targūm Parola aramaica, poi entrata anche nell’ebraico post-biblico, che significa «traduzione» e con la quale si designano alcune versioni della Bibbia in lingua aramaica giudaica. Si ignora quando furono [...] , altre sono parafrasi più che traduzioni vere e proprie. La lingua è un aramaico molto artificiale, dato che i Targūmīm furono redatti in epoca tarda, quando già l’aramaico era una lingua morta; sensibili sono anche le influenze dell’ebraico ...
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Presunto autore di uno dei più diffusi targūmīm al Pentateuco. Le notizie su di lui sono in realtà una ripetizione di quelle relative ad Aquila Pontico e anche il nome non è probabilmente che una deformazione [...] di quest'ultimo. Il targūm di O. è una traduzione molto letterale; tuttavia esso si distacca dall'originale quando questo usa espressioni antropomorfiche, che O. attenua, nonché per l'inserzione di alcune ...
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FRANKEL, Zacharias
Yoseph Colombo
Rabbino ed ebraista, nato a Praga il 30 settembre 1801, morto a Breslavia il 13 febbraio 1875. Fu rabbino a Leitmeritz e a Dresda; poi nel 1854 fu chiamato alla direzione [...] Judenthums, che pubblicò dal 1844 in poi.
Opere principali: Vorstudien zu der Septuaginta nebst Beiträgen zu den Targumim, Lipsia 1841; Über den Einfluss der palästinensischen Exegese auf die alexandrinische Hermeneutik, Lipsia 1851; Zu dem Targum ...
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Biblista e semitista israeliano (Berlino 1925 - Gerusalemme 1991); si trasferì in Palestina alla fine degli anni Trenta. Prof. di filologia semitica ed ebraica all'univ. ebraica di Gerusalemme, studioso [...] languages: out-
line and introduction (1965), Introduction to the lexicography of modern Hebrew (1969), The
Bible in Syro-Palaestinian version, I (1973), The book of Isaiah, I-II (1975; capp. 1-22 in ed. critica), Fragments of Lost Targumim (1983). ...
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Aquila e sua moglie Priscilla sono due coniugi giudei, che entrano nella storia in occasione del loro incontro a Corinto con S. Paolo. Questi vi giungeva allora, da Atene; essi provenivano da Roma, in [...] traduttore dell'Antico Testamento dall'ebraico in greco, a sua volta identificato, per buone ragioni, con l'Onkelos dei Targumīm. Ma sono tutte ipotesi.
Per meglio attendere alla sua opera di evangelizzazione, Paolo si trasferì (Atti, XVIII, 7), in ...
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Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo (dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»).
Religione
Nelle comunioni e confessioni religiose che riconoscono il carattere sacro [...] le versioni greche fatte da ebrei in concorrenza con la LXX (Aquila, Teodozione, Simmaco, sec. 2° d.C.), con le versioni aramaiche, o targūmīm, e con i testi biblici del Mar Morto assicura dell’esistenza, già verso il sec. 2° d.C. (e forse anche un ...
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Giudaismo
Rolf Rendtorff
Introduzione
Definizioni del concetto
Nella sua accezione più ampia il termine 'giudaismo' indica la storia complessiva del popolo ebraico, dai suoi inizi nell'epoca biblica [...] di tale tradizione esegetica si possono far risalire alle traduzioni del testo ebraico in aramaico, i Targūmīm (alla lettera 'traduzioni'). All'origine dei Targūmīm vi è la lettura della Bibbia nelle sinagoghe, per la quale si rendeva necessaria una ...
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