vaudeville Parola francese (forse alterazione di Vau-de-Vire, località della Normandia dove al principio del 16° sec. sarebbero state intonate canzoni satiriche contro la dominazione straniera) che da [...]
Il genere v. nacque in Francia nel 18° sec. ed ebbe tale successo che nel 1792 fu creato a Parigi un Théâtre du Vaudeville. Tra la fine del secolo e la prima metà del successivo numerosissimi autori si dedicarono al v. in tutte le sue sottospecie (v ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nell’appoggio che il pubblico parigino accorda alle istanze razionalizzatrici dell’"école [...] è proseguita da Victorien Sardou, accademico di Francia sin dal 1877, che, dopo la produzione giovanile "leggera" spaziante dal vaudeville alla satira politica (Les pattes de mouche, 1860; Ragabas, 1872; La haine, 1874), approda in un secondo tempo ...
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Sono i maggiori rappresentanti del vaudeville e della commedia musicale in Francia nel sec. 18º. Charles-Simon (Parigi 1710 - Belleville 1792) esordì in teatri di marionette e teatri delle fiere di Parigi [...] (Polichinel Comte de Paonfier, 1732; La chercheuse d'esprit, 1741). Direttore (1745) dell'Opéra-comique, sposò l'attrice Marie-Justine-Benoîte Duronceray (Avignone 1727 - Belleville 1772) che fu sua collaboratrice. ...
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Attore (Alessandria 1807 - Parigi 1870); esordì al Vaudeville di Parigi (1828) senza successo; fu a Bordeaux (1829-32) e a Rouen (1833-40), poi di nuovo a Parigi al Vaudeville ove rimase trent'anni (1840-70). [...] Fu attore pieno di vivacità e di brio, applaudito interprete delle commedie di Th. Barrière, E. Augier e V. Sardou ...
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Attrice francese (Parigi 1862 - ivi 1930), recitò al Vaudeville, alla Comédie Française, alla Renaissance con L. Guitry, e in altri teatri; si ritirò nel 1914. Fu eccellente interprete del teatro francese [...] contemporaneo e di Ibsen ...
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Drammaturgo francese (Parigi 1719 - ivi 1797). Maestro nel genere del vaudeville (Le diable à quatre, 1756; Rose et Colas, 1764; Aucassin et Nicolette, 1779; Richard Coeur de Lion, 1784; ecc.), lasciò [...] anche una commedia borghese, fra le migliori del sec. 18º, Le philosophe sans le savoir (1765); scrisse inoltre una raccolta di Pièces fugitives (1752; 2a ed., Recueil de poésies, 1760) ...
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Commediografo francese (Marsiglia 1812 - Parigi 1868), fecondo scrittore di opere del genere vaudeville, fra cui si ricordano: Qui se ressemble se gêne (1842), Le tigre du Bengale (1849), Cerisette en [...] prison (1854), Les amours de Cléopatre (1860). Collaborò con E.-M. Labiche per Le chapeau de paille d'Italie (1851) ...
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Autore drammatico francese (Parigi 1862 - Neuilly 1912). Ebbe i maggiori successi nel vaudeville: Les femmes collantes (1886), La mariée récalcitrante (1889), Ferdinand le noceur (1890). Scrisse, poi, [...] commedie di maggiori ambizioni, quali: Le pardon (1892), Les dames du Plessis-Rouge (1894), Zigomar (1900), Vers l'amour (1905), che risultano meno felici delle precedenti ...
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Attrice (Parigi 1807 - Fontenay-aux-Roses 1887); recitò a Parigi all'Odéon (1823), al Vaudeville (1828-33) e dal 1834 alla Comédie-Française; interpretò soprattutto commedie di Molière, di Beaumarchais [...] e di J.-F. Regnard; lasciò le scene nel 1842. Furono attrici anche le due figlie: Augustine (Parigi 1824 - ivi 1893), interprete di Marivaux e di Molière, scrittrice, collaborò al Figaro, e Madeleine (Parigi ...
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vaudeville
〈vodvìl〉 s. m., fr. [prob. alteraz. di vaudevire o vau-de-vire, dal nome geografico Vau de Vire, perché nella valle di Vire (Bassa Normandia) al principio del sec. 16° sarebbero state cantate certe canzoni satiriche contro il giogo...
pochade
〈pošàd〉 s. f., fr. [der. di pocher «fare uno schizzo, dipingere con pochi tratti»]. – 1. Propr., pittura eseguita con poche e rapide pennellate. 2. a. Nome (usato soprattutto in Italia) di un tipo di commedia brillante derivata, verso...