Termine filosofico con cui J. Bentham chiamò la sua dottrina utilitaristica dei doveri (Deontology è anche il titolo di una delle sue opere). Il termine è entrato in uso per indicare il complesso delle [...] norme di comportamento che disciplinano l’esercizio di una professione.
D. medica L’insieme dei diritti e doveri del medico nei suoi rapporti con le autorità, col pubblico e con i colleghi. Il più antico ...
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Economista e filosofo (Liverpool 1835 - Galley Hill, Kent, 1882). Pienamente aderente all'etica utilitaristica, il suo pensiero esercitò profondi influssi, soprattutto in Inghilterra. La sua teoria economica, [...] imperniata sul concetto del grado finale di utilità - il principio dell'utilità marginale decrescente della scuola austriaca, al quale, peraltro, J. arrivò indipendentemente - rappresenta uno spostamento ...
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deontologia
Termine risalente a Bentham, che chiamò con il nome di deontology la propria dottrina utilitaristica, fondata sulla tendenza a perseguire il benessere personale, conseguendo il più possibile [...] il piacere e rifuggendo il dolore, senza alcun appello alla coscienza o ai doveri. Successivamente il termine fu usato per indicare lo studio (empirico) di determinati doveri in rapporto a particolari ...
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Concezione filosofica che indica nell’utilità il criterio dell’azione morale. Sebbene motivi utilitaristici siano già presenti nella filosofia di C.-A. Helvétius, fondatore di tale concezione può essere [...] definizione edonistica del bene. Successivamente il dibattito tra utilitaristi si è limitato alla ricerca della struttura ottimale di un sistema utilitaristico. Si è così distinto tra u. della regola (S. Toulmin, P. Nowell-Smith) e u. dell’atto (J.J ...
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Filosofo (Parigi 1715 - ivi 1771). Influenzato dalla scuola degli illuministi francesi assertori del sensismo, nell'unica opera pubblicata, De l'esprit (1758), ne radicalizzò gli esiti materialistici sviluppando [...] una teoria utilitaristica in cui la vita morale appare del tutto asservita ai principi del piacere e dell'interesse. Più interessanti le sue intuizioni sulle strette interrelazioni esistenti tra ambiente, educazione e attitudini individuali, che lo ...
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Antropologia
Il concetto di d. riveste una grande importanza nelle scienze sociali, in particolare in antropologia culturale. Nella sua opera Essai sur le don (1923-24), M. Mauss osservò che in molte società [...] lo scambio assumeva una forma ben diversa dalla logica utilitaristica dello scambio di mercato e le transazioni economiche si basavano sulla logica della reciprocità, riassumibile nella formula del ‘dare, ricevere, ricambiare’. A differenza del ...
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Termine filosofico, entrato nell'uso da quando il Bentham diede alla sua Science of morality, apparsa nel 1834, il titolo di Deontology. Per il Bentham, deontologia era la sua dottrina utilitaristica dei [...] doveri: dopo di lui, il termine fu usato specialmente per designare trattazioni di deteminate classi di doveri, relativi a particolari situazioni sociali (per es. deontologia medica, per cui v. medico). ...
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Verri, Pietro
Letterato, storico ed economista (Milano 1728 - ivi 1797). Tra le personalità di maggiore rilievo della cultura italiana settecentesca, è considerato tra i padri dell’illuminismo riformatore [...] lombardo. Esordì con indagini sulla struttura economica lombarda e con saggi a carattere prevalentemente morale di impostazione utilitaristica; svolse un ruolo centrale nel periodico «Il Caffè» (1764-66); fu vicepresidente (1772) e poi presidente ( ...
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virtù
Anna Lisa Schino
La condizione di perfezione morale
Il concetto di virtù (e del suo opposto, il vizio) costituisce uno dei nodi centrali nella riflessione sull’etica. Variamente interpretata, [...] la virtù è una costante disposizione d’animo a fare il bene, al di fuori di ogni considerazione utilitaristica di premio o di castigo, di felicità o di infelicità. Può quindi essere definita come la forza che spinge l’uomo a impegnarsi per il ...
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Filosofo morale australiano (n. Melbourne 1946), prof. alla Monash University di Clayton in Australia (1977-99) e alla Princeton University (dal 1999). Pur appartenendo alla tradizione analitica, ne ha [...] , proponendo in sua vece il recupero di un'etica normativa entro cui difendere valori eticamente vincolanti. In una prospettiva utilitaristica ha discusso problemi centrali quali l'eutanasia, l'aborto e il razzismo verso gli animali (in base al quale ...
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utilitaristico
utilitarìstico agg. (pl. m. -ci). – Relativo all’utilitarismo, da utilitarista (in ambedue i sign. di questo termine): morale, etica u.; principî u.; le concezioni u. di H. Spencer; perseguire scopi utilitaristici. ◆ Avv. utilitaristicaménte,...
deontologia
deontologìa s. f. [comp. del gr. (τό) δέον -οντος «il dovere» e -logia]. – Termine filosofico coniato, nella forma ingl. deontology, da J. Bentham (1748-1832) per designare la sua dottrina utilitaristica dei doveri, passato poi...