TAGANROG (A. T., 71-72)
Città della Russia meridionale, situata lungo la sponda settentrionale del golfo che da essa prende nome e che si apre sul Mare di Azov. La città di Taganrog fu in origine, come tante altre località della Russia meridionale e orientale, una semplice fortezza, sorta poco lungi dalla località un tempo occupata da un emporio commerciale di mercanti italiani, che ebbe una certa importanza durante il sec. XIII, poi completamente distrutto durante le invasioni mongoliche. La città fu fondata nel 1686, allorquando Pietro il Grande procedeva alla fortificazione di quelle coste. Nel 1712, in seguito ad accordo con la Turchia, le fortificazioni furono demolite, nel 1738 furono riedificate, e contemporaneamente fu costruito anche il porto. Solo nel 1769 i Russi se ne impadronirono in modo definitivo. Nel 1855 la flotta anglo-francese bombardò e danneggiò gravemente la città. Taganrog cominciò a svilupparsi rapidamente dopo la costruzione della ferrovia, che collega Charkov a Rostov sul Don, sicché oggigiorno essa è una delle città commercialmente più attive della regione. Nel suo porto vi sono tre bacini, ma poco profondi, per cui le navi si ancorano di solito a 25 o 30 miglia dalla città; durante l'inverno i ghiacci bloccano la costa per tre o quattro mesi.
Taganrog è città industriale e commerciale. Vi sono alcune officine metallurgiche, fabbriche di carta e cuoierie. Assai più importante è il movimento commerciale, con una forte importazione di frutta fresche e conservate, di olî, vini, caffè, tabacco, cemento e prodotti dell'industria meccanica. Le merci esportate in maggior quantità sono frumento, paste alimentari, lino, seta, caviale, lana, burro e semi oleosi. La maggior parte di queste merci viene avviata per via di mare a mezzo di piccole navi a Rostov sul Don. Discreto sviluppo hanno pure le industrie della pesca. Taganrog dà perciò l'impressione di città molto attiva e per la sua posizione nei pressi del mare è di aspetto piacevole, anche se non offre alcuna attrattiva artistica. Durante la guerra civile, Taganrog fu sede del generale Denikin, capo dei "bianchi" nel mezzogiorno della Russia. Taganrog è inclusa nella Regione dei mari d'Azov e Nero e conta (1935) circa 150.000 ab., di contro ai 59.000 ab. che costituivano la sua popolazione sul finire del secolo passato.