Teosofo (Amboise 1743 - Annay, Châtillon, 1803); sotto l'influenza di Martinez de Pasqualis, maestro di scienze occulte, e di F. A. Mesmer si diede a speculazioni mistico-teosofiche collaborando alle logge [...] massoniche del "rito di Cohen"; entrato più tardi a contatto con la speculazione di J. Böhme, si impegnò nella traduzione in francese delle sue opere e ne subì fortemente l'influsso. Tra i suoi scritti: ...
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È una dottrina teosofica - intendendo il termine teosofia in senso lato - che sta alla base di un movimento internazionale, prevalentemente teutonico, e che venne svolta e diffusa dal dottor Rudolf Steiner [...] gl'insegnamenti relativi all'evoluzione del cosmo e dell'uomo, la dottrina antroposofica poco si discosta da quella teosofica originaria della Dottrina segreta di H. P. Blavatsky, da cui sembra derivata, pur adottando terminologia diversa e maggiore ...
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Busnelli, Giovanni
, Gesuita, studioso di D. (Cassina Ferrara, Saronno, 1866 - Roma 1944), fu collaboratore fra i più quotati de " La civiltà Cattolica ". Si occupò di critica letteraria e di filosofia, [...] dando un notevole contributo agli studi manzoniani e all'esposizione e confutazione delle dottrine teosofiche. Ma l'interesse più continuo e impegnato lo troviamo rivolto a D. e al suo mondo.
Era convinzione del B. che, per giungere all'intelligenza ...
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Fondatrice della nuova teosofia indiana (Ekaterinoslav 1831 - Londra 1891). Figlia del generale russo P. von Hahn, andò prima in Egitto, poi in America, dove fondò a New York la società teosofica in collaborazione [...] col colonnello Henry S. Olcott, col quale si recò poi in India. Oltre alla fondazione e direzione di varie riviste teosofiche e a varie traduzioni dal sanscrito, scrisse opere relative alle scienze occulte, tra cui: Isis unveiled (1877), The secret ...
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TEOSOFIA
Carlo CAVIGLIONE
Vittorino VEZZANI
. La "teosofia" di A. Rosmini. - Il vocabolo "teosofia" fu adoperato dal Rosmini (v.) in un significato strettamente filosofico e perciò, secondo lui, puramente [...] ci dice che incominciò a preparare "in verde età" e ha poi continuato "in età canuta" la trattazione di ciò che denomina teosofia e che a suo avviso corrisponde alla prima filosofia, quale era concepita da Aristotele e poi da Gaspare Contarini a cui ...
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KRISHNAMURTI, Jiddu
Nato il 25 maggio 1897 a Madanapalle (Madras), venne adottato nel 1910 da Annie Besant (v.), presidente della Società teosofica internazionale, e presentato alle folle come annunziatore [...] centro a Ommen (Olanda). Presi contatti con la cultura occidentale, il K. si svincolò progressivamente dalla tutela delle alte gerarchie teosofiche ed espose in una serie di discorsi e di scritti, per lo più di forma e d'intonazione lirica, il suo ...
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Scrittore e giornalista irlandese (Dublino 1814 - ivi 1873). Laureato in giurisprudenza al Trinity College, fu attivo collaboratore di varî giornali, tra cui il Warden; diresse il Dublin University Magazine [...] abilità, lo pongono fra i maestri del racconto gotico. Il suo interesse preponderante per l'occultismo e le dottrine teosofiche si riflette anche nella produzione romanzesca dove, con l'eccezione delle prime due opere che sono di argomento storico ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Friedrich Wilhelm Joseph von Schelling è tra i principali esponenti dell’idealismo tedesco. [...] la molteplicità finita a differenza solo quantitativa dell’assoluto concepito come identità (1801-1809). Segue una fase con inclinazioni teosofiche, dedicata alla filosofia del male e della libertà, e - ma di qui in poi tramite opere quasi sempre ...
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OETINGER, Friedrich Christoph
Teologo e teosofo tedesco, nato a Göppingen il 6 maggio 1702, morto a Murrhardt il 10 febbraio 1782. Fu pastore a Hirsau, decano a Weinsberg e Herrenberg, prelato a Murrhardt. [...] Risentì specie l'influenza di J. A. Bengel, di J. Böhme e di E. Swedenborg e applicò i principî teosofici di questi ultimi all'esegesi biblica: gli scrittori della Bibbia erano, secondo l'O., profondi e arcani filosofi e i loro sistemi devono essere ...
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Pittore olandese (Amers foort 1872 - New York 1944). Studiò all'Accademia di Amsterdam. Una permanenza nel Brabante (1904-05) lo portò a contatto con la vita dei contadini, e questa esperienza pittoricamente [...] rossa, 1907-09, L'Aia, Gemeentemuseum). Il suo interesse per la filosofia e soprattutto per le questioni religiose e teosofiche improntò in questo periodo alcune opere, come il grande trittico Évolution (1910-11, L'Aia, Gemeentemuseum). Nel 1911 a ...
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teosofia
teoṡofìa s. f. [dal gr. tardo ϑεοσοϕία, comp. di ϑεο- «teo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Conoscenza delle realtà divine, ottenute per rivelazione della divinità stessa. Il termine, che con questa accezione appartiene alla tradizione...
teosofico
teoṡòfico agg. [der. di teosofia] (pl. m. -ci). – Della teosofia: le dottrine t. del 17° secolo. Società t. (v. teosofia, n. 2), fondata a New York nel 1875 per la diffusione della teosofia, e trasferitasi dal 1879 in India, con...