Insieme alle ➔ consonanti, le vocali (dal lat. (litteram) vocālem «lettera provvista di voce») sono una delle due fondamentali categorie di foni linguistici (➔ fonetica; ➔ fonologia).
Per definire le vocali [...] ]scare, p[ɔ]rto ma p[o]rtare. Non c’è tuttavia accordo sullo statuto delle vocalimedie (cfr. Mioni 1993: 122; Schmid 1999: 133; Mioni 2001: 175): per alcuni sarebbero vocali semichiuse; per altri sarebbero foni intermedi tra [e] e [ɛ] e tra [o] e [ɔ ...
Leggi Tutto
stenotipia Sistema e tecnica di abbreviazione della scrittura a macchina, che può essere applicata sia con lettere alfabetiche sia con segni stenografici. Le possibilità delle tastiere odierne di connettersi [...] o di sillaba; i quattro tasti al di sotto (IAEO) per indicare le vocalimedie o iniziali di parola o di sillaba; quelli a destra dell’asterisco per le consonanti medie o finali di parola (CSTHPR); infine, quelli posti all’estrema destra, per le ...
Leggi Tutto
LATINA, LINGUA
Pier Gabriele Goidànich
Il latino è una lingua indoeuropea e fa parte del gruppo italico di esse lingue (v. indoeuropei; italici).
Una serie di fatti ci addita uno stretto rapporto che [...] forse, tra r da s (v. Cons., 5) ed r etimologico. Con r da s si conservano le vocalimedie e, o, e coerentemente si allargano in ĕ, ŏ le vocali estreme ĭ, ŭ: es. Falerii di contro Falisci, foret da *fuset (cfr. osc. fusíd); da *nusus s'ebbero ...
Leggi Tutto
STENOGRAFIA (dal gr. στενός "stretto" e γραϕία "scrittura"; fr. sténographie; sp. taquigrafía; ted. Stenographie, Kurzschrift; ingl. shorthand; sono anche usati i sinonimi brachigrafia, fonografia, semiografia, [...] ecc.). Per ovviare all'inconveniente dello spostamento dei segni, necessario nei sistemi willisiani per rappresentare le vocalimedie, si ricorse a varî espedienti: molteplicità di segni alfabetici (Ph. Gibbs, 1736), rappresentazione alfabetica delle ...
Leggi Tutto
TUNGUSI (Tungus)
Renato BIASUTTI
Carlo TAGLIAVINI
Popolazione indigena dell'Asia settentrionale, diffusa dalla valle dello Jenissei all'Oceano Artico e al Mare di Ochotsk. Verso sud e sud-est i Tungusi [...] per base le raccolte fatte a Nerčinsk da M.A. Castrén.
I dialetti tungusi hanno un'armonia vocalica (v. armonia, IV, pp. 527-28), ma imperfetta in quanto le vocalimedie e, i possono concordare tanto con le anteriori (o palatali ä, ö) quanto con le ...
Leggi Tutto
La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] possono solo notare varianti allofoniche posizionali (ad es., l’abbassamento di /o/ in [ɔ] davanti a /r/). Per le vocalimedie anteriori esistono invece sporadiche coppie minime, come r[ɛ] (nel senso di «sovrano») ~ r[e] («nota musicale»). Si noterà ...
Leggi Tutto
L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] e nelle trasmissioni culturali si segue costantemente la fonetica (e la fonologia) toscana nell’apertura delle vocalimedie toniche o nella sonorizzazione delle /s/ intervocaliche e delle /z/ iniziali e intervocaliche; emergono piuttosto tratti ...
Leggi Tutto
Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. [...] era -u, abbiamo [-u] anche oggi ([ˈisːu] «lui», [ˈtutːu] «tutto», [ˈbːrau] «bravo»), ma se le vocali toniche sono [-ɛ-, -e-, -ɔ-, -o-] (vocali ‘medie’), in fine di parola si ha [-o] anche per -u latina ([ˈtembo] e non [ˈtembu], «tempo», [ˈfoko] e non ...
Leggi Tutto
Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] variano su basi geografiche e, in caso di necessità di scelta, opta per un modello italiano settentrionale. Per le vocalimedie si propone di non distinguere l’aperta dalla chiusa, scegliendo uno solo dei due timbri; per le sibilanti intervocaliche ...
Leggi Tutto
L’area linguisticamente meridionale d’Italia comprende in realtà anche zone che, dal punto di vista geografico, sono ancora centrali, come una parte della provincia di Ascoli Piceno, a sud del fiume Aso, [...] finali (ma spesso, anche in altre posizioni), passano a un unico suono, la cosiddetta e muta o indistinta (la vocalemedia centrale, o schwa, /ə/; ➔ scevà), a volte, a seconda dei luoghi, con l’eccezione di /-a/. A Monticchio, frazione dell ...
Leggi Tutto
consonante
s. f. [dal lat. consŏnans -antis (littĕra), part. pres. di consonare «consonare»]. – Ciascuno dei fonemi di una lingua che vengono pronunciati con il canale vocale chiuso (c. occlusive o momentanee) o semichiuso (c. semiocclusive...
s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...