teleologia Concezione secondo la quale gli eventi, anche quelli non legati all’azione volontaria e consapevole degli uomini, avvengono in funzione di un fine o scopo.
Sebbene il termine sia piuttosto recente [...] finalismo e meccanicismo è la soluzione offerta da I. Kant, soprattutto nella Kritik der Urteilskraft, introducendo il giudizio teleologico, ovvero il giudizio secondo il quale l’ordine naturale è pensato in accordo con le esigenze della vita morale ...
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Psicologo (Milano 1882 - Roma 1960); dal 1934 al 1953 prof. di psicologia nell'univ. di Roma; dal 1942 presidente della Società italiana di psicologia. Compì ricerche su diversi processi percettivi, particolarmente [...] sulle illusioni ottiche, studiandoli secondo un'impostazione teleologica-funzionalistica. S'interessò ai problemi dell'orientamento scolastico e professionale, dell'educazione degli adulti, ecc. Tra gli scritti: Significato e finalità di ...
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Termine e concetto introdotti nella critica d’arte dallo storico tedesco A. Riegl. Considerando l’opera d’arte come il risultato di una determinata e consapevole volontà artistica che emerge faticosamente [...] dal fine pratico, dalla materia e dalla tecnica, Riegl sostituisce un’ipotesi teleologica a una concezione puramente meccanica della natura dell’opera d’arte, superando così le posizioni del materialismo e del causalismo storico. Poiché ogni opera d’ ...
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Filosofo (Bautzen 1817 - Berlino 1881). Tentò di raggiungere una conciliazione tra i principi dell'idealismo e quelli della scienza meccanicistica, sostenendo che i meccanismi di causa-effetto che governano [...] mondo risultano incomprensibili se non come espressione e realizzazione di una entità spirituale, in una visione etica e teleologica della realtà. Tra le opere: Mikrokosmos (1856-64).
Vita
Studiò medicina e filosofia all'università di Lipsia, quindi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Anassagora e Democrito
Maria Michela Sassi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Anassagora e Democrito “firmano” modelli cosmologici che [...] sulla sua filosofia un forte interesse, ma ha anche provocato delusioni e reazioni critiche in pensatori attenti al problema teleologico (ovvero del telos, del fine degli accadimenti naturali, visto di regola come un fine buono). La nozione di ordine ...
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Nel significato di attività rivolta alla realizzazione permanente di uno scopo, il termine corrisponde alla parola greca ἔργον, utilizzata da Platone per designare l’operazione propria di una cosa («ciò [...] essa soltanto può compiere, o che compie meglio di tutte le altre», Repubblica, I, 352), secondo una caratterizzazione teleologica che trovò ampio sviluppo nella metafisica e nella filosofia della natura di Aristotele. Come attività diretta a un fine ...
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Geografo (Quedlinburg 1779 - Berlino 1859), prof. dal 1820 all'univ. di Berlino dove occupò la prima cattedra di geografia istituita nel mondo germanico. È considerato il fondatore della moderna geografia [...] semplicisticamente, contrapposto quale iniziatore dell'indirizzo storico-umanistico della disciplina. Secondo la concezione di R., marcatamente teleologica e influenzata dalle idee filosofiche di J. G. von Herder e dalle vedute pedagogiche di J ...
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finalita
finalità [Der. del lat. finalitas -atis da finalis "finale", che è da finis "fine"] [FAF] (a) Fine, scopo. (b) L'essere ordinato a un fine, con rifer. sia all'operare umano, in quanto consapevole [...] della Natura. La generalizzazione del concetto di f. determina il finalismo, fondato sul principio di f., ossia sull'asserzione teleologica che nulla accade nel mondo senza un fine, in correlazione con il principio di causalità per cui nulla accade ...
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MARTY, Anton (Martin Anton Maurus)
Bruno Migliorini
Filosofo, nato a Schwyz (Svizzera) il 18 ottobre 1847, morto a Praga il 1° ottobre 1914. Per qualche anno professore all'università di Czernowitz (Cernăuţi), [...] alla filosofia del linguaggio, studiando la genesi e la struttura psicologica di esso. Secondo la sua concezione empirico-teleologica, la lingua ha avuto origine da una serie di sforzi, coscienti benché non sistematici, di utilizzare ai fini ...
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Cartaginesi
Manlio Pastore Stocchi
. Nei libri i e IV dell'Eneide, riprendendo e ritessendo leggende anteriori, Virgilio aveva posto in una relazione certa le origini di Cartagine e quelle di Roma e [...] delle guerre puniche in una prospettiva arcanamente segnata dal destino e ne favorisce l'assunzione nella visione teleologica, medievale e dantesca, della storia antica. Attuazione di un disegno provvidenziale preparato e annunciato fin dal tempo ...
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teleologia
teleologìa s. f. [comp. del gr. τέλος -λεος «fine» e di -logia]. – In filosofia, teoria che considera la realtà come un sistema organizzato secondo un ordine finalistico; anche, sinon. di finalità.
teleologico
teleològico agg. [der. di teleologia] (pl. m. -ci). – Della teleologia, attinente alla teleologia, riferito soprattutto a teorie che considerino il mondo organizzato secondo fini determinati o che ritengano di riscontrare finalità...