teodicea Nella filosofia di G.W. Leibniz, «dottrina del diritto e della giustizia di Dio» che mira a una «giustificazione di Dio» rispetto al problema della sussistenza del male nel mondo e del libero [...] arbitrio umano. Secondo I. Kant, la difesa della suprema saggezza dell’autore del mondo contro chi lo accusa in nome di quanto in esso appare di negativo.
Nel corso del 18° sec. il termine ebbe larga fortuna ...
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ISLAMISMO.
Carlo Alfonso NALLINO
Bruno DUCATI
Ernst KUHNEL
Sommario. - 1. Generalità (p. 603); 2. Distribuzione geografica e statistica dei musulmani (p. 604). - Sistema religioso: 3. Considerazioni [...] , di esercitante influenza. V. anche al n. 12.
Dalle cose dette appare il motivo per cui la teologia musulmana tratta la teodicea in modo diverso da quello della teologia cristiana. Essa la divide in tre sezioni: 1. Essenza (dhāt) di Dio (prove della ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In età cartesiana il momento decisivo del dibattito sul male è rappresentato da Bayle [...] (1612-1694), il cartesiano giansenista di Port-Royal, con il quale intavola una significativa polemica.
Critica e difesa della teodicea: Bayle e Leibniz
Per il tentativo di giustificare la presenza del male nel mondo messa a confronto con l’ipotesi ...
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MALE (fr. mal; sp. mal; ted. Übel "male fisico", Böse "male morale"; ingl. evil, ill)
Augusto Guzzo
Dei tre concetti di male che il Leibniz distingue nella Teodicea, quello che si presenta più spontaneo [...] alla riflessione umana è il male fisico: il dolore, o il danno sentito come dolore. Ma la saggezza di tutti i tempi ricordò all'uomo l'inevitabilità del patire per ogni essere finito; e se la radice del ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’occasionalismo si contraddistingue per il modo di intendere il rapporto tra anima e [...] non è saggio che Dio complichi le sue leggi con un’infinità di decreti particolari.
I temi della grazia e della teodicea sono al centro della polemica tra Malebranche e i giansenisti, in particolare Arnauld con il quale la diatriba si protrasse per ...
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Teologo e pensatore ebreo (Livorno 1823 - ivi 1900); di famiglia di origine marocchina, propugnò l'inclusione della teologia cabbalistica nell'ebraismo accanto alla tradizione talmudica. Autore, in ebraico, [...] di commenti ai Salmi e al Pentateuco e di scritti in difesa della Cabbala; in italiano e in francese, di scritti apologetici (Morale juive et morale chrétienne, 1867; Teodicea e attributi di Dio, 1877-1904; Israël et Humanité, postumo, 1914). ...
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Filosofo italiano della morale e del diritto (Napoli 1922 - ivi 1980); prof. univ. (dal 1953) a Trieste, Firenze, Roma, Napoli; socio corrispondente dei Lincei (1972). Sensibile ai problemi del soggetto [...] Principi di una filosofia della morale, 1972). Tra le altre opere: Il significato del principio di effettività (1953); La teodicea sociale di Rosmini (1957); Giusnaturalismo ed etica moderna (1961); Oggettivazione etica e essenzialismo (post., 1981). ...
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Pensatore russo (n. Evlach 1882 - m. nei pressi di Leningrado 1937). Laureatosi in matematica, si dedicò in seguito agli studî teologici e fu ordinato sacerdote: durante e dopo la rivoluzione fu deportato [...] ´ëv, identifica con la Sofia, eterna sapienza e amore creativo di Dio. La sua opera principale è il saggio di "teodicea ortodossa" per la tesi di dottorato, apparso nel 1912 col titolo Sulla verità spirituale, ampliato e ripubblicato nel 1914 col ...
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QADARITI
Carlo Alfonso Nallino
. In arabo qadariyyah; nome dei partigiani della scuola teologica musulmana, un po' dopo il suo sorgere considerata eretica, che nega ogni predeterminazione divina degli [...] dopo, il nome fu applicato anche ai Mu‛taziliti (v.), i quali accolsero la dottrina del libero arbitrio, combinandola con un tipo di teodicea diverso dalla ortodossa (sunnita); e da questo punto di vista anche gli Sciiti si possono dire qadariti. ...
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Dottore della Chiesa (Aosta 1033 o 1034 - Canterbury 1109). Entrato attorno al 1059 nell'abbazia di Bec in Normandia, nel 1063 succedette al suo maestro Lanfranco di Pavia nella carica di priore e nel [...] spiritualità medievale. Accenniamo alle sue opere principali: il Monologion (in precedenza intitolato Exemplum meditandi de ratione fidei) è una teodicea in 80 brevi capitoli e vi si mostra, anzitutto, l'esistenza di un sommo bene, di un solo Essere ...
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teodicea
teodicèa s. f. [dal fr. théodicée (comp. del gr. ϑεός «dio» e δίκη «giustizia»), introdotto dal filosofo ted. G. W. Leibniz con il titolo del suo libro Essais de théodicée (1710)]. – Termine filosofico che, dopo il significato originario...
ottimismo
s. m. [dal fr. optimisme, der. del lat. optĭmus «ottimo»]. – 1. Nel linguaggio com., la disposizione psicologica che induce a scegliere e considerare prevalentemente i lati migliori della realtà, oppure ad attendersi uno sviluppo...