°. Emblematica, in tale prospettiva, la ...
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Poeta e cabalista ebreo (Amsterdam 1625 - Mantova 1697). Allievo di Saul Levi Morteira e seguace di Spinoza, completò gli studî a Poznań (Polonia); fu rabbino a Venezia e (1673) a Mantova. Scrisse il primo [...] poema drammatico in ebraico, Tofteh ῾ārūk ("Il tōfet apparecchiato", post., 1715; edito nel 1864 con il titolo Yĕsōdōlām "Il fondamento dell'universo"); Iggĕrot hā-Remez ("Le lettere di ReMeZ"; ReMeZ sono ...
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spinoziano
spinożiano agg. e s. m. (f. -a). – 1. agg. Che si riferisce al filosofo oland. Benedetto (in ebraico Baruch) Spinòza (1632-1677), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere: il panteismo, il naturalismo, il monismo s.;...
spinozismo
spinożismo s. m. – Il complesso delle dottrine e dei principî filosofici di B. Spinoza (v. la voce prec.), incentrati sulla concezione della sostanza come causa di sé stessa, ovvero come realtà assoluta, unica, eterna, in cui essenza...