Scrittore russo (Orël 1818 - Bougival, Parigi, 1883). Tra i primi autori ad essere conosciuto e apprezzato in Occidente, T. ottenne un grandissimo successo con i racconti della raccolta Zapiski ochotnika ("Memorie di un cacciatore", 1852), atto d'accusa contro la servitù della gleba. Altrettanto successo ebbero i lavori scritti dopo il trasferimento a Parigi, quali Dvorjanskoe gnezdo ("Un nido di nobili", ...
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TURGENEV, Nikolaj Ivanovič
Fritz Epstein
Nato a Simbirsk il 23 ottobre 1789, morto a Vert-Bois (presso Parigi) nel 1871. Educato a Gottinga, durante le guerre d'indipendenza fu adibito come commissario [...] russo alle dipendenze del barone von Stein all'amministrazione centrale delle regioni liberate. Al suo ritorno in Russia fu in un primo tempo (1818-24) impiegato al Consiglio di stato, poi al Ministero ...
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Uomo politico russo (Simbirsk 1789 - Vert-Bois, Parigi, 1871); dopo il 1815 divenne uno dei dirigenti di varie società segrete russe; e per questo fu condannato in contumacia all'esilio in Siberia dopo la rivolta dei decabristi. Seguace di un assolutismo illuminato, subì l'influenza di Ch.-L. de Montesquieu, A. Smith, J. Bentham, J.-Ch. Sismondi, B. Constant, si dichiarò a favore del libero scambio, ...
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Scrittore russo (Zadonsk, Lipeck, 1855 - Mosca 1908). Subì l'influenza artistica di I. Turgenev e L. Tolstoj, e di quest'ultimo anche quella ideologica. Nel suo romanzo Gardeniny, ich dvornja, priveržency [...] i vragi ("I Gardenin, la loro servitù, i loro seguaci e i loro nemici", 1889) ha saputo dare, nell'equilibrio tra l'aspirazione romantico-umanitaria e la struttura realistica della narrazione, un quadro ...
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Personaggio letterario, tra i protagonisti del romanzo Otcy i deti ("Padri e figli", 1862) dello scrittore russo I.S. Turgenev (1818-1883). Emblematico del nichilismo giovanile russo dell'epoca, Bazarov [...] è un giovane ribelle, che detesta il regime dispotico dello zar e l’ideologia dominante (a sfondo religioso), ma che rifiuta anche le posizioni moderatamente progressiste e riformatrici dei liberali (cioè ...
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Pubblicista russo (Mosca 1818 - ivi 1887). Redattore del Russkij Vestnik (dal 1856), nel quale uscirono a puntate racconti di Turgenev, Gončarov, Tolstoj e altri. K. fu dapprincipio in stretti rapporti [...] con i principali "occidentalisti", ma più tardi, e specie a partire dall'insurrezione polacca del 1863, che avversò con molta acredine, si schierò dalla parte della reazione sciovinista e panslava. Negli ...
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Filosofo e critico della letteratura russa (Kišinëv 1869 - Mosca1925), autore di studî su P. C̆aadev, gli slavofili, la "Mosca di Griboedov", A. Pus̆kin, I. Turgenev, N. Ogarëv e gli idealisti russi. La [...] sua particolare concezione della libera religione si evince dalla Perepiska iz dvuch uglov ("Corrispondenza da un angolo all'altro", 1921), discussione filosofica che tocca tutti i problemi dell'intelligencija ...
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Narratore russo (Voronež 1870 - Parigi 1953), premio Nobel per la letteratura nel 1933. Ultimo rappresentante della tradizione che, nella rievocazione della vita campagnola, fa capo a Turgenev (Derevnja [...] "La campagna", 1910; Suchodol "Valsecca", 1911), B. ha trattato ripetutamente anche temi esotici (Gospodin iz S. Francisco "Il signore di s. Fr.", 1915). Uno dei suoi racconti più delicati è Mitina ljubov´ ...
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nichilismo
(non com. nihilismo) s. m. [dal fr. nihilisme, der. del lat. nihil «niente»]. – In filosofia, termine introdotto, nella forma ted. Nihilismus, negli ultimi decennî del sec. 18° all’interno delle polemiche sul criticismo kantiano...
s. f. Sentimento di paura e di ostilità verso il popolo, la politica e la cultura russa. ♦ Per la rinascita della Russia, 1500 persone si sono radunate ieri sotto la torre televisiva di Ostankino, a Mosca, chiamate dalle organizzazioni slavofile...