Poeta fiorentino (sec. 13º-14º), da identificarsi forse con il notaio ser Lapo di Giovanni Ricevuti, della cui attività si hanno documenti sicuri relativi agli anni tra il 1298 e il 1321. Ricordato da [...] G. Cavalcanti, Cino da Pistoia e Dante stesso, seppero raggiungere l'eccellenza del volgare (vulgaris excellentiam). Di lui restano undici ballate, tre canzoni, due stanze di canzone e un sonetto doppio caudato, di ispirazione stilnovista. ...
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DEL BENE, Sennuccio
Pasquale Stoppelli
Nacque a Firenze da Benuccio di Senno del Bene tra il 1270 e il 1275.
L'anno della nascita, che non è noto, si riesce ad approssimare tenendo conto che nel libro [...] di ironia un suo innamoramento senile. In questi momenti, in cui l'ispirazione autobiografica sopraffà l'astrattezza delle situazioni stilnoviste, il D., seguendo lo stesso percorso di Cino, si pone sulla strada che dallo stilnuovo porta al Petrarca ...
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FRESCOBALDI, Matteo
Fabio De Propris
Figlio del poeta stilnovista Dino e di una Giovanna poi ritiratasi a vita monacale, nacque a Firenze intorno al 1297. Suo fratello Lambertuccio, che aveva lo stesso [...] il poeta ha ricavato dalle rime d'amore, la cui attribuzione è tutt'altro che certa. Sulla sua immagine di epigono stilnovista ha di certo influito la figura del più noto padre, Dino, che a sua volta è stata magnificata di riflesso dall'epigonismo ...
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Rimatore fiorentino che combatté a Montaperti (1260) e fu attivo negli ultimi decennî del sec. 13º. Il codice Vaticano 3793 ci ha trasmesso la massima parte delle sue liriche (61 canzoni e oltre cento [...] sonetti) di varia intonazione e struttura tra provenzale e stilnovista, ravvivate da spunti popolari e realistici. Ma è poeta mediocre e più sperimentatore di varî temi e motivi che interprete di un suo mondo lirico. ...
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Poeta (Bologna tra il 1230 e il 1240 - Monselice 1276). Tra i più incisivi esponenti della poesia tosco-emiliana del XIII secolo, indicato da Dante come precursore dello stil novo, nella canzone dottrinale [...] Al cor gentil rempaira sempre amore e in altri componimenti elabora compiutamente i due temi centrali della poetica stilnovista: quello della "laude" misticheggiante della donna amata e quello della forza interiore del sentimento d'amore.
Vita
Non ...
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disvegliare
Bruno Basile
La forma d. andrà forse messa in relazione con la forma francese. Il verbo compare in senso proprio in Vn III 6 E quando elli [Amore] era stato alquanto, pareami che disvegliasse [...] questa che dormia, e 7. Analogamente a ‛ svegliare ' (v.), riferito ad Amore come termine quasi tecnico della dottrina stilnovista, nel significato affine di " eccitare ", " destare ", in Cv III VII 13 E suoi atti, per la loro soavitade e per la loro ...
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Frescobaldi, Dino
Mario Marti
Rimatore del dolce Stil nuovo; ne ignoriamo sia la data di nascita, sia quella di morte. Tuttavia da alcuni documenti che lo riguardano si evince che egli sarebbe nato [...] del guittoniano messer Lambertuccio di Ghino, e padre di un poeta, cioè dell'epigono stilnovista, Matteo; poeta egli stesso, ormai tradizionalmente incluso nel gruppo degli stilnovisti, sebbene non sia mai ricordato da Dante.
" Bello uomo del corpo e ...
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De gli occhi di quella gentil mia dama
Vincenzo Pernicone
Sonetto (Rime dubbie XXVI; schema Abba, Abba: Cdc, Dcd) attribuito a D. nel codice Lat. e. III 23 della biblioteca dell'Escuriale, e nel derivato [...] segue il presente sonetto) e Ne li occhi porta la mia donna Amore (che lo precede) e, in genere, al repertorio stilnovista.
Il sonetto esprime infatti nei moduli più consueti le lodi della donna amata: dagli occhi di lei si sprigiona una tal forza d ...
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Contini, Gianfranco
Dante Della Terza
Dopo alcuni scritti minori, il C. dà un primo fondamentale contributo agli studi danteschi con l'edizione delle Rime (1939). Al di là dell'analisi delle costanti [...] .
Nasce la formula critica di un sistema " plastico di rapporti tra cose " come solo modo d'esprimersi dello stilnovista; e d'altra parte il rifiuto di ogni deduzione grettamente realistica, non disgiunto dalla " possibilità germinale " di una ...
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Bernardo da Bologna
Augusto Vasina
Fu uno dei poetantes Bononiae, vissuto in questa città nella seconda metà del Duecento, che non deve essere confuso con un omonimo e più famoso scrittore, pure esso [...] assai circoscritti, questi invece aperti a nuove forme espressive e fervidi testimoni dell'impegno dottrinale della poesia stilnovista.
Estremamente vaghi sono i lineamenti biografici di B., troppo pochi i versi a lui sicuramente attribuiti perché ...
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stilnovista
s. m. e agg. [der. di stil novo] (pl. m. -i). – Appartenente al gruppo dei poeti dello stil novo; che segue concettualmente o stilisticamente la poesia di quello stile: Dante e gli altri s. chiamavano sé stessi «i fedeli d’Amore»....
stilnovismo
s. m. [der. di stil novo]. – Modo concettuale e stilistico di poetare proprio degli stilnovisti, o di coloro che s’ispirano o si ispirarono allo stil novo.