Economista e letterato (Milano 1728 - ivi 1797), figlio di Gabriele; fratello di Alessandro e di Carlo. Uomo d'assai varia cultura e di notevole indipendenza di pensiero, tipico rappresentante del riformismo settecentesco, dotato di senso del limite e del concreto, V. legò il suo nome alla costante lotta per lo sviluppo delle forze produttive della Lombardia, quale effetto della auspicata abolizione ...
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Verri, Il Rivista letteraria, fondata e diretta da L. Anceschi (1956). Nelle sue 9 serie ha interpretato in senso militante la propria funzione critica contribuendo alla sprovincializzazione della cultura [...] (con l’attenzione ad autori come E. Pound, G. Bataille, S. Beckett, e a temi come il ruolo letterario della psicanalisi e della filosofia) e favorendo, entro l’orizzonte teorico fenomenologico caro al ...
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Letterato (Milano 1741 - Roma 1816), figlio di Gabriele; fratello di Pietro e Carlo. Dopo avere studiato giurisprudenza e aver collaborato al Caffè, con una trentina di articoli (alcuni dei quali fieramente rivoluzionarî in materia di diritto e di lingua), si recò a Parigi (con l'amico C. Beccaria) e in Inghilterra (1766-67). Si trasferì poi a Roma, dove restò con brevi interruzioni fino alla morte, ...
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VERRI, Gabriele.
Maria Gigliola di Renzo Villata
– Nacque a Milano il 16 aprile 1695 da Giovanni Pietro, «vero artefice delle fortune familiari» Verri, e da Maria Antonia Orrigoni, figlia del questore [...] ancien régime, diretto da A. Padoa Schioppa - G. di Renzo Villata, Milano 2002, pp. 59-98 (in partic. pp. 97 s.); Ead., Gabriel Verri et la ‘passion’ pour l’histoire du droit, in L’histoire de l’histoire du droit, Journées de la Société d’histoire du ...
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Uomo politico (Milano 1743 - Verona 1823), fratello di Alessandro e di Pietro; nella Repubblica italiana accettò la carica di deputato al Corpo legislativo e di prefetto. Durante il Regno Italico fu membro del Consiglio legislativo (1805) e del Senato (1809); dopo la Restaurazione abbandonò la vita pubblica ...
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Giureconsulto milanese (1695 - 1782). Alto magistrato, in questioni di politica legislativa tenne un atteggiamento conservatore, in contrasto con quello dei figli Pietro, Alessandro e Carlo. Ripubblicò le costituzioni milanesi del 1541, premettendovi un notevole Prodromus de origine et progressu juris mediolanensis (1747) ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scuola milanese
Pier Luigi Porta
Le origini
École de Milan, o Scuola milanese, è espressione che reca i segni di una collocazione storica ben precisa. Siamo attorno alla metà degli anni Sessanta del [...] completamento la prima serie. Qui si richiamano il 3° vol. (Roma 2005), a cura di G. Panizza, che include i Discorsi del Conte Pietro Verri del 1781; il 2° vol. (in due tomi, Roma 2006 e 2007), a cura di G. Bognetti, A. Moioli, P.L. Porta, G. Tonelli ...
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Caffè, Il Giornale fondato nel 1764 da Pietro Verri, una delle più significative espressioni dell’Illuminismo italiano. Si stampava a Brescia, in territorio veneto, per sfuggire alla censura austriaca. [...] lingua gli scrittori si permisero grande libertà, curandosi solo del vigore del pensiero; anche per questo Il C. fu avversato da Baretti e da altri, mentre riscosse favore in Europa. Cessò nel maggio 1766, per il dissidio fra Verri e C. Beccaria. ...
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Giurista ed economista (Milano 1738 - ivi 1794). Tra i massimi rappresentanti dell'illuminismo italiano, la sua fama è legata al trattato Dei delitti e delle pene (pubblicato anonimo a Livorno nel 1764), [...] in certe sue Note ed osservazioni accusò il B. di avere offeso la religione e l'autorità sovrana, ma i Verri lo sostennero con una Risposta, erroneamente attribuita allo stesso Beccaria. Nel 1768 ebbe la cattedra di economia politica (detta allora ...
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