Utpaladeva
Filosofo indiano (900/925 - 950/975). Discepolo di Somānanda, U. sviluppa il pensiero del maestro attraverso un confronto con quello di Bhartr̥hari. La scuola della Pratyabhijñā («riconoscimento»), [...] fondata da Somānanda e divenuta famosa soprattutto attraverso gli scritti di Abhinavagupta, prende il nome dall’opera fondamentale di U., le Īśvarapratyabhijñākārikā («Stanze sul riconoscimento del Signore», ...
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tantrismo
Insieme di tendenze religiose e ritualistiche che – a partire forse dal 5° sec. – percorrono scivaismo, buddismo e in misura filosoficamente meno importante viṣṇuismo, e sono caratterizzate, [...] sul piano filosofico, da un’accentuata attenzione al potere del linguaggio (➔ Abhinavagupta, Śaivasiddhānta, Utpaladeva). ...
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scivaismo
Corrente religiosa dell’induismo che riconosce Śiva come divinità somma. Sul piano filosofico, le scuole dello s. si oppongono a quelle del viṣṇuismo per una più o meno accentuata tendenza [...] monista, la cui forma estrema nega ogni differenza fra coscienza individuale e coscienza universale, identificata con Śiva (➔ Abhinavagupta, Śaivasiddhānta, Utpaladeva). ...
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Saivasiddhanta
Śaivasiddhānta
Scuola religiosa e filosofica nata nel Kashmī’r e da lì diffusasi nel Sud dell’India, dove viene profondamente influenzata da correnti locali di bhaktì. È difficile collocare [...] cronologicamente gli esordi della scuola, ma è possibile delineare un’evoluzione comune ad altre scuole kashmīre (➔ Abhinavagupta; Utpaladeva) e indiane in genere (➔ Rāmānuja) per cui a un primo momento prettamente religioso, in cui si riflette solo ...
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Bhar¿trhari
Bhartr̥hari
Grammatico e filosofo indiano (ca. 5° sec.). Il suo opus magnum, il Vākyapadīya («[Trattato] sulla frase e sulla parola») ha un ruolo centrale nella cultura e filosofia indiane. [...] vedāntici, quali presumibilmente lo stesso caposcuola dell’Advaita Vedānta, Śaṅkara, sia filosofi legati a scuole tantriche come Utpaladeva. Bh. è invece stato influenzato da elementi buddisti, in partic. dalla Mādhyamaka (➔), e dalla distinzione di ...
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Abhinavagupta
Filosofo e teorico indiano dell’estetica, vissuto fra il sec. 10° e l’ 11°. Di famiglia brahmana del Kashmir, fu il sistematore e uno dei più alti rappresentanti della scuola scivaita della [...] buddista Yogācāra). Fra le opere filosofiche di A. vanno ricordati soprattutto i commenti all’opera principale di Utpaladeva, le Īśvarapratyabhijñākārikā («Stanze sul riconoscimento del Signore»), e il Tantrāloka (trad. it. Luce dei Tantra), uno dei ...
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Mādhava Filosofo e uomo politico indiano (1302 ca
1386). Aderente all’Advaita Vedānta, fu attivo nell’India del Sud-ovest e collaborò alla costituzione dell’impero di Vijayanagara come bastione della [...] (il materialismo) cui seguono buddismo, giainismo, Viśiṣṭādvaita Vedānta, Dvaita Vedānta, Pāśupata, Saivasiddhānta, Pratyabhijñā (➔ Utpaladeva, Abhinavagupta), alchimia, Vaiśeṣika, Nyāya, Mīmāṃsā, Vyākaraṇa, Sāṅkhya, Yoga; culmine di tutti i darśana ...
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vikalpa
Termine sanscr. che significa «concettualizzazione», l’operazione intellettuale mediante la quale un dato bruto della percezione sensibile viene appreso in quanto, per es., sostanza dotata di [...] autoriflessivo. Secondo però lo śabdādvaita (➔ Vyākaraṇa) di Bhartr̥hari e le scuole che a questo si rifanno (➔ Utpaladeva), il linguaggio è sempre presente, seppure in forma sottile, anche nella percezione sensibile e non esiste quindi alcun nir ...
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Panikkar, Raimon (Raimundo Paniker Alemany)
Panikkar, Raimon
(Raimundo Pániker Alemany) Filosofo e teologo catalano (n. Barcellona 1918). Nato da madre cattolica e padre indù, P. ha conseguito titoli [...] avere qualcosa in comune con la coscienza che li conosce, secondo un’ispirazione buddista e sviluppata da Utpaladeva, ➔), mentre simmetricamente sottolineata è anche l’impossibilità di un divino disincarnato. La triade cosmoteandrica è anche il ...
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Nagarjuna
Nāgārjuna
Filosofo indiano (ca. 2°-3° sec. d.C.). È considerato il fondatore della scuola del buddismo Madhyamaka (➔).
Rilevanza e collocazione storica
Sia i seguaci del Madhyamaka sia gli [...] distinzione fra una posizione filosofica e una religiosa e accomuna N. a molti altri autori (per es., Śaṅkara e Utpaladeva) che pur abbracciando filosoficamente una posizione monista hanno scritto anche testi devozionali. Si aggiunge però in N. una ...
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