tagliaprecari
(taglia-precari, taglia precari), agg. Che tende a soffocare le aspettative di chi svolge un lavoro temporaneo.
• [tit.] La protesta / Cnr contro lo statuto taglia precari [testo] [...] Lo Statuto è stato ribattezzato «taglia-precari», perché introduce un limite di 6 anni al lavoro dei ricercatori assunti tramite borse di studio, assegni di ricerca o vari tipi di contratti atipici. (Silvia Casagrande, Unità, 7 agosto 2010, Toscana, p. 5) • «Lei ‒ ha proseguito [Mariastella] Gelmini attaccando [Antonio] Di Pietro ‒ dimentica di fare riferimento ai 30mila pensionamenti. I numeri non sono intorno a 100mila, ma molto meno: circa 12mila per il 2009-2010, duemila per il 2010-2011. Non è poca cosa, ma questi hanno avuto tutti una possibilità di avere un lavoro, grazie al dl tagliaprecari e agli accordi con le Regioni». (Opinione, 16 settembre 2010, p. 5, Primo Piano) • «Per questi reparti», ha ricordato [Luca Cordero di] Montezemolo, «l’impegno dei privati continuerà a esserci, ma la Regione deve assicurare una copertura adeguata dell’organico medico largamente al di sotto dei livelli di sicurezza». Anche se l’interlocutore di Montezemolo, prima della commissaria governatrice, dovrebbe essere il ministro [Giulio] Tremonti che, nella Finanziaria, con le norme taglia-precari e blocca-turnover (apprezzate anche dalla Confindustria), ha vietato i rimpiazzi. (Carlo Picozza, Repubblica, 14 giugno 2011, Roma, p. I).
- Composto dal v. tr. tagliare e dal s. m. precario.
- Già attestato nella Repubblica del 21 settembre 2000, Palermo, p. I (Massimo Lorello).
> ammazzaprecari.