Giurista bolognese (n. Bologna intorno al 1274 - m. ivi di peste nel 1348), professore a Bologna, dov'ebbe scolaro Bartolo da Sassoferrato. Scrisse Lecturae al Digestum vetus e al Codice, Quaestiones et [...] disputationes, brevi trattati (in Tractatus universi iuris, III, IV, VI, IX). Nel metodo appare ancora legato all'indirizzo dei glossatori e poco proclive alle tendenze dialettiche ultramontane. ...
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Giureconsulto bolognese nato circa il 1274. Nel 1293 già notaio e nel 1308 o 1309 professore nell'università di Bologna; presto cresciuto in alta fama presso gli scolari dello studio, fra i quali ebbe [...] nel 1348 Egli si avvicina per il suo metodo più alla scuola, ormai spenta, dei glossatori che non alle nuove tendenze scolastiche ultramontane, e la sua opera scientifica si esplica in lecturae al Digestum vetus (ed. Roma 1606, 1611) e al codice (ed ...
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Giureconsulto bolognese nato circa il 1274, e morto di peste nel 1347. Nel 1293 già notaio e nel 1308 o 1309 professore nell'università di Bologna; presto crebbe in alta fama presso gli scolari dello studio, [...] anche Bartolo. Egli si avvicina per il metodo più all'ormai spenta scuola dei glossatori che non alle nuove tendenze scolastiche ultramontane, e la sua opera scientifica si esplica in lecturae al Digestum vetus (ed. Roma 1616) e al Codice (ed. Parigi ...
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Storico e polemista (n. Charlwood, Surrey, 1530 circa - m. 1581). Studiò a Oxford; dopo l'ascesa al trono di Elisabetta (1559), lasciò l'Inghilterra per Roma. Nel 1561 il legato papale, S. Hosius, lo portò [...] di Pio V, e l'anno dopo uscì la sua opera maggiore, De visibili monarchia Ecclesiae, abile esposizione delle tesi ultramontane, che provocò in Inghilterra vivaci reazioni. Lasciata Lovanio (1572), nel novembre 1573 S. raggiunse Madrid. Qui si adoperò ...
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CELLARIO (Cellaria), Francesco
Valerio Marchetti
Nato a Lacchiarella, in provincia di Milano, intorno al 1520, era figlio di un vinicellarius di nome Galeazzo. Entrato nell'Ordine francescano dei minori [...] venne di nuovo denunciato allo stesso tribunale come detentore di "libri proibiti", seguace di dottrine eterodosse ultramontane, propagandista della Riforma protestante per mezzo della predicazione. Incarcerato e tradotto davanti al giudici, confessò ...
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IACOPO da Belviso
Giuseppe Ermini
Giureconsulto italiano, nato nel 1270 da cospicua famiglia a Bologna, dove morì nel gennaio 1335. Studiò con Francesco d'Accursio e Dino in patria, vi fu lettore negli [...] a Bologna dal 1321 in poi. I. contribuì notevolmente a diffondere in Italia nello studio del diritto le nuove correnti ultramontane che aveva conosciuto durante il soggiorno in Francia; ed è questo il suo merito principale.
Restano delle sue opere un ...
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Filosofo, nato a Langenpreising (Baviera) il 24 marzo 1815, morto a Pfäfers (Svizzera) il 9 settembre 1864. Nelle sue molte opere (principale quella intitolata Grundlinien einer positiven Philosophie, [...] dell'essere e del pensiero.
Bibl.: L. Kastner, M. D.s Leben u. Schriften, Monaco 1875; G. Neudecker, Der Phil. D. und ultramontane Sophistik, Würzburg 1877; J. A. Endres, M. D., Magonza 1906; G. Sattel, M. D.s Gotteslehre, Würzburg 1906; id., M. D ...
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MERRY DEL VAL, Rafael.
Annibale Zambarbieri
– Nacque a Londra il 10 ott. 1865, secondogenito di Rafael, diplomatico spagnolo, e di Josephina de Zulueta.
Al pari dei tre fratelli e della sorella, il [...] Ushaw a Durham, in Inghilterra, ricevendovi, il 5 ott. 1884, la tonsura e gli ordini minori.
Le tendenze ultramontane del cattolicesimo inglese modellarono presto le visuali del M., che ebbe modo di rinsaldarle a partire dall’autunno 1885, quando ...
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GIOVANNI da Moncalieri
Dario Busolini
Nacque nel 1579 a Moncalieri, presso Torino, dalla nobile famiglia Moriondo, introdotta nella corte sabauda. Orfano già da bambino, dopo la laurea in legge entrò [...] . Quindi il padre generale Giovanni Maria da Noto lo scelse come suo consigliere per la visita delle province ultramontane dell'Ordine, considerandolo un religioso istruito, esperto nelle materie di governo e conoscitore delle lingue francese e ...
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Democrazia cristiana
Francesco Traniello
L'ambito semantico
Prima che, nel corso del XX secolo, numerosi partiti politici europei e latino-americani, in varia misura radicati nei rispettivi mondi cattolici, [...] cattolico, nato nel 1884 dalla fusione tra la Destra parlamentare e le associazioni religiose ed elettorali cattolico-ultramontane, una più accentuata fisionomia nel campo della politica sociale, contribuendo a trasformarlo da partito parlamentare in ...
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ultramontanismo
s. m. [dal fr. ultramontanisme, der. di ultramontain (v. ultramontano)]. – Nelle lotte tra papato e impero, l’orientamento di chi, fuori d’Italia (nei paesi tedeschi già alla fine del medioevo), si faceva sostenitore della...
ultramontano
agg. [comp. di ultra- e monte, sul modello di cismontano; nel sign. 2, dal fr. ultramontain, a sua volta dal lat. mediev. ultramontanus]. – 1. Che sta di là dai monti. Nello Studio di Bologna i numerosi studenti stranieri costituirono...