taglia
Nel senso di " foggia ", " forma ", è probabile gallicismo attestato sia in Fiore CXC 13, dove la Vecchia consiglia alla giovane di fare al proprio amante doni di nessun pregio (ben doni borsa, guanciale o tovaglia, / o cinturetta che poco costasse, / covriceffo o aguglier di bella taglia, / o gumitol di fil, s'egli 'l degnasse), sia in If XXIII 62, dove gl'ipocriti condannati all'Inferno sono rappresentati con indosso cappe con cappucci bassi dinanzi a li occhi, fatte de la taglia / che in Clugnì per li monaci fassi, cioè della stessa " foggia e misura " (Sapegno) che quelle portate dai cluniacensi. Cfr. Tesoretto 1018-1019 " di sì fera ragione / e di sì strana taglia " e Dante da Maiano Rime XXVIII 10 " e sì ornati e di sì taglia nova " (ediz. Bettarini).