Pittore italiano (Pavia 1837 - Milano 1878), fratello del matematico Luigi. Studiò prima a Pavia presso G. Trécourt, poi a Venezia (1852-59), e a Milano con G. Bertini. Le sue prime opere, fino al Marco Polo davanti al Gran Can dei Tartari (1863, Roma, Gall. naz. d'arte mod.), non si scostano dalla maniera storica allora dominante. Il suo linguaggio pittorico più maturo e originale cominciò con I cugini ...
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INCISIONE
Carlo Alberto PETRUCCI
Mary PITTALUGA
. Arte di disegnare sopra una superficie dura, scavandola. L'incisione può essere fine a sé stessa (cammeo, pietre dure); servire per decorazione, [...] psicologico del soggetto, riuscendo per altro di rado a ricreare poeticamente la scena. Eleuterio Pagliano (1826-1903), TranquilloCremona (1837-78), Federico Faruffini (1831-1869), Antonio Fontanesi (1818-1882) spesso, nell'ansia di tutto esprimere ...
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PAVIA (A. T., 24-25-26)
Giuseppe CARACI
Renato SORIGA
Alberto BALDINI
Tammaro DE MARINIS
Pietro VACCARI
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Giusto ZAMPIERI
Una delle più antiche e celebri città d'Italia e capoluogo della provincia [...] in cui le sorti pittoriche di Pavia tornarono a rifiorire nei nomi di Pasquale Massacra, Federico Faruffini e TranquilloCremona.
V. tavv. CXXVII-CXXXII.
Istituti di cultura e biblioteche. - Università. - L'università deve il suo atto di nascita ...
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PAESAGGIO
Rosanna TOZZI
Arduino COLASANTI
Rosanna TOZZI
Luigi PARPAGLIOLO
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. Si chiama paesaggio in arte un dipinto che ha per oggetto gli aspetti campestri, la natura. Come tale si può dire che [...] definitivamente al paesaggio dopo il 1880, avviluppa campagne e colline nella loro atmosfera con lo stesso studio col quale TranquilloCremona cercava l'aria e la luce ambiente attorno alle sue figure, e Mosè Bianchi si salva dal cadere nei ...
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Tecnica. - È un metodo di pittura che adopera pigmenti colorati temperati con gomma, e, come l'affresco, richiede grande prontezza e sicurezza di esecuzione; ed è tanto più pregevole, quanto più sono intatte [...] e Sebastiano de Albertis; cui seguirono Luigi Scrosati, rinomato per i suoi dipinti di fiori, e Mosè Bianchi, TranquilloCremona, Daniele Ranzoni, Eugenio Gignous, Luigi Conconi, trattando tanto il paese che la scenetta di genere o di costume ...
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Pittore, nato a Monza il 13 ottobre 1840 da Giosuè, modesto ritrattista ed esecutore di pale d'altare, di miniature e di acquerelli; morto a Monza il 15 marzo 1904. Compiuti i primi studî tecnici nel collegio [...] Finita la guerra, rientrò a Brera e fu per tre anni nella scuola di Giuseppe Bertini, dove ebbe a condiscepolo TranquilloCremona. Sono di quel tempo L'arciprete Stefano Guandeca che accusa l'arcivescovo di Milano di sacrilegio (1862) e il Giuramento ...
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Giovanni Battista, pittore di vetrate, nacque a Milano l'11 dicembre 1799, vi morì nel 1849. Iniziò nel 1822 i tentativi per ritrovare i buoni procedimenti tecnici della pittura di vetrate lavorando anche [...] direttore della Pinacoteca di Brera. Morì il 24 novembre 1898. Fu maestro impareggiabile ed ebbe tra i suoi scolari: TranquilloCremona, Emilio Cavenaghi, Ludovico Pogliaghi.
L'altro figlio Pompeo, nato nel 1829, morto nel 1899, continuò, in proficua ...
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Pittore, nato nel 1850 a Torino. Frequentò la scuola di disegno del pittore Enrico Gamba nell'Accademia albertina di Torino; quindi, per poco, i corsi del pittore Andrea Gastaldi, e da ultimo la scuola [...] biografici diversi, fra i quali: Antonio Fontanesi, Vincenzo Vela, Alberto Parini, Luigi Serra, Andrea Gastaldi, TranquilloCremona, Mosè Bianchi, Odoardo Tabacchi, ecc. Sincerità, sentimento profondo e austero sono le caratteristiche dell'arte sua ...
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Pittore, nato a Montegrino, presso Luino, il 29 settembre 1806, morto annegato a Caltaro sul Po il 10 luglio 1873. Figlio di un muratore, allievo di Giuseppe Diotti a Bergamo, ebbe il primo successo sui [...] e nel loro volume. Ormai la strada era aperta e il movimento, da cui dovevano uscire poi, con tanti altri, TranquilloCremona e il Ranzoni, era iniziato dal C. appena ventiduenne. Eccitabile, fantastico, bizzarro, il C. appare inafferrabile nel suo ...
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Scrittore (Zenevredo, Pavia, 1849 - Cardina, Como, 1910). Egli attese a opere letterarie, che pubblicò di solito in edizioni, per così dire, personali, poco idonee alla diffusione. Il fatto ch'egli dedicò [...] basta a riconnetterlo al tardo romanticismo lombardo, cui altresì lo unisce, dentro una cerchia più larga, l'amicizia con TranquilloCremona e la tendenza a derivare certi effetti di delicata sfumatura dalla pittura di lui. P. D. stesso volle perfino ...
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