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cesareo, taglio

di Vincenzo Berghella, Gianna Bogana - Dizionario di Medicina (2010)
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cesareo, taglio

Vincenzo Berghella
Gianna Bogana

Operazione che espleta il parto per la via addominale attraverso un’incisione prima dell’addome e poi della parete uterina.

Cenni storici

Sulla donna morta il taglio c. è stato eseguito fin nei tempi più antichi ed era definito con la locuz. sectio caesarea, derivata, a sua volta dal latino Caesar, erroneamente interpretato come derivante da «a caeso matris utero» cioè «(nato) dall’utero tagliato della madre».

Incidenza

I successi operatori per la madre e per il figlio hanno portato negli ultimi decenni alla sempre più diffusa adozione del parto per via addominale nelle più varie contingenze ostetriche. Il taglio c. è l’operazione laparatomica più diffusa: nei paesi occidentali, quali l’Italia o gli Stati Uniti d’America, l’incidenza è del 30-40% dei parti.

Tecnica

La tecnica operatoria del taglio c. è stata ormai ben studiata in studi randomizzati. La medicina basata sull’evidenza (EBM) raccomanda la profilassi antibiotica con penicillina o cefalosporina di prima generazione prima dell’incisione sulla cute. Il taglio è di solito orizzontale sul segmento uterino inferiore con espansione manuale, fuoriuscita spontanea della placenta, non-chiusura delle pareti peritoneali, chiusura della fascia e chiusura del tessuto adiposo sottocutaneo se superiore a 2 cm di spessore.

taglio cesareo

Indicazioni

Il taglio c. viene eseguito nell’interesse del figlio, della madre o di entrambi. In ordine di incidenza decrescente, le indicazioni più diffuse sono: l’arresto della dilatazione cervicale o l’arresto di discesa della parte presentata durante il travaglio di parto (anche detta disproporzione cefalo-pelvica), il pregresso taglio cesareo e l’intolleranza del feto al travaglio (sofferenza fetale). Altre indicazioni sono la presentazione podalica o transversa del feto, la placenta previa, la gravidanza gemellare, se il primo feto non si presenta di vertice. Il taglio c. si può anche effettuare post mortem.

Rischi

Il taglio c. è oggi molto sicuro. Il rischio di mortalità fetale o materna è molto inferiore all’1%, se viene eseguito con la tecnica già descritta, sotto anestesia regionale (di solito spinale), in centri adeguati e da operatori esperti. Il rischio più comune è l’endometrite post-operatoria, molto diminuito ormai con la profilassi antibiotica. I rischi aumentano con il numero di cesarei. Per esempio, dopo 3 cesarei il rischio di lesioni gravi alla vescica è di circa l’1%, di placenta accreta (aderente in conseguenza a ispessimento) di circa il 2%, e di isterectomia di circa il 2,4%. La mortalità materna rimane sotto lo 0,1% fino ad almeno 6 cesarei.

Vedi anche
utero Nella femmina dei Vertebrati, la porzione terminale dilatata degli ovidutti (canali di Müller) nella quale ricevono temporaneo ricetto l’uovo o le uova fecondate o si sviluppa l’embrione che nei Mammiferi viene nutrito dalla madre per tutto il periodo di gestazione. Anatomia comparata Nei Rettili, negli ... isterectomia L’asportazione chirurgica dell’utero per affezioni neoplastiche benigne e maligne, metrorragie funzionali, complicazioni del parto ecc. Può essere eseguita per via addominale (i. addominale) o per via vaginale (i. vaginale, operazione di Schauta-Stoeckel); può interessare tutto l’organo (i. totale), ... cordóne ombelicale Funicolo che nei Mammiferi Placentati congiunge l'embrione alla placenta materna e apporta ossigeno e nutrimento al feto, eliminando i suoi prodotti di rifiuto. Si costituisce dopo che tutti gli annessi embrionali si sono formati e hanno assunto i loro rapporti tipici. Il c.o. contiene cellule identiche ... Edoardo Pòrro Ostetrico-ginecologo (Padova 1842 - Milano 1902). Professore prima a Pavia, poi a Milano; introdusse (1876) l'amputazione utero-ovarica a complemento del taglio cesareo, al fine di evitare l'insorgenza di complicazioni infettive quando ancora non si era affermata l'attuazione dell'asepsi in ostetric...
Indice
  • 1 Cenni storici
  • 2 Incidenza
  • 3 Tecnica
  • 4 Indicazioni
  • 5 Rischi
Tag
  • MEDICINA BASATA SULL’EVIDENZA
  • STATI UNITI D’AMERICA
  • GRAVIDANZA GEMELLARE
  • TESSUTO ADIPOSO
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Altri risultati per cesareo, taglio
  • cesareo, taglio
    Enciclopedia on line
    (anche laparoisterotomia) Operazione ostetrica praticata per espletare il parto attraverso l’incisione delle pareti addominali e uterine. Le numerose indicazioni al taglio sono essenzialmente rappresentate da quelle condizioni che impediscono l’espletamento del parto per le vie naturali: viziature pelviche, ...
  • TAGLIO CESAREO
    Enciclopedia Italiana (1937)
    Paolo Gaifami . È l'operazione che espleta il parto per la via addominale attraverso un'incisione della parete uterina. Sulla donna morta il taglio cesareo è stato eseguito fin nei più antichi tempi; codificato nella Lex Regia attribuita a Numa Pompilio fu poi sanzionato dal cristianesimo (San Tommaso ...
Vocabolario
tàglio
taglio tàglio s. m. [der. di tagliare]. – 1. L’azione e l’operazione di tagliare, il fatto di venire tagliato: t. dei capelli (t. normale, corto, scalato, a caschetto, con la sfumatura alta o bassa, ecc.), t. della barba (con le forbici);...
ceṡàreo²
cesareo2 ceṡàreo2 agg. [dal lat. scient. caesareus, nella locuz. sectio caesarea «taglio cesareo», der. del lat. Caesar, erroneamente interpretato come derivante da «a caeso matris utero» cioè «(nato) dall’utero tagliato della madre»]....
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