Il nome di Egitto, con cui già i Greci e i Romani designarono la regione del Basso Nilo, e che è divenuta la denominazione comune del paese, è tratto da quello dell'antica città di Menfi, reso in babilonese [...] successori di Aḥmóśe ampliarono ancora il dominio nubiano e saggiamente lo trasformarono in un vicereame; ma i loro sguardi furono volti soprattutto alla Siria. TḥutmóśeI (1528-1498) si spinse sino alle rive dell'Eufrate ed eresse colà a suo ricordo ...
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TEBE
Giulio Farina
. La più grande e famosa città dell'antico Egitto (long. 32°,6, lat. 25°,7), da Θῆβαι secondo la chiamarono i Greci. La città sorgeva sulle due rive del Nilo in corrispondenza della [...] e Mé'‛e fondato da Tolomeo IV, terminato dai suoi successori.
Famose sin dall'antichità sono state le tombe dei re. Da ThutmóseI sino a tutta la XX dinastia 61 faraoni (a tanto sinora ammontano) si sono fatti seppellire nelle due valli di Bībān el ...
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OBELISCO
Giulio FARINA
Bruno Maria APOLLONJ
. Monumento commemorativo dell'antico Egitto. La sua forma svelta, allungata, quadrangolare, terminante alla sommità con una punta piramidale, lo fece [...] ignoto. Il trasporto dalla cava al luogo destinato avveniva per fiume; sappiamo, ad esempio, che per quello dei due obelischi di ThutmoseI a Karnak, ciascuno alto m. 21,75 e largo alla base m. 1,84 (circa 143 tonnellate), venne costruita una nave ...
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Dal nome del primogenito di Cam (v.), era designato un popolo da lui discendente, secondo la Bibbia (Genesi, X, 6 segg.). Il nome occorre anche in egiziano K‛š Kš e designa il territorio a sud dell'Alto [...] incorporato all'Impero egiziano solo sotto Thutmóśe (Tutmosi) I della 18ª dinastia; da questa regno autonomo con capitale a Napata, presso Gebel Barkal (4ª Cateratta), i cui monarchi presero gli stessi titoli dei re egiziani. Dopo alterne vicende ...
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RODI (gr. ‛Ρόδος; lat. Rhodus; turco Radòs; A. T., 90)
Ardito DESIO
Arnaldo MOMIGLIANO
Ettore ROSSI
Giulio IACOPI
Pericle DUCATI
Giuseppe GEROLA
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È la maggiore fra le isole italiane del Mare Egeo [...] è di 13°; le medie di agosto e settembre, che sono per solito i mesi più caldi, s'aggirano intorno a 25° all'ombra. La massima forse non solo predorico ma anche pregreco. Uno scarabeo di Tḥutmóśe III trovato a Camiro porta alla prima metà del sec. ...
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SFINGE
Giulio FARINA
Goffredo BENDINELLI
. Antichità egiziana. - Composizione artistica di un corpo leonino con testa umana, foggiata nell'antico Egitto. Comunissima era allora l'idea che il faraone [...] poggiano le zampe sino alla sommità del capo corrono m. 20. Durante i secoli le sabbie del deserto sono riuscite spesso a ricoprire il colosso. Da un'iscrizione di Tḥutmóśe IV, conservata in una copia forse saitica, apprendiamo che questi, quando era ...
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MOSÉ
Giuseppe RICCIOTTI
Alfredo Vitti
È il personaggio che nella Bibbia appare come liberatore del popolo ebraico dall'Egitto, e suo organizzatore e legislatore nel deserto (v. ebrei).
Nome. - Il nome [...] che "gli Egiziani chiamano l'acqua μῶ e ὐσῆς i salvati dall'acqua": i quali due vocaboli sono stati riavvicinati al copto mō " sotto la XIX; nel primo caso il faraone persecutore degli Ebrei sarebbe Tḥutmóśe III (prima metà del secolo XV a. C.) e il ...
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. In greco 'Αμενώϑης (si trova anche la forma 'Αμενῶϕϑις, ridotta poi ad 'Αμενῶϕις) deriva dall'antico egiziano a'men ḥótpe (jmn.w-ḥtp.w) "(il dio) Ammone è divenuto pago", nome di persona portato, tra [...] dei re, ove tuttora è il suo corpo. - Amenothes III era figlio di Thutmose IV e della regina Mutemwōje; e per il suo prenome Ne bma rîe " da un giorno all'altro i sentimenti del popolo; le lusinghe ed i favori attrassero ad el-‛Amārnah sfacciati ...
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VETRO (fr. verre; sp. vidrio; ted. Glas; ingl. glass)
Giorgio SANGIORGI
Filippo ROSSI
Arnaldo MAURI
Giovanni VACCA
Vetro, nel senso generico, è una materia anorganica, passata dalla fusione dei suoi [...] Petrie gl'incunabuli dell'arte vetraria egizia sono: un occhio di pasta vitrea con il nome di Amenhótpe I (1550 a. C.) e un frammento di vaso di Thutmośe III. Sotto Amenhótpe III e IV (intorno al 1400 a. C.), la gamma dei colori raggiunse la massima ...
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OREFICERIA (fr. orfèvrerie; sp. orfebrería; ted. Goldschmiedekunst; ingl. goldsmith's work)
Pericle DUCATI
Maria ACCASCINA
Ugo NEBBIA
Attilio INVERNIZZI
Giovanni VACCA
Antichità. - Già nell'età neolitica [...] i pendagli della collana della regina Tawosret.
Dalle iscrizioni di Tḥutmóśe III apprendiamo che i tesoro del duomo di Milano, in Dedalo, V (1924-25), pp. 267-88; 358-82; I. Machetti, Orafi senesi, in Diana, IV (1929), pp. 5-110; E. Molinier, Le ...
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