xenofobia Sentimento di avversione generica e indiscriminata per gli stranieri e per ciò che è straniero, che si manifesta in atteggiamenti e azioni d’insofferenza e ostilità verso le usanze, la cultura [...] e gli abitanti stessi di altri paesi, senza peraltro comportare necessariamente una valutazione positiva della propria cultura, com’è invece proprio dell’etnocentrismo; si accompagna spesso a un atteggiamento ...
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xenofobia
Margherita Zizi
La paura dello straniero
La xenofobia, cioè la «paura dello straniero», si manifesta attraverso comportamenti di rifiuto e si presenta, con accentuazioni diverse, in tutte [...] quando lo straniero non è solo ‘diverso’ ma anche ‘inferiore’, proveniente dai paesi poveri del mondo – il caso della xenofobia verso gli immigrati arabi e africani nei paesi ricchi dell’Occidente –, oppure quando non è solo ‘diverso’ ma anche ...
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xenofobia
Sentimento di avversione generica e indiscriminata per gli stranieri e per ciò che è straniero, che si manifesta in atteggiamenti e azioni d’insofferenza e ostilità verso le usanze, la cultura [...] e gli abitanti stessi di altri Paesi, senza peraltro comportare necessariamente una valutazione positiva della propria cultura, com’è invece proprio dell’etnocentrismo. Si accompagna spesso a un atteggiamento ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Novecento il modello eurocentrico basato sul colonialismo entra in crisi innescando [...] genesi delle culture e dei loro rapporti.
Dal declino delle egemonie etnocentriche alla nascita di nuove forme di xenofobia
La seconda guerra mondiale e il genocidio ebraico aprono una seconda metà del Novecento all’insegna del rifiuto generalizzato ...
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Luigi Zoja
Il ritorno del tribalismo
Nazionalismi, xenofobia e razzismo stanno risorgendo in tutta Europa, l’aggressività sopravanza il benessere pacifico e la democrazia. E tra i giovani, la disoccupazione [...] e l’iperdigitalizzazione accentuano le spinte populiste.
Nel 1914 in Europa si attraversavano le frontiere senza particolari documenti.
Eppure l’intolleranza era già ben visibile. Hitler era ancora sconosciuto, ...
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afrofobia
(Afrofobia), s. f. Atteggiamento di ostilità, paura e intolleranza nei confronti del continente africano, dei suoi abitanti e delle loro culture.
• «La xenofobia ‒ ma dovremmo parlare di afrofobia [...] perché nessun inglese o russo o italiano è stato attaccato ma nel mirino ci sono quasi sempre neri africani ‒ è iniziata quando [Nelson] Mandela era ancora vivo. Semmai con lui presidente la situazione ...
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etnopopulista
(etno-populista), agg. Relativo a un populismo basato sull’appartenenza etnica.
• C’è il rischio che la nuova destra possa cavalcare l’insicurezza diffusa offrendo la sponda della xenofobia? [...] «Non c’è dubbio. C’è stato un avanzamento di una nuova destra “etno-nazionale”. Non c’è solo la vecchia destra estrema di [Jean-Marie] Le Pen che è sempre stata contraria all’integrazione europea. In Francia ...
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Haider, Jorg
Haider, Jörg
Politico austriaco (Bad Goisern 1950-Köttmannsdorf 2008). Presidente, dal 1986, della Freiheitliche Partei Österreichs, sotto la sua guida il partito guadagnò consensi sempre [...] più ampi, coniugando il populismo con l’antieuropeismo, la xenofobia e una componente razzista e antisemita. L’ingresso del partito, sospetto di simpatie neonaziste, in un governo di coalizione (2000) provocò sanzioni contro l’Austria da parte dell’ ...
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cinghiamattanza
s. f. Lotta a suon di musica, durante la quale si tirano cinghiate.
• Si definiscono apartitici, ma non extraparlamentari. Non rinnegano in toto il fascismo, ma contestano chi li accosta [...] all’estremismo di destra. Rifiutano la xenofobia e l’antisemitismo, oltre che il multiculturalismo. Sono animalisti ed ecologisti, a favore delle coppie di fatto, ma non dell’adozione per le coppie gay. E se ai concerti nei centri sociali si pratica ...
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Faraone della XXVI dinastia, dal 570 al 526 a. C.; generale del faraone Uahabré, inviato a sedare una rivolta, si lasciò proclamare faraone e nel 568 a. C. sconfisse il suo sovrano e rivale, che morì forse [...] sul campo e fu tuttavia da lui regalmente sepolto. Esponente della xenofobia egiziana, si limitò tuttavia solo a contenere e controllare l'attività degli stranieri; i commercianti greci in particolare godettero d'un mercato franco a Naucrati. A. ...
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xenofobia
xenofobìa (o senofobìa) s. f. [comp. di xeno- e -fobia, sul modello del fr. xénophobie]. – Sentimento di avversione generica e indiscriminata per gli stranieri e per ciò che è straniero, che si manifesta in atteggiamenti e azioni...
xenofobico
xenofòbico (o senofòbico) agg. [der. di xenofobia] (pl. m. -ci), non com. – Caratterizzato da xenofobia, che proviene da xenofobia: comportamento x.; una x. avversione per le usanze straniere.