Regista cinematografico (n. Budapest 1917 - m. 1991); scenografo teatrale e cinematografico, nel 1952 esordì nella regia cinematografica con Vihar ("La tempesta"); seguì Elétjel ("Segno di vita", 1954); con Körhinta ("Una piccola giostra", 1955) la sua attività richiamava l'attenzione della critica europea. Particolarmente attratto dall'analisi del passato, ha diretto fra l'altro: Hannibál tanár úr ...
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UNGHERIA
Ferruccio Nano
Martina Teodoli
Gyo¿ Szabó
Maria Rosa Mezzi
Miklós Sulyok
Ada Francesca Marcianò
Nicola Balata
Angela Prudenzi-Judit Pinter
(XXXIV, p. 674; App. I, p. 1086; II, II, p. [...] I registi che successivamente si affiancano ai maestri Jancsó, Fábri, Kovács, Gaál, si muovono spesso in un ambito e trasparenze, Venezia 1987; J.-P. Joancolas, Miklós, István, Zoltán et les autres, Budapest 1989; Variety International Film Guide, a ...
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Lo sport nel cinema e nella fiction televisiva
Claudio Bisoni
L'incontro tra cinema e sport a fine Ottocento
"… e ci si è dati allo sport con sacro furore". Queste parole scritte a metà degli anni Venti [...] libertà e tirannia, nonché unica occasione di sopravvivenza, si colloca la storia raccontata in Due tempi all'inferno (1961) di ZoltanFabri. La stessa idea è ripresa nel 1981 da John Huston in Fuga per la vittoria, dove tra nazisti e prigionieri si ...
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Latinovits, Zoltán
Silvana Silvestri
Attore ungherese, nato a Pest il 9 settembre 1931 e morto a Balatonszemes il 4 giugno 1976. Considerato il più significativo attore ungherese del suo tempo, come [...] attrice Eva Ruttkai sempre al suo fianco, continuò a lavorare fino alla morte, avvenuta probabilmente per suicidio. Con ZoltánFábri girò nel 1976 l'ultimo dei quarantatré film che compongono la sua filmografia: Az ötödik pecsét (Il quinto sigillo ...
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